(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente [...] l’uso improprio di un trattamento insufficiente può causare, paradossalmente, il diffondersi di germi resistenti ai farmaci.
Modalità di contagio e patogenesi
La più importante fonte d’infezione per l’uomo è costituita dal portatore di una t. aperta ...
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Roberta Villa
L’aviaria in laboratorio
Il pericolo esiste e ha più facce. L’influenza aviaria può diventare una pandemia mortale attraverso mutazioni naturali del virus ma anche mediante tecniche artificiali. [...] per via aerea. È stato fatto notare però che nel momento in cui il virus aumentava la sua capacità di contagio diminuiva la sua pericolosità: non uccideva i furetti che lo contraevano per via aerea, ma solo quelli nelle cui narici veniva spruzzato ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] oltre 800 casi di AIDS pediatrico (v. Hersh e altri, 1991).
La trasmissione per via ematica è anche alla base del contagio in seguito ad assunzione di droga per via endovenosa: lo scambio di siringhe e di aghi infetti presenta, infatti, un alto ...
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Località della Nigeria sud-occidentale dove fu individuata per la prima volta (1969) una malattia infettiva e contagiosa ad alta mortalità (febbre di L.), causata da un Arenavirus (virus di L.). Il ruolo [...] della struttura dei capillari, con comparsa di aree emorragiche e necrosi focale nel fegato. È anche possibile un contagio interumano, come è stato riscontrato in alcuni ambienti ospedalieri. Nonostante l’impiego di ribavirina (antivirale considerato ...
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VENEREE, MALATTIE (XXXV, p. 46; App. II, 11, p. 1095; III, 11, p. 1074)
Mario Monacelli
Il settore della patologia umana che si è soliti inquadrare col nome di m. v. ha presentato, nel quindicennio 1960-75, [...] flogosi genitale. Come tutte le affezioni virali, anche quelle a sede genitale e con possibilità di trasmissione per contagio sessuale sono in costante aumento. Citeremo quelle provocate dal virus B dell'epatite, da Cytomegalovirus e soprattutto dal ...
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Maurizio Pocchiari
Prione
La malattia degli animali cannibali
Le patologie da prioni
di Maurizio Pocchiari
13 gennaio
Viene segnalato il primo caso in Italia di encefalopatia spongiforme bovina in una [...] , e quindi non alimentati con carcasse infette, rimanevano indenni. Questi dati indicavano che la malattia nel visone non era contagiosa e che l'epidemia si esauriva naturalmente con la morte dei soli visoni infetti.
Partendo da questa evidenza, si ...
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Malattia infettiva (detta anche idrofobia) provocata da un virus che determina un’encefalite a esito letale, e che può colpire, oltre l’Uomo, praticamente tutti i Mammiferi terrestri; come serbatoi di [...] antirabbica si pratica anche, con fine preventivo, nei soggetti esposti per ragioni professionali al rischio di contagio. L’impiego di immunoglobuline specifiche con anticorpi antirabbici è associato alla schedula vaccinale con lo scopo di ...
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malattie, diffusione e distribuzione
Stefania Salmaso
Malattie di tutti o solo di alcuni
La diffusione delle malattie nel mondo è determinata da molti fattori: climatici, alimentari, genetici, igienici, [...] vicine tra loro sviluppavano le stesse malattie, e ancora prima di scoprire l’esistenza dei microrganismi che sono la causa del contagio, si pensava che a provocarle fosse l’aria malsana (la cosiddetta teoria dei miasmi).
La disciplina che studia la ...
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TIFO (XXXIII, p. 833)
Giuseppe GIUNCHI
I progressi dell'ultimo decennio riguardano la migliore conoscenza della struttura antigene del bacillo tifico e la differenziazione dei bacilli tifici in varî [...] tipo. Per contro la constatazione di tipi diversi di bacilli porta a concludere per una pluralità delle fonti di contagio, rappresentate di solito da portatori cronici di bacilli.
Diagnostica. - I cardini su cui poggia la diagnosi clinica sono ormai ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] il Tamigi, il 29 settembre raggiunse Londra, da dove passò a Calais a novembre. Con l'arrivo dell'inverno, il contagio ebbe un arresto, per riprendere la primavera successiva soltanto nei luoghi dove ancora era rimasto.
Da Londra, nella primavera del ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....