DURAND (Durant, Durante), Guillaume (Guglielmo), detto lo Speculatore
Jean Gaudemet
Il soprannome di Speculator, spesso usato per designare il D., deriva dalla sua principale opera giuridica, lo Speculum [...] 1285 infatti saldò i conti con le truppe mercenarie, vendette il sale del castrum di Cervia per conto della Camera apostolica, acquistò dal Decreto di Graziano e dalle Decretali. Il D. si proponeva di spiegare l'insieme dei simboli e dei segni cui la ...
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MALIPIERO, Pasquale
Franco Rossi
Figlio di Francesco di Fantino, del ramo di S. Severo, nacque a Venezia verso il 1392.
Negli Arbori, M. Barbaro gli attribuisce cinque fratelli (Girolamo, Domenico, [...] nel maggio 1430, incaricati questa volta di sottoporre a generale revisione i conti della Camera fiscale di quella città. I due dispiegarono un in lui non è possibile cogliere i segnidi una inclinazione politica dissonante rispetto ai disegni ...
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GIUSTINI, Lorenzo (Lorenzo da Castello)
Marcello Simonetta
Figlio di Amodeo e di Cecilia di Ulisse Cambi, nacque a Città di Castello intorno al 1430.
Amodeo, nato nel 1403 da famiglia plebea, fu ambasciatore [...] Vitelli. Quest'ultimo però abbandonò l'impresa, rendendosi contodi non poter espugnare la rocca dove si erano rifugiati i partigiani bracceschi di Perugia, in cui Lorenzo de' Medici fu accusato di complicità. Erano i primi segni che i rapporti con ...
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Città, Regno di Sicilia, nuove
Mario Sanfilippo
Sopra le città di fondazione federiciana da sempre fa testo un breve brano: "Quasdam quoque civitates in regno fundavit et construxit videlicet Augustam [...] tempo arriverà a contare fino a 8/10.000 abitanti (il doppio di Siracusa) e commercializzerà di J. Mertens, Foggia 1994.
E. Pispisa, Medioevo meridionale. Studi e ricerche, Messina 1994, pp. 145-170.
Federico II e l'Italia. Percorsi, luoghi, segni ...
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CORNER, Girolamo
Renzo Derosas
Nacque il 20 ott. 1562 da Giorgio di Girolamo e da Elena Contarini di Giustiniano; ebbe un fratello, Marco (1565-1583), ed una sorella, che fu badessa nel monastero di [...] fortificazione; passava poi a Verona, incaricato dal Senato di rivedere i conti della Camera.
Il successivo ritorno a Venezia, e l'elezione in ottobre a consigliere ducale e ad inquisitore di Stato, segnarono solo una breve cesura nella fitta serie ...
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BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] segnidi una elaborazione ideale sia la incipiente esperienza di lotta operaia, e che costituisce il prodromo del lungo processo di considerato.
Sul Comitato provvisorio del 1871-72, cfr. E. Conti,Le origini del socialismo a Firenze (1860-1880), Roma ...
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BECCARIA (de Becariis), Castellino
Nicola Criniti
Di antica ed influente famiglia pavese, primogenito di Musso, il B. nacque a Pavia probabilmente nell'ultimo decennio del sec. XIII.
Il B. apparteneva [...] del 1346 - grazie alla mediazione di un legato pontificio - fra il Regno di Napoli e il contedi Savoia, da un lato, il marchese di riforma religiosa e di amor patrio cominciarono a mostrarsi i chiari segni del dissidio scoppiato, per ragioni di ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] gli arditi.
Questo evento avrebbe segnato non solo la sua vita privata altre fonti, hanno dato conto dell'indubbia importanza che ella s., 197, 213 s., 221, 228; S. Urso, La formazione di M. Sarfatti e l'adesione al fascismo, in Studi storici, XXXV ( ...
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Assise di Messina
Andrea Romano
La cronaca del notaio imperiale Riccardo di San Germano dà notizia di due diverse diete tenute dall'imperatore a Messina, nelle quali furono promulgate delle leggi regie [...] ", e pertanto anche contro conti e baroni, avrebbero deciso direttamente i giustizieri. Ne risultava una struttura burocratico-giudiziaria fortemente accentrata e limitativa della giurisdizione feudale, nel segnodi quell'assolutismo per cui Federico ...
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GALLI, Angelo (Angelo di Galli, Agnolo di Galli)
Giorgio Nonni
Nacque con ogni probabilità nell'ultimo decennio del sec. XIV a Urbino, da Benedetto "maestro de l'intrate", come si legge nella inscriptio [...] Francesco Sforza. Con esso il duca di Milano contavadi assicurarsi, fra l'altro, l'appoggio di Federico. Nel luglio del 1450 il G Il codice Urb. lat. 699 presenta in un punto segnidi evidente lacunosità, mentre la divisione in due libri è segnalata ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica elementare, le operazioni; fare il c.,...