LORENZANI, Giovanni Andrea
Emilio Russo
Nacque a Roma il 29 nov. 1637 da Giovanni Antonio e da Lorenza Baratta, sorella del pittore Lazzaro Baratta.
Poco è noto dei suoi studi, che egli definisce scarni [...] brevi, che ragguagliano su vicende e personaggi minori, ma anche sulla nascita di un erede per i duchi di Modena o sul contagio del 1656 a Roma.
È il segno di un volgersi alla storia e alla cronaca che dovette divenire preminente negli ultimi anni ...
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COLONNA, Pompeo
Franca Petrucci
Nacque agli inizi del XVII sec. da Pier Francesco del ramo di Zagarolo, principe di Gallicano e da Lucrezia Tuttavilla. Sposò Francesca, figlia di Iñigo d'Avalos, marchese [...] risposta del C., in cui si distinguono i buoni dai cattivi astrologi, a un'operetta che confuta l'opinione degli astrologi sul contagio di Roma. Furono edite anche in Academia tenuta da' Fantastici a 12 di maggio 1655 in applauso della S.tà di N ...
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GUIDICCIONI, Alessandro
Simone Ragagli
Nacque a Lucca dal capitano Antonio di Alessandro, membro di un illustre casato legato da stretti vincoli alla famiglia Farnese, e fu battezzato nella chiesa di [...] igieniche da osservare nei luoghi di culto particolarmente durante le celebrazioni, e assecondò i decreti del governo volti a combattere il contagio.
Il G. morì a Lucca il 16 marzo 1637 e fu sepolto nella cattedrale di S. Martino.
Fonti e Bibl.: Arch ...
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BROGLIA, Carlo
Gaspare De Caro
Figlio di Giovanni Antonio, signore di Santena, e di Giovanna Benso, dei signori di Albugnano, nacque a Chieri nel 1552. Avviato alla carriera ecclesiastica, dopo gli [...] 'arcivescovo. Lo stesso B., in questa occasione, si prodigò in maniera esemplare, anche se dovette sfuggire il centro del contagio per le pressioni del duca e per conservarsi al suo ministero, come gli raccomandava un parere di una commissione romana ...
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DE FRANCHI, Gerolamo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 6 genn. 1585, primogenito maschio di Federico De Franchi Toso e di Maddalena, figlia di Gerolamo Durazzo. Ricevette come i fratelli [...] e le non buone condizioni di salute, per molti mesi svolse il ruolo di commissario di Sanità a Chiavari. Finito il contagio, riprese ad esercitare gli uffici inerenti la carica di procuratore perpetuo; inoltre, ancora nel 1666, gli venne affidata la ...
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PIERANTONI, Umberto
Giovanni Paoloni
– Nacque a Caserta il 25 settembre 1876, da Angelo e da Elisa Granozio.
La sua era una famiglia di giuristi, con solide tradizioni politiche e accademiche: lo zio, [...] importante «è il riconoscimento del modo di trasmissione dei simbionti nelle successive generazioni, per una sorta di infezione, o contagio dell’uovo» (Montalenti, 1960, p. 357). Nel 1911 comparvero i primi contributi del tedesco Paul Buchner, che in ...
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LAPINA da Firenze
Emilio Panella
Fiorentina del "popolo" di S. Lorenzo, fu moglie di Lapo, deceduto prima del 1327. Non si hanno notizie di L. prima della sua condanna per eresia, avvenuta nel 1327.
Nel [...] Non si trattava di una setta vera e propria, ma di un moto spirituale che si propagava per diffrazione, contagiando altri più definiti movimenti e istituti religiosi - dalle fraternite laiche dell'Ordine della penitenza, ai beghinaggi e alle comunità ...
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D'ANDREA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Ravello (presso Amalfi), dove la madre si era ritirata in seguito a difficoltà economiche, il 24 febbr. 1625 da Diego, avvocato in Napoli, di buoni natali [...] a Napoli e che vennero poi ripresi, dopo il flagello, con lentezza e difficoltà. Rientrandovi dopo il periodo del "contagio", trascorso nei feudi del principe di Cassano, il D. dovette rinunciare per qualche tempo agli ambiziosi progetti di politica ...
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GALVANI, Luigi
Calogero Farinella
Nacque a Bologna il 9 sett. 1737 da Domenico e da Barbara Foschi, sua quarta moglie.
Seguendo una consolidata tradizione della famiglia, originaria della Bassa ferrarese [...] natura dell'epidemia che aveva colpito le mandrie bovine di taluni paesi del Bolognese e sui modi di circoscrivere il contagio epidemico.
La produzione scientifica pubblicata in vita dal G. consta di un numero assai ristretto di opere (molte sue ...
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FERRINI, Contardo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, il 4 apr. 1859, da Rinaldo e da Luigia Buccellati.
La famiglia era di origine svizzera: il nonno Gaspare Antonio (1797-1867) fu farmacista [...] in un vigile impegno di apostolato quotidiano. E fu nella forma più umile di esso, visitando malati, che contrasse il contagio tifoideo che il 17 ott. 1902 lo portò alla morte nella villa di Suna (ora Verbania).
La fama di santità cominciò ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....