Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...]
Per riassumere, lo sviluppo del linguaggio come sistema di suoni comincia alla nascita o forse prima (nella percezione linguistica) e continua fino all'età adulta (con un incremento costante della fluenza e della coarticolazione per i primi 20 anni ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] solo per «coloro che, dopo le scuole elementari, continuavano per qualche anno gli studi». Diverso il caso della . 64, 68). Anche i pettegolezzi sono tradotti in una veste linguistica impeccabile, nutrita di buone letture: «Giacché sono a parlare di ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] di riposo, dell'attività metabolica o elettrica del cervello durante il processo di elaborazione di compiti linguistici. Nonostante il continuo e rapido sviluppo di tali tecniche, l'approccio neuropsicologico centrato sull'esame del paziente è ancora ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] studiato la conversazione come attività in cui si svolgono continue operazioni di coordinamento fra gli interlocutori o addirittura una co-costruzione dell’evento interazionale. La linguistica antropologica ha studiato in culture diverse i modi in ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] in Spagna, paesi che hanno una tradizione di ➔ politica linguistica e un mercato internazionale ben più solidi di quelli italiani. nuovi non deve però far trascurare gli elementi di continuità con la lingua della tradizione, che appaiono tuttora ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] . Inoltre, il regesto delle zone colpite deve aggiornarsi di continuo. Dal punto di vista geografico, le aree più colpite . D’altro canto, anche un gruppo numeroso è linguisticamente debole se si trova disperso in una comunità numericamente rilevante ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] nei secoli II o III, costituivano il normale bagaglio linguistico di un qualsiasi parlante medio latino. Per es.:
( testi romanzi, si svolge all’insegna di un’ideale continuità con le esperienze di scrittura maturate nei secoli precedenti (Sabatini ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] (§ 2).
Dal momento che lo spazio vocalico è continuo, l’effettiva coincidenza tra la vocale di una certa lingua Bertinetto, Bologna, Zanichelli.
De Mauro, Tullio (19702), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (1a ed. 1963).
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] quanto riguarda la Toscana, in particolare Firenze (dove si continua a fare poesia nel solco degli stilnovisti, del Dante lirico, dei comico-realistici), l’aspetto più interessante dal punto di vista linguistico (a parte l’opera di Boccaccio) è forse ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] trascurata e sciatta. Lo spazio tra i due poli è continuo e non discreto: al suo interno si collocano i vari 115, pp. 362-378.
Lepschy, Giulio C. (1978a), Saggi di linguistica italiana, Bologna, il Mulino,
Lepschy, Giulio C. (1978b), Note sulla ...
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continuativo
agg. [dal lat. tardo continuativus]. – Che vale a continuare; più com., che ha durata, che ha carattere di continuità: impiego, incarico c., rapporto di lavoro continuativo. In linguistica, verbo c., modo e insieme aspetto del...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...