ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] , a Brunetto, a Ulisse) o che può destare un interesse largamente umano (ad es., non il tradimento fatto e sofferto dal conteUgolino, ma come la morte sua fu cruda); e si commuove a quando a quando nel ricordare quello che avviene per le terre d ...
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BONAINI, Francesco
Giulio Prunai
Nacque il 20 luglio 1806, a Livorno, da Domenico, "mezzano di cambi" (cioè sensale), d'una famiglia israelita da tempo convertita, e da Giuseppa Carboni, figlia del [...] , Napoli, Narbona, Roma, Savona, Torino e Venezia. Propostosi, dapprima, uno studio sulla Pisa dei tempi del conteUgolino, lo estese successivamente all'intero Medioevo. Deposto l'abito ecclesiastico e dopo aver rinunciato ai benefici sino allora ...
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BONCOMPAGNO da Signa
Virgilio Pini
Nacque a Signa (Firenze) tra il 1165 e il 1175, e forse intorno al 1170 (nell'opera maggiore, il Boncompagnus, a proposito del suo primo scritto, V Tabule salutationum, [...] de obsidione Ancone, che in edizione riveduta dedicò a Ugolino Gosia, professore di diritto a Bologna, consegnandoglielo solennemente ad studenti poveri; amico di potenti (della famiglia del conte Guido Guerra, dell'arcivescovo di Aquileia Wolfger, ...
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LOTARIO da Cremona
Luca Loschiavo
Nacque sul finire degli anni Sessanta o, al più tardi, nei primi anni Settanta del XII secolo da una nobile e potente famiglia di Cremona. Si ritiene generalmente che [...] dominorum - in particolare della raccolta che va sotto il nome di Ugolino - in cui L. è inserito tra i "sequaces" di A. García y García, I, Goldbach 1995, pp. 231-238; E. Conte, Servi medievali, Roma 1996, pp. 8-15; E. Cortese, Il rinascimento ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] predicant eam [scilicet Romam] esse sub papa»; ed Ugolino: «apparet ergo civitatem romanam imperatoris esse non pape».[20 40] che decretalisti e teologi non gli sembrano tenere nel debito conto.
Come si spiega un così radicale abbandono da parte di ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] Bibl. Laurenziana, Laur. Strozzi. 143), venne inviato al conte della Mirandola.
Il medico bergamasco lacopo Tiraboschi, nei suoi questi rapporti con la Toscana, resta un'epistola di Ugolino Verino che prega Iacopo Antiquario di presentare al D. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo ius civile: glossatori e commentatori
Giovanni Chiodi
Antefatto
A leggere alcuni atti giudiziari della fine dell’11° sec., si rimane colpiti dal cambio di strategia intervenuto nell'impostazione [...] darà vita alla linea più influente, alla quale apparterranno Ugolino e Azzone, a loro volta maestri di Accursio e ), Stockstadt a.M. 2009.
Su alcuni aspetti metodologici:
E. Conte, Diritto comune. Storia e storiografia di un sistema dinamico, Bologna ...
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AZZONE (Azone, Azzo, Azo; in qualche documento Azzo Soldani, Azzolino; senza fondamento il prenome Domenico; dubbio il cognome Porci, senz'altro erroneo Ramenghi)
Piero Fiorelli
Fu sua patria, secondo [...] sul suo conto. S'è già veduto della sua disputa con Lotario sul mero imperio, della sua rivalità con Ugolino (da cui perché quello degli ultimi tre libri è in realtà l'apparato d'Ugolino, che nel manoscritto si sarà trovato di seguito alla lettura d' ...
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BARZI, Benedetto
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Di antica e nobile famiglia perugina, primogenito di otto fratelli, nacque, probabilmente in Perugia, nell'ultimo ventennio del sec. XIV.
Questa datazione sembra la più accettabile, [...] una nuova ambasceria a Carlo Malatesta e a Ugolino Trinci, signore di Foligno.
Sulle due successive legazioni . 182). Nel 1458 il duca di Urbino creava il B. conte palatino "con facoltà amplissima di legittimare bastardi, di crear Notari"; nel ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; più genericam., iscrizione sopra statue,...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...