PALESTINA
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Isabella Camera d'Afflitto
Stefania Parigi
(XXVI, p. 73; App. I, p. 916; II, II, p. 489; III, II, p. 356)
La regione palestinese ha mantenuto la caratteristica di essere una delle zone [...] arabi, spesso sostituiti dai nuovi insediamenti ebraici. Sul piano linguistico, gli autori, che si esprimono per lo più in stato sciolto, mentre il collettivo originario di al-Fataḥ ha continuato a lavorare con il nome di ''Film della Palestina'', ...
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Questo termine che, fin dall'antichità, indica l'arte o la scienza dell'interpretazione di un testo (poetico, letterario, giuridico, religioso, ecc.), ha assunto particolare rilevanza filosofica nel Novecento [...] del passato, come voleva lo storicismo, ma in una continua fusione di orizzonti dove, proprio come accade rispetto all'arte linguaggio, soprattutto dell'ultimo Wittgenstein, attento ai giuochi linguistici e alla loro connessione con la prassi e le ...
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SCHUCHARDT, Hugo
Benvenuto Terracini
Linguista, nato a Gotha il 4 novembre 1842, morto a Graz il 21 aprile 1927. Oriundo da colta famiglia borghese, studiò prima a Jena con lo Schleicher, poi a Bonn [...] l'adoperò (v. etimologia). In generale poi la concezione della linguistica storica come storia della cultura fece sì che lo Sch. più delle lingue e vi sostituisce quello di un continuo succedersi e sovrapporsi e mescolarsi di contatti culturali ...
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MOZAMBICO.
Lina Maria Calandra
Paola Salvatori
Simone Celani
– Demografia e geografia economica. Storia. Letteratura. Bibliografia
Demografia e geografia economica di Lina Maria Calandra. – Stato [...] certa proiezione internazionale. Il nome più noto e tradotto continua a essere quello di Mia Couto (pseud. di António del premio Camões 2013, originale narratore e grande innovatore linguistico (Jesusalém, 2009; A confissão da leoa, 2012, trad ...
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Glottologo e poeta, che per primo studiò scientificamente la lingua parlata e i dialetti della Norvegia, e ne determinò i caratteri e le leggi fondamentali, così che dopo di lui tutta una letteratura in [...] popolo sarebbe stato abolito. E al di là del rinnovamento linguistico attuato da Bjørnson e da Ibsen, che si limitavano a aveva composto poesie di tono umoristico, divenute popolari; e continuò anche più tardi, ad alternare col canto le sue più ...
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Filosofo francese, nato a El-Biar (Algeria) il 15 luglio 1930 da famiglia ebrea. Professore di Filosofia all'Ecole Normale Supérieure di Parigi, tra i fondatori del Collège International de Philosophie, [...] sulle scienze umane (con C. Lévi-Strauss e M. Foucault) e su linguistica e letteratura (con M. Blanchot, J.-P. Richard, R. Barthes e différer, "differire") diviene la figura di un rinvio continuo di significati, su cui si fonda il procedimento del ...
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Scrittore, nato ad Alì Marina (Messina) il 10 ottobre 1919. Laureatosi con una tesi su Hölderlin, ha esercitato la critica d'arte, e nel 1957 ha pubblicato Codice siciliano (nuova ed. accr. 1978), raccolta [...] in agguato nello stretto di Messina: mediante un variare continuo dei registri stilistici e dei piani narrativi, viene di una lunga e complessa rielaborazione, soprattutto sul piano linguistico, il libro ha interessato e diviso la critica proprio ...
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RUSSO, Luigi (App. I, p. 985)
Arnaldo Bocelli
Critico letterario, morto a Marina di Pietrasanta (Lucca) il 14 agosto 1961. Dopo la Liberazione fu direttore (fino al 1948) della Scuola normale superiore [...] .
Nell'ultimo ventennio l'attività del R. continuò, intensificandosi in due direzioni convergenti: quella dei commenti una "filologia estetica" il suo interesse per il fatto linguistico (cfr. specialmente il capitolo sulla lingua del Verga aggiunto ...
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GENETICA
Marcello Siniscalco
Jonathan Beckwith
Alberto Piazza
Genetica di Marcello Siniscalco
Sommario: 1. Premessa. 2. Un decennio di scoperte dionisiache e progressi apollinei: a) la reazione polimerasica [...] - ma contrasta con l'opinione di molti altri linguisti. In realtà è molto difficile ricostruire una lingua parlata si accorderebbe sia con l'ipotesi monocentrica, sia con la continuità delle forme fossili osservata in quelle regioni.
Per ciò che ...
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Diritto
Bruno Paradisi
di Bruno Paradisi
Diritto
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Distinzione nella trattazione del diritto nel XX secolo. 3. Rapporto tra morale e diritto. 4. Il positivismo [...] secondo quanto era stato fatto dai giuristi del Medioevo e si continuava a fare dai pratici, seguaci di quel mos italicus nel analogo interesse per la sociologia, ma l'insistente motivo linguistico, che per lui costituisce la ragione più valida per ...
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continuativo
agg. [dal lat. tardo continuativus]. – Che vale a continuare; più com., che ha durata, che ha carattere di continuità: impiego, incarico c., rapporto di lavoro continuativo. In linguistica, verbo c., modo e insieme aspetto del...
combinatorio
combinatòrio agg. [der. di combinare]. – Fondato sulla combinazione, risultante dalla combinazione dei varî elementi. In partic.: 1. In filologia, metodo c., metodo che consiste nell’accertare l’esatta interpretazione di un elemento...