CHALLANT, Aimon de
François-Charles Uginet
Nacque all'inizio del sec. XIV da Geoffroy signore di Fénis in Val d'Aosta e da Beatrice Fieschi dei contidi Lavagna.
In quell'epoca gli Challant erano già [...] della moglie Fiorina Provana dei contidi Leynì, che compare come vedova nel 1386; fu sepolto nella chiesa di S. Francesco d'Aosta.
Fonti e Bibl.: F. Gabotto, Estratti dei "conti"dell'Arch. camerale di Torino relativi ad Ivrea, in Eporediensia, in ...
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BAUDI DI VESME, Benedetto
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Torino il 20 maggio 1858 da Emilio, della terza linea dei Vesme, e da Cristina Pensa di Marsiglia. Intraprese gli studi di ingegneria laureandosi [...] di Liguria Orientale, del Monte di Santa Maria, i duchi di Romagna, i contidi Arezzo, di Lavagna, di Bologna e di Nola, i visconti di Genova, il comune di del bimillenario della fondazione diIvrea ricostruì la figura di Arduino (Il re Ardoino ...
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MARCO di Ubaldo
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque a Pisa nella prima metà del XII secolo. Apparteneva al ramo della famiglia dei contidi Pisa che si denominava "de filiis Ubaldi", da un Ubaldo vissuto [...] secolo fu trasmesso per tre generazioni, di padre in figlio, l'ufficio dicontedi Pisa. Ma nella lotta, scoppiata nel 1002, per la corona regia e imperiale tra Arduino d'Ivrea ed Enrico di Sassonia, i conti presero le parti del primo, che risultò ...
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BENEDETTO IV, papa
Ottorino Bertolini
Era romano; suo padre si chiamava Mammolo (o Mammalo); la famiglia, a giudicare dall'espressione "generis decus" usata nella sua epigrafe mortuaria, era di elevata [...] fonti dei rapporti avuti da B. IV con il regno di Francia. Dallo storico degli abati di St. Bertin, Folcwin di Lobbes (m. 990), sappiamo che il papa scomunicò un vassallo del contedi Fiandra Baldovino II, un certo Winedmaro (Guinemer), che il 17 ...
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BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] congiurati, che comprendeva Adalberto d'Ivrea (che aveva sposato in seconde nozze Ermengarda, figlia di primo letto di Berta di Toscana), il conte Sansone e il longobardo Giselberto, contedi Bergamo. Come punto di raccolta costoro avevano scelto la ...
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COLONNA, Prospero
Franca Petrucci
Nacque a Lavinio (Roma) da Antonio principe di Salerno ed Imperiale di Stefano Colonna, più probabilmente che da Antonella Cantelmo, figlia del contedi Pepoli.
Sulla [...] indossando un vestito lungo di broccato, la bandiera. Il 20 maggio egli era stato creato duca di Traetto e contedi Fondi, dei quali C. tentò di influenzare il conclave, trattenendo nello Stato di Milano il cardinale d'Ivrea, perché filofrancese ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] III gli conferì il 3 luglio 1925 iltitolo non trasmissibile dicontedi Val Cismon. Con l'ex combattente veniva premiato anche dell'Ordine dei salesiani, prima nel Canavese, poi presso Ivrea, infine a Castelnuovo Don Bosco. A Torino il cardinale ...
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Regione di confine. Nell’Impero carolingio furono chiamati m. i territori di confine allo Stato, e i conti preposti a una m. furono detti marchesi o margravi. Più tardi la m. si raffigurò o in un aggregato [...] Ivrea (o d’Italia), concessa da Guido di Spoleto ad Anscario, fondatore della dinastia degli Anscarici; di Lombardia, concessa da Guido allo zio Corrado; di Trento, che al tempo di e Pavia), così detta da Oberto, conte palatino. Più recente è la m. ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] ’Ivrea, monsignor Luigi Moreno, che aveva riferito il desiderio suo e di alcuni colleghi di permettere ai vescovi di pronta ubbidienza, tranquillo come sono che di essa Iddio non mi domanderà conto. Allora cercò di persuadermi che era una vera utopia ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] contodi talune frange estreme, pronte in seguito a farsi clericofasciste – i cattolici di quegli anni cercarono di 2001, p. 150).
63 Pistoni, dirigente della GIAC a Ivrea, prima di morire dissanguato scrisse con il sangue sullo zaino: «Offro la mia ...
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