Famiglia romana, discesa, a prescindere dalle origini leggendarie, dai conti di Segni. Il suo più illustre membro fu Giovanni Lotario, figlio di Trasimondo, eletto papa (Innocenzo III) nel 1198. Diversi [...] de' C.), poi presso la Torre delle Milizie: Riccardo, fratello di Innocenzo III, era signore di Poli, Guadagnolo e Valmontone e conte di Sora. Divisisi in due rami, i C. di Valmontone finirono con l'innestarsi nella famiglia Sforza (1548); i C. di ...
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Famiglia veronese di origine feudale; avversaria dei Monticoli, ricchi mercanti: il contrasto si intrecciò alle vicende politiche del territorio circostante, per l'alleanza dei C. con gli Estensi e dei Monticoli con i da Romano. Il momento culminante della potenza dei C. si ebbe dal 1206 al 1225 quando essi prevalsero incontrastati nella vita di Verona: ma i da Romano e i Monticoli, profittando del ...
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Uomo politico italiano (Montegranaro 1882 - Roma 1957), avvocato, esponente del Partito repubblicano italiano, fu eletto deputato nel 1921 e nel 1924. Antifascista, fu dichiarato decaduto dal mandato parlamentare nel 1926; nello stesso anno dovette lasciare la direzione della Voce repubblicana, da lui fondata nel 1921, per poi riprenderla durante la Resistenza. Eletto (1946) deputato e vicepresidente ...
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Letterato e filosofo italiano (San Pietro alle Fonti, San Miniato, 1822 - Firenze 1905), professore all'università di Pisa e all'Istituto Superiore di Firenze; socio nazionale dei Lincei (1888). Intese contribuire alla restaurazione del tomismo, con numerose opere (Storia della filosofia, 1864; Il bello nel vero, 1872; Il buono nel vero, 1873; L'armonia delle cose, 1878), in cui manifestò piuttosto ...
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Famiglia nobile della Franconia, così denominata dal castello e borgo di H., situato 9 km a S di Meiningen. Ricordata la prima volta nella prima metà del sec. 11º (1037 circa), si suddivise in diversi rami (Schleusingen, Aschach, Hartenberg-Römhild, ecc.); si estinse nel 1583. I suoi dominî passarono ai duchi di Sassonia Meiningen, agli elettori di Sassonia e ai langravî d'Assia, e (1815) parzialmente ...
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Patriota (Montecchio 1788 - ivi 1854), negoziante, membro influente della Carboneria e amico di G. Andreoli, cercò nel 1821 di estendere il moto liberale nel ducato di Modena. Arrestato e sottoposto al processo di Rubiera, confessò ogni cosa e per questo la condanna a morte (11 sett. 1822) gli venne commutata in dieci anni di carcere ...
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Signori di Macereto nel contado senese, e fra i più potenti in Siena stessa, da cui rimasero indipendenti fino al 1221 quando furono costretti a sottomettersi al comune, forte per un'alleanza con Poggibonsi e Orvieto ...
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CONTI, Torquato
Stefano Andretta
Primogenito di Lotario duca di Poli e di Clarice Orsini, nacque nel 1591. Il padre, risposatosi dopo la morte di Clarice, lo affidò adolescente al proprio fratello cardinal [...] 405 ss., 411 ss., 420., 425, 427, 432, 437, 442; V, ibid. 1977, pp. 22, 24-27, 30, 32 s.; M. Dionigi, Geneal. di casa Conti, Parma 1663, pp. XIV, 10, 14, 92, 158-175, 183; V. Siri, Mem. recondite, VII, Lione 1679, p. 182; L. Crasso, Elogi di capitani ...
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CONTI, Ludovico
Sandra Olivieri Secchi
Nacque a Padova probabilmente intorno al 1450, in una delle più antiche e illustri famiglie della città, quarto dei figli maschi di Nicolò e di Margherita Lisca. [...] Venezia, Consiglio dei dieci. Lettere, filza 16, lettera 398; filza 12, lettera 639; Padova, Museo civico, Mss. B. p. 575, Mem. sopra... Conti, pp. 50 ss. e passim;Venezia, Bibl. del Civico Museo Correr, Mss. P. D. 299 C, passim e in partic.: pp. 137 ...
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conta
cónta s. f. [der. di contare]. – Conteggio, computo, enumerazione: fare la c. delle schede, dei presenti; fare la c. (o il conto, o al tocco), designare chi fra i presenti dovrà eseguire una data cosa, affidando la scelta alla sorte...
contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. Dire, a voce o mentalmente, la serie...