Conservare e restaurare
Paolo Marconi
Conservazione e restauro tra 20° e 21° secolo
I due termini conservazione e restauro almeno in Italia sono ormai usati in coppia, anzi si preferisce spesso optare [...] Zisa di Palermo. Storia e restauro, 1982), la cattedrale di Cefalù (1990-1995), il castello dei Contidi Modica (1990-1997) ad Alcamo, il palazzo Riccio di Sangioacchino [...] ma tutti i fenomeni di cultura sono sistemi disegni, dunque la cultura è ...
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Inquisizione
AAndrea Piazza
Il 22 novembre 1220 in Roma, nella basilica del beato Pietro, in occasione dell'incoronazione imperiale, alla presenza del pontefice Federico II emanò leggi per le terre [...] lasciare il segno a lungo. La differenza di condotta tra le due zone non era una novità del pontificato di Lotario diSegni: essa Sede Apostolica e Raimondo VII, contedi Tolosa, nel maggio 1241, poco prima della morte di Gregorio IX, aprì la strada ...
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BENEDETTI, Iacopo
Franca Ageno Brambilla
Della nobile famiglia dei Benedetti da Todi, è più noto sotto il nome di Iacopone. Le biografie antiche che ce ne restano sono in gran parte prive di fondamento [...] condotta insieme con la moglie, una Vanna di Bernardino di Guidone dei contidi Coldimezzo, secondo quanto l'erudito G. liberò, ma solo per mandarli in missione in Armenia. Fatti segno anche là a persecu~ioni da parte dei confratelli, essi tornarono ...
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Geofinanza
Giulio Tremonti
Sommario: 1. Introduzione. 2. Che cos'è la geofinanza. a) La finanza e l'evoluzione nella struttura della ricchezza. b) Lo spazio. 3. Gli effetti politici della geofinanza. [...] delle conoscenze': in un mondo dominato da complessità crescenti, non conta tanto quello che si ha, quanto quello che si sa, sul territorio di persone e cose, ma dallo spostamento di ‛segni' rappresentativi di nuove forme di ricchezza immateriale. ...
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Verona
Girolamo Arnaldi
Lanfranco Franzoni
Pier Vincenzo Mengaldo
Per il posto che ebbe nella vita e nell'opera, nonché nella diffusione dell'opera e nel nachleben di D., V. può dirsi a buon diritto [...] v. ALIGHIERI, Ginevra; e anche SEREGO ALIGHIERI, Contidi).
Ma Pietro non è da citarsi solo per di San Zeno. D., che pure aveva riconosciuto degne di reverenza (Cv IV V 20) le pietre delle mura di Roma, in quanto nella sua storia si leggono i segni ...
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La poesia
Giorgio Manacorda
Aisthánomai
«Che cos’è la poesia». Domanda – o risposta – impossibile come poche altre; nessuno, infatti, è mai riuscito a dare una definizione soddisfacente, forse perché [...] bene che non lo facciano (non è la novità ciò che conta). Tuttavia, i poeti hanno davvero una dote in più: sanno – scrive Jean-Pierre Changeux – con il suo sistema arbitrario disegni e simboli, serve da intermediario tra il ‘linguaggio del pensiero ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] primo piano si configura infatti come una mappa disegni, una zona di frontiera tra il mondo esterno e quello cent'anni fa, quando il cinema era ancora costretto a fare i conti con la realtà della rappresentazione teatrale, da cui non era facile ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] è contento e lo paga. Quando è stagione di tornare ai campi, quell'uomo si fa i conti in tasca e dice: "Guadagno ciò che mi tenere a mente cose pratiche e veloci: meglio un paio disegni incisi su una tavoletta. Nasce la scrittura. Per secoli ...
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GOFFREDO
Cosimo Damiano Poso
Contedi Conversano, figlio di Ruggero e di un'innominata sorella di Roberto d'Altavilla (il Guiscardo), ebbe come fratelli il conte Roberto di Montescaglioso e un tale [...] fosse sottoposta alla sua amministrazione, anche se il titolo diconte, di cui G. si fregia, non era ancora collegato a I segni urbani di Nardò (secc. XI-XV), a cura di B. Vetere, Galatina 1986, pp. 13 s., 18; B. Vetere, Il monastero benedettino di S ...
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FEDERICO UBALDO Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nato a Pesaro il 16 maggio (giorno sacro a s. Ubaldo; donde, appunto, il secondo nome) 1605, da Francesco Maria Il Della Rovere e dalla sua [...] quasi impazzì, il ferreo autocontrollo paterno, l'assenza disegni visibili di disperazione vennero intesi come esempio di stoica accettazione del dolore e, anche, di cristiana rassegnazione alla volontà di Dio. Ma ci fu anche chi, sconcertato da ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica elementare, le operazioni; fare il c.,...