RONDINELLI, Francesco
Alfonso Mirto
– Nacque a Firenze il 4 ottobre 1589 da Raffaello e da Ortensia Rondinelli.
Studiò presso i gesuiti per poi passare a Pisa. Giovanni Cinelli Calvoli lo definì «uomo [...] il 30 gennaio 1665 e fu sepolto nella chiesa di S. Lorenzo.
L’opera che lo rese famoso fu la Relazione del contagio stato in Firenze negli anni 1630, e 1633, dedicata a Ferdinando II de’ Medici. Santi (1912) la definisce «meticolosa, minuta, assai ...
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malaria. Una piaga nei Paesi in via di sviluppo
Raffaele Bruno
Nel 2008 la malaria è stata la causa di morte di oltre un milione e mezzo di persone nel mondo. Questi i drammatici dati dell’Organizzazione [...] cui questa malattia, di cui si parla così poco in Occidente, è fra le prime cause di mortalità al mondo. I casi di contagio stimati nel 2008 sono dai 300 ai 500 milioni, con un costante incremento rispetto a dieci anni fa (circa 100 milioni nel 1985 ...
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varicella Malattia infettiva da virus, acuta ed epidemica, caratterizzata da un esantema vescicoloso. L’agente eziologico è Herpesvirus varicellae (o virus v.-zoster). La v., il cui periodo di incubazione [...] latente nei gangli dei nervi sensitivi, rendendo possibile una riattivazione dell’infezione in forma di Herpes zoster. Il contagio avviene generalmente per via respiratoria o, più raramente, per via cutanea. Il quadro clinico della malattia inizia ...
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Trasmissione sessuale
Franco Sorice
Le malattie sessualmente trasmesse comprendono un gruppo di patologie - alcune frequenti, certe rare, alcune ubiquitarie, altre quasi esclusivamente limitate a determinate [...] o poco dopo; sifilide tardiva, la quale si evidenzia al secondo o terzo anno di vita. Per la sifilide congenita il contagio può avvenire soltanto a partire dal 5° mese di gravidanza in poi, quando la placenta permette il passaggio del treponema dalla ...
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vaiolo medicina Malattia infettiva acuta, contagiosa ed epidemica, di natura virale, caratterizzata da un tipico esantema vescicolopustoloso. Può colpire, oltre l’uomo, diversi animali, nei quali, a seconda [...] diete, si tenevano le navi in quarantena, si vietavano spostamenti e contatti fra le persone in periodo di contagio. Dalla constatazione che molti degli schiavi provenienti dall’Oriente con i segni della malattia sul viso ne erano immuni ...
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Nome generico di processi patologici a carico del fegato, causati da vari agenti eziologici in grado di indurre diverse alterazioni anatomiche. Si distinguono forme di origine virale ( e. acute e croniche), [...] laddove più marcati sono i deficit igienici e idrico-sanitari, essendo l’acqua e gli alimenti contaminati il veicolo principale del contagio. Sebbene il virus dell’e. A e quello dell’e. E siano trasmessi per via oro-fecale, non sembra frequente l ...
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(o oftalmite)
Medicina
Denominazione generica di processi infiammatori dell’occhio, che coinvolgono specialmente la tunica vascolare. Le due forme più note sono l’o. metastatica, provocata da germi che [...] ’infiammazione dell’occhio controlaterale.
L’o. del neonato è un’infiammazione acuta della congiuntiva del neonato, da contagio gonococcico durante il passaggio attraverso i genitali materni. Si evita praticando alla nascita la ‘profilassi alla Credé ...
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ALAIMO (Alaymo), Marco Antonio
Roberto Zapperi
Nato nel 1590 a Racalmuto (Girgenti), nel 1610 si addottorò in filosofia e medicina nell'università di Messina. Nel 1616 si era già trasferito a Palermo, [...] scientifici. Nel 1625 infatti pubblicò a Palermo una prima me-moda sul modo di evitare il contagio della peste: Discorso intorno alla preservazione dal morbo contagioso e mortale che regna al presente in Palermo ed in altre città e terre del Regno ...
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herd immunity
loc. s.le f. inv. Immunità di gregge: protezione indiretta di una popolazione, che tutela, mediante la vaccinazione collettiva, anche chi non è vaccinato.
• Prevenire è meglio che curare: [...] la Farmindustria, comprende la protezione della persona vaccinata (effetto diretto) e la riduzione del rischio di contagio (indiretto), costruendo quella barriera immunitaria definita herd immunity, la resistenza collettiva ad un agente patogeno da ...
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Rift Valley, febbre della
Malattia virale, con prevalente compromissione epatica, altamente febbrile, delle pecore e di altri ruminanti, endemica ed epidemica nella Rift Valley, in Kenya. Può anche [...] più specie, appartenenti ai generi Aedes, Anopheles, Culex, Eretmatopodites e Mansonia, possono infatti trasmettere la malattia. Il contagio per l’uomo può avvenire con sangue di organi appartenenti ad animali infetti. Altre vie riguardano l’aerosol ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....