Il parlamento dal modello inglese alla realtà odierna
Augusto Barbera
Solo richiamandosi alla storia del Parlamento inglese è possibile cogliere i tratti dei moderni parlamenti. Mentre in altri Paesi [...] divisione fra camera alta e camera bassa: da una parte i conti, i vescovi, i titolari di antiche baronie, dall’altra i rappresentanti delle città. Poco a .
Nonostante i segnidi crisi, ulteriormente alimentati da forme ricorrenti di antipolitica, le ...
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FRANZESI, Albizzo, detto Biccio (Biche)
Antonella Astorri
Secondo dei tre figli del cavaliere Guido, proveniva dal territorio di Figline Valdarno, Comunità sottoposta alla giurisdizione fiorentina e [...] contedi Artois. È ancora il F. a comparire come referente dell'azienda nei libri dei conti dei fattori di Ranieri di in rapporti di parentela con i Franzesi; la loro presenza sul suolo francese al servizio di questi ultimi è dunque un segno che il ...
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CAMBI, Ettore
Stefano Sepe
Nacque a Poggibonsi (Siena) il 22 febbr. 1881 da Tommaso e da Luisa Razzi. Secondo di tre figli, di famiglia operaia (il padre era conciatore), frequentò la scuola tecnica [...] " di continuare a svolgere il suo incarico e lo fece solo perché, "in mezzo a tanto sfacelo", la burocrazia non desse segnidi cedimento controlli della Ragioneria generale e controlli della Corte dei conti, mettendo in luce il valore dei controlli " ...
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PODESTA, Agostino
Enzo Fimiani
PODESTÀ, Agostino. – Nacque a Novi Ligure (Alessandria) il 27 giugno 1905, primogenito di Giuseppe, macellaio, e di Antonietta Bailo. Esponente provinciale della generazione [...] il 14 marzo 1936). Come federale dovette fare i conti con mugugni locali, un partito poco radicato, prefetti segni eclatanti, ma spiccò il salto verso i giorni di maggior esposizione pubblica, da prefetto di Bolzano (17 febbraio 1940).
In un’area di ...
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DEUSDEDIT
Gherardo Ortalli
Appare per la prima volta nelle fonti note menzionato quale "magister militum" della Venetia nel quarto decennio del sec. VIII. Eracleese, figlio di Orso, che era stato duca [...] di amministrazione). Il fatto che un venetico, per di più figlio dell'ultimo duca, fosse stato chiamato a reggere la provincia per conto favore di Ravenna o come segnodi normalizzazione dei rapporti dopo una fase di turbamenti.
All'impressione di una ...
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ANDREA d'Angiò (o di Ungheria), re di Sicilia
Emile G. Léonard
Nato il 30 nov. 1327, secondogenito del re di Ungheria Caroberto d'Angiò, aveva soltanto tre anni quando si incominciò a negoziare il suo [...] Isabella. I registri dei conti del re Roberto ci permettono di rappresentarcelo "nella sua stanza decorata segni dei guanti di ferro e il collo con quelli della corda, nella bocca un brandello di carne della mano che lo soffocava, il dorso coi segni ...
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GRIMANI, Giovanni Pietro (Zampiero)
Michele Gottardi
(Zampiero Nacque a Venezia il 13 genn. 1755, da Marcantonio del ramo di S. Polo, "dell'Albero d'Oro", e Maria Pisani. Il 25 nov. 1796 sposò Marina [...] le idee di questo ministero che molto incomodo riesce […] il dover travagliare soltanto sopra segni incerti ed nella nobiltà l'8 febbr. 1819, ricevendo la dignità diconte dell'Impero. La data di morte è ignota (nel 1830 è indicato da Schröder come ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica elementare, le operazioni; fare il c.,...