Nobile toscana (Firenze 1837 - Parigi 1899); moglie (1854) del conte Francesco Verasis di C., addetto alla casa di Vittorio Emanuele II, brillò per bellezza, fascino ed eleganza nella società torinese. [...] Cavour nel 1856 l'inviò a Parigi perché agisse col suo fascino presso Napoleone III, alla cui corte imperiale la C. tenne alta posizione fino al 1860, quando cadde in disgrazia. Imperatrice senza impero, come è stata definita, è difficile precisare ...
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Diplomatico (Bologna 1876 - ivi 1945); capo di gabinetto di S. Sonnino durante la prima guerra mondiale, segretario italiano alle riunioni dei Quattro alla conferenza della pace diParigi; ambasciatore [...] a Buenos Aires, poi (1926-29) a Berlino, partecipò a varie commissioni e conferenze. Senatore del Regno dal 1939. Ha scritto: Guerra diplomatica (1936) e Nuovi ricordi e frammenti di diario (1938). ...
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Primogenito (n. 1284 circa - m. Gentilly, Parigi, 1329) di Amedeo V; dopo aver partecipato alla guerra di Fiandra contro gli Inglesi (1304), successe al padre nel 1323; condusse nel 1325 una sfortunata [...] campagna contro il delfino di Vienne; nel 1328 partecipò ancora alla guerra contro gli Inglesi. Aveva sposato (1307) Bianca di Borgogna. ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] dal clero e dal ceto più ricco dei mercanti (Calimala); mentre si accentua la politica di espansione territoriale, che dopo la guerra vittoriosa con Fiesole, feudo dei conti Guidi (1125), si afferma tra il 1143 e il 1153 ancora contro i Guidi (guerra ...
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Erudito e filosofo francese (Craon 1757 - Parigi 1820). Studioso di filosofia, storia e filologia, dovette la sua più larga notorietà alle meditazioni filosofiche e sociali sparse nell'opuscolo De la loi [...] per la Rivoluzione già trionfante, e che si può considerare una divulgazione, in forma drammatica, delle principali tesi materialistiche di P. d'Holbach e J. O. de La Mettrie, e impetuosa requisitoria contro le religioni positive.
Vita
Studiò storia ...
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Uomo politico e chimico (Nojaret, Lozère, 1756 - Parigi 1832). Professore di chimica a Montpellier, si occupò della fabbricazione industriale della soda e del nitrato di sodio, ricevendo perciò nel 1788 [...] la produzione industriale per via sintetica. Nel periodo rivoluzionario organizzò la scuola politecnica e dopo il 18 brumaio fu chiamato al Consiglio di stato e poi al ministero dell'Interno. Fedele a Napoleone, fu durante i Cento Giorni creato pari ...
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Scrittore militare (Montpellier 1753 - Parigi 1837), partecipò alla guerra d'indipendenza americana. Durante la Rivoluzione francese, fu due volte deputato alla Legislativa, facendo parte del gruppo dei [...] della Guerra con Giuseppe Bonaparte a Napoli, conte dell'Impero nel 1809. Spogliato delle sue cariche dalla Restaurazione, si diede a scrivere sugli avvenimenti militari napoleonici; favorì l'elevazione al trono di Luigi Filippo, che lo nominò membro ...
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Generale piemontese (Nizza 1760 - Torino 1835), figlio di Carlo Francesco; ministro all'Aia (1789-91), negoziò poi (1796) a Parigi la pace con la Francia; dopo l'annessione del Piemonte alla Francia, si [...] privata; nell'aprile 1814 fu chiamato a far parte del Consiglio di reggenza e nel 1815 ebbe il governo di Genova. Governatore di Torino (1820), andò a Lubiana per assicurare al re di Sardegna l'aiuto dell'Austria contro i rivoluzionarî. Nominato da ...
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Uomo politico francese (Saint - Jean - Chambre, Ardèche, 1756 - Parigi 1826); di famiglia protestante, avvocato al Parlamento diParigi, deputato del Terzo Stato agli Stati Generali del 1789, fu membro [...] anche della Convenzione ma, avendo votato contro la morte di Luigi XVI, dovette appartarsi. Dopo la caduta di Robespierre, entrò nel Comitato di salute pubblica e, alla Convenzione, fu relatore della costituzione del 1795. Deputato al Consiglio dei ...
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Scrittore francese (Saint-Brieuc, Bretagna, 1838 - Parigi 1889). Spirito geniale e bizzarro, amico di Baudelaire e di Wagner, idealista e cattolico, si staccò nettamente dall'ambiente letterario contemporaneo, [...] rivoluzionario e positivista. Le sue prime opere (Premières poésies, 1859; il romanzo teosofico Isis, 1862; ecc.) non uscirono da una stretta cerchia d'amici; conquistò a fatica, e tra le angustie della ...
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sensitivity reading (sensitive reading) loc. s.le m. inv. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, tipo di editing che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di individuare parole, frasi e concetti ritenuti...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...