BATTISTI, Giuseppe Cesare
Gaetano Arfè
Nacque a Trento il 5 febbr. 1875, ultimo di otto figli, da Cesare, agiato commerciante, e da Teresa De Fegolari. Nel 1890 - da poco gli era morto il padre - entrò [...] nel corso dei frequenti ritorni nella sua terra egli aveva continuato a svolgere il filo delle sue iniziative, portandovi le nuove sua coscienza di far parte di un gruppo etnico e linguistico con una propria tradizione, una propria storia, una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il costante e inflessibile corpo a corpo di Alessandro Manzoni con le difficoltà [...] sulla guancia.
– Lo conosco di vista, – disse Renzo.
– Bene, – continuò Agnese: – quello è una cima d’uomo! Ho visto io più d’uno lingua esemplare che dia la norma all’italiano.
La proposta linguistica manzoniana, di lì a poco estesa a tutta la sua ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] del suo pensionamento; fu docente di fama, premiato con continui aumenti di stipendio, e oggetto di inviti lusinghieri, cui tuttavia (p. 1281). Laddove è stato condotto un esame linguistico attento, o si è reso possibile il confronto con gli ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] cominciare appunto dalla radio. Al parlato faccia a faccia, che continua a essere fino a oggi per molti (oltre il 30 a dieci anni fa si manteneva a un livello di medietà linguistica, mentre ora le incursioni nei registri bassi e bassissimi (con largo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardo Davanzati
Cosimo Perrotta
Per riconoscimento unanime degli storici è il grande iniziatore del pensiero moderno sulla moneta. Esprime con efficacia sia l’idea della moneta-merce (posizione metallista) [...] l’improba fatica di Davanzati è dovuta a un mero puntiglio linguistico che non ha alcun respiro letterario e culturale (pp. 1330 . Negli esempi e nelle espressioni, Davanzati passa di continuo dall’idea di utilità cardinale (secondo cui l’utilità ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] si riconosceva come voce della vita stessa, di una vita continuamente deviata da se stessa, alla ricerca di qualcosa d’altro lo aveva invitato a un seminario del Circolo filologico e linguistico padovano (7 marzo 1983), sorgeva la scrittura di ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] sulle vicende politiche di Consalvo a Roma e costituisce dunque la diretta continuazione dei Viceré; non è però fra i migliori del D., privo sociali (come nella Paura). Il pastiche linguistico - variamente ripreso nell'espressionismo novecentesco - ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] e sociali di Andrea Sperelli»; (b) è continuo, in quanto ogni sua unità (capoverso, frase) ripropone una componente semantica già presente nel cotesto, vale a dire nell’intorno linguistico in cui è calata, dimodoché esso risulta attraversato ...
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Multilinguismo e regionalità dell'Italia linguistica contemporanea
Tullio De Mauro
Se si guarda alla complessiva realtà linguistica italiana nell’età della Repubblica, Italia delle Italie è una formula [...] native diverse dall’italiano continua a essere notevole e si manifesta non solo attraverso usi giocosi, documentati da D’Agostino, ma attraverso altri due indicatori collaterali. Il primo è che l’inserimento linguistico degli immigrati d’altra ...
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La lingua di Gentile
Diego Femia
Fabrizia Giuliani
Gentile filosofo del linguaggio?
Si può parlare di Gentile filosofo del linguaggio? O quantomeno di una teoria linguistica riconoscibile all’interno [...] , ossia l’emergenza decisa di alcune parole tema, la modalità della loro ricorrenza, lo sforzo continuo di ridefinizione del loro significato.
La distanza linguistica tra i lavori presi in esame è segnata principalmente dall’area semantica dei verbi ...
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continuativo
agg. [dal lat. tardo continuativus]. – Che vale a continuare; più com., che ha durata, che ha carattere di continuità: impiego, incarico c., rapporto di lavoro continuativo. In linguistica, verbo c., modo e insieme aspetto del...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...