Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il significato del modernismo europeo è legato alla rottura con le costrizioni vittoriane [...] narratore il saldo possesso del racconto. L’impasto linguistico che ne deriva è ricco di citazioni, spesso argute André Gide, dove il racconto del narratore viene interrotto di continuo dall’introduzione di passi dal romanzo che il romanziere Édouard ...
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VISCONTI, Gaspare Ambrogio.
Edoardo Rossetti
– Figlio dell’aristocratico Gaspare di Pietro e di Margherita Alciati (di Ambrogio, gentiluomo dedito alla mercatura, e di Anna Rusca), nacque probabilmente [...] ’eliminazione politica del suocero Cicco (1479); ma egli continuò a intrattenere buoni rapporti con tutti i parenti della dichiarato anche dallo stesso Visconti) e un certo sperimentalismo linguistico che risente del volgare locale.
Nel 1493, furono ...
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BAREZZI, Barezzo
Alfredo Cioni-Claudio Mutini
Nacque a Cremona intorno al i 560, figlio di un Giovan Maria, che forse proveniva dal contado e si era stabilito in città in epoca recente. Intorno al 1578 [...] reca la dedica a Gabriele Morosini), e in due libri si continuò ancora a stampare a Milano dal Bidelli nel 1621, nel 1622 a resa di espressioni idiomatiche) e documenta un duro tirocinio linguistico, ancora una volta non compiuto soltanto sui libri, ...
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SBARBARO, Camillo
Eleonora Cardinale
SBARBARO, Camillo (Pietro Giuseppe). – Nacque a Santa Margherita Ligure il 12 gennaio 1888 da Carlo, ingegnere e architetto militare, collocato a riposo per anzianità [...] la collaborazione con la rivista di Lugano Pagine libere, continuata nel 1909, anno in cui pubblicò un racconto sulla gli Ammaestramenti di Polidoro, prova di uno sperimentalismo linguistico attraverso l’uso di moduli arcaicizzanti. Passato allo ...
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VASARI, Paolino Ruggero
Lorenzo Benadusi
– Nacque a Messina il 6 febbraio 1898, da Gregorio e da Caterina Giulia Basile.
Era di famiglia benestante. Il padre, figlio di un giudice, era un possidente [...] Futurismus (Crispolti, 1996; Beyer, 2019). La rivista continuò a uscire solo fino a dicembre (per un e il teatro futurista in Germania, in Pluriverso italiano: incroci linguistico-culturali e percorsi migratori in lingua italiana, Atti del Convegno ...
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LAVAGNINI, Bruno
Claudia Montuschi
Nacque, secondo di cinque fratelli, a Siena, il 3 ott. 1898, da Lorenzo, di Scansano, "impiegato nei telegrafi" prima a Siena, poi a Viareggio e a Lucca, e da Assunta [...] i corsi di C. Merlo, dai quali derivò la sua predilezione per la linguistica (La mia Pisa, in Eikasmos, III [1992], p. 301), A. Giornate di studio…, pp. 15 s.). Negli anni successivi continuò a esercitare le funzioni di preside (fino al 1973), ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo della letteratura, il Novecento è il secolo che rischia di [...] letteratura rischia di essere abbassato a quello di un sottile gioco linguistico, e là dove si era intravista la ricerca del vero che implicano una parodia di tecniche e forme, un gioco continuo e a volte irridente con le citazioni del passato, ...
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TRINCHERA, Pietro (Antonio Leonardo Salvatore). – Nacque a Napoli l’11 giugno 1702 nel quartiere di Borgo Loreto, figlio del notaio Domenico e di Angela Balzano. La data di nascita è confermata dal certificato [...] colta e tradizionale spicca nel panorama coevo per la stoffa linguistica e l’osservazione dell’ambiente, oltre che per lo del 1748) di Palomba, musica di Niccolò Jommelli. Fino al 1755 continuò a scrivere per il Nuovo e a lavorare come notaio. Per L’ ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Wittgenstein è uno dei filosofi più influenti del Novecento. In vita ha pubblicato un solo [...] pensi a concetti come sedia, bello, giusto, che applichiamo di continuo senza conoscerne la definizione e, per lo più, senza sentirne il bisogno.
La metafora del gioco linguistico rimanda anche alla nozione di regola. Benché l’immagine del linguaggio ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] dell’u. o riconducendolo a quello logico- linguistico o descrittivo.
Antichità
Nelle riflessioni di carattere fisico principio dell’essere. L’u. è nuovamente definito in relazione al continuo, al suo indicare «un tutto» (ὅλον), all’unità specifica e ...
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continuativo
agg. [dal lat. tardo continuativus]. – Che vale a continuare; più com., che ha durata, che ha carattere di continuità: impiego, incarico c., rapporto di lavoro continuativo. In linguistica, verbo c., modo e insieme aspetto del...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...