Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] di una borghesia in cerca di contenuti. Il 1808, anno della fondazione di Casa Ricordi, vede l’istituzione, sul modello del Conservatoire diParigi, del Conservatorio di Musica didi Giovanni, a lanciare l’esordiente Verdi con l’opera Oberto, Contedi ...
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stemma In araldica, il complesso di tutte quelle figure, pezze, smalti, partizioni, ornamenti esteriori raffigurati secondo determinate regole, che servono a contrassegnare persone o enti. Lo s. è anche [...] antichi conosciuti sono quelli di Goffredo Plantageneto (m. 1151), duca di Normandia e contedi Angiò, genero di Enrico I re d’ e una genealogia dei re di Francia da San Luigi fino a Carlo VII, della Biblioteca Nazionale diParigi. In Italia i più ...
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Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] dagli elisabettiani, la regola restò ferma, eccetto qualche autorevole voce di dissenso, fino al Romanticismo. La definitiva liquidazione della regola delle u. si ebbe in Italia con la prefazione al Contedi Carmagnola e la Lettera a Monsieur Chauvet ...
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Patriota còrso (Stretta di Morosaglia, Bastia, 1725 - Londra 1807). Guidò la lotta per l'indipendenza della Corsica da Genova (1755). Esule dopo l'intervento dei francesi, cui era stata ceduta l'isola [...] francese tornò in Corsica, apparentemente conciliato col governo diParigi; ma le ripercussioni del Terrore (1793), specie nelle sue aspirazioni di essere nominato viceré di Corsica (carica che fu affidata a G. Elliot, contedi Minto), e invitato ...
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Poeta tedesco (Glogau, Slesia, 1616 - ivi 1664); per la poliedricità della sua produzione (fu infatti lirico, epigrammatico, innografo, soprattutto drammaturgo), è l'autore più significativo dell'epoca [...] , da ultimo nel ginnasio di Danzica. Nel 1636 entrò al servizio del contedi Schönborn in qualità di precettore, e trovò in (Parigi) e in Italia (Firenze e Roma), risiedette successivamente a Strasburgo, Stettino e Fraustadt prima di stabilirsi ...
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Vendôme Cittadina della Francia settentrionale (17.500 ab. ca.), nel dipartimento di Loir-et-Cher, sul fiume Loir, 30 km a NO di Blois. Nodo stradale di una ricca regione agricola (vigne, frutta, cereali, [...] fu via via delle famiglie di Nevers, di Preuilly (12° sec.) e di Montoire (13° sec.). Alla morte di Bouchard VII contedi V. e di Castres (1374), la contea passò a Giovanni di Borbone conte de la Marche. Sotto il conte Francesco (1478-95) la città ...
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Figlio (Windsor 1421 - Londra 1471) di Enrico V, della casa Lancaster. Sotto di lui si concluse la guerra dei Cent'anni con la perdita dei territori francesi. Affetto da squilibri mentali, ebbe un ruolo [...] tra Margherita (dopo la morte del Somerset) e Riccardo di York, che aveva come alleato il contedi Warwick, E. ebbe un ruolo più che marginale. Dopo il successo di Wakefield (29 dic. 1460), dove il duca di York cadde ucciso, la regina fu vinta dal ...
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Matematico (Parigi 1789 - Sceaux, Seine, 1857). Ingegnere dal 1809, già nel 1813 si segnalò per le sue prime ricerche sui poliedri e sugli integrali doppî. Nel 1816 il C., legittimista e acerrimo nemico [...] . Lo troviamo prima in Svizzera (Friburgo), poi a Torino prof. di fisica sublime; infine a Praga precettore del contedi Chambord nipote di Carlo X. Nel 1838 fece ritorno a Parigi. Nel 1852, dispensato da Napoleone III dal giuramento, riprese l ...
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Architetto (Eger, Boemia, 1687 - Würzburg 1753); fu uno degli artisti più fecondi e rappresentativi del barocco settecentesco germanico. È il creatore di uno stile architettonico tedesco, derivato da influssi [...] 'arte e della cultura tedesche del sec. XVIII.
Opere
Al servizio del principe-vescovo di Würzburg (Johan Philipp Franz, contedi Schönborn), gli fu affidato il progetto di abbellimento della città e quello della nuova Residenza (iniziata nel 1720 e ...
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Letterato francese (Bagnols, Linguadoca, 1753 - Berlino 1801). Figlio di un oste di origine piemontese, studiò in diversi seminarî, dove fu istitutore. Dopo aver tribolato nei mestieri più varî raggiunse [...] il successo a Parigi come avventuriero da salotto, spacciandosi per conte. Polemista scintillante, sensibilissimo nel cogliere ogni aspetto ridicolo della società e della cultura, derise i Jardins di I. Delille in Le Chou et le Navet (1782). Nel ...
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sensitivity reading (sensitive reading) loc. s.le m. inv. Nell’editoria, in particolare quella statunitense, tipo di editing che, all’interno di un testo destinato alla pubblicazione, ha il compito di individuare parole, frasi e concetti ritenuti...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...