Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] non semplicemente è nell’interesse comune, ma che è compiuto perché è nell’interesse comune). È questa la tesi del contagio così cara a Karl Polanyi secondo cui: «il mercato avanza sulla desertificazione della società». È questa anche la posizione ...
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LITTA, Alfonso
Gian Vittorio Signorotto
Nacque a Milano il 29 sett. 1608, secondogenito del marchese Pompeo (I) e di Lucia Cusani.
Il ramo principale della famiglia aveva accumulato nella prima metà [...] Curia. Inviato al governo della Marca d'Ancona nel 1648, il L. si adoperò per soccorrere le popolazioni colpite da un contagio. Qui lo raggiunse, nell'agosto del 1650, la notizia della morte dell'arcivescovo di Milano, il cardinale Cesare Monti.
La ...
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PAGLIANI, Luigi
Paola Zocchi
PAGLIANI, Luigi (Paolo Luigi Stefano). – Nacque a Genola (Cuneo) il 25 ottobre 1847 da Pietro, medico condotto e più volte sindaco del paese, e da Teresa Facelli.
Laureatosi [...] (quarantene, cordoni sanitari, suffumigi) e prospettò la necessità di individuare e isolare tempestivamente i primi casi di contagio, puntando poi soprattutto sul risanamento igienico dei Comuni (La polizia sanitaria in Italia di fronte alle epidemie ...
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BOVET, Daniel
Giorgio Bignami
Nacque a Neuchâtel (Svizzera) il 23 marzo 1907, figlio di Pierre, docente di filosofia presso l'Università di Neuchâtel, e di Amy Babut.
La famiglia, di elevato profilo [...] affidato a Federico Nitti; ma questi morì nel 1947 di una forma di tubercolosi fulminante, a seguito di un contagio accidentale nel laboratorio dell'Istituto Pasteur con un ceppo del bacillo di Koch particolarmente virulento. La lacuna fu poco dopo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La medicina araba non è riconducibile a un unico modello ma è ricca di varianti date le [...] . Uno dei casi più noti e clamorosi della difficoltà di interpretazione degli hadith riguarda il riconoscimento del meccanismo del contagio, che sembra negato in alcuni e accettato in altri, tanto da indurre in difficoltà nell’adozione da parte delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la cellula viene progressivamente riconosciuta come l’unità [...] unicellulari e multicellulari, nonché nuove prospettive per le ipotesi sulla natura dei processi fermentativi e sul contagio vivente.
La moltiplicazione cellulare
L’opera di Schwann contiene anche una serie di concetti sbagliati sull’origine ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La musica sul palcoscenico: il teatro d'eta repubblicana
Francesco Scoditti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli spettacoli teatrali [...] da Lucio Anicio.
La commedia repubblicana
Il successo popolare degli strumenti cordofoni, simbolo inequivocabile del “contagio” ellenico, è ampiamente documentato nella commedia repubblicana, in particolare in quella di Plauto, dove appunto ...
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BUCCI, Agostino
Roberto Zapperi
Nacque a Torino l'8 dic. 1531 da Domenico, medico non privo di interessi scientifici che insegnò nell'università di Torino dal 1532 al 1535. Di lui si ricorda l'opera [...] in effetti il B. si occupò assai poco e non andò oltre le consuete raccomandazioni sui migliori accorgimenti per evitare il contagio della peste, a meno di non volere attribuire importanza a un opuscolo in latino sul valore nutritivo del vino. La sua ...
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GHILINI, Girolamo
Andrea Merlotti
Figlio terzogenito del patrizio di Alessandria Gian Giacomo (III), signore di Movarone, e della gentildonna monzese Vittoria Omati (sposatisi il 13 nov. 1573), nacque [...] 1630, in seguito alla quale morirono il fratello Giovanni Ambrogio e, il 16 novembre, la moglie (alcuni sostengono per il contagio della peste, altri per un nuovo parto).
Colpito da una profonda crisi interiore, il G. decise di abbracciare lo stato ...
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MENDES, Guido Aronne
Stefano Arieti
– Nacque a Firenze (non a Venezia, come erroneamente detto in alcune fonti) il 18 ag. 1876 da Moisè (Maurizio) e da Elisa Olivetti, in un’antica famiglia ebraica [...] , evolventi, dopo pochi mesi di vita militare, in forme aperte di tubercolosi polmonare gravi e fonti pericolose di contagio. Chiamato nel 1917 a dirigere la divisione e i servizi tecnici (servizi ospedalieri) della direzione generale della Sanità ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....