La b. si occupa dell'applicazione di metodi matematici per descrivere dal punto di vista qualitativo e quantitativo il comportamento di sistemi biologici. A tal fine il compito del biomatematico consiste [...] dovuto considerare variabili quali il sesso, l'età, le abitudini sessuali, gli stili di vita, i ritardi tra il contagio e la conclamazione della malattia. Le stesse tecniche sono state applicate anche ad applicazioni insolite come il matrimonio e ...
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Un racconto siriaco, formatosi a Edessa poco dopo la morte di Rabbūlā, vescovo di quella citià dal 412 al 435, narra d'un nobilissimo giovane cristiano, designato semplicemente come "l'uomo di Dio di Roma", [...] scopo di curare i malati, gli alienati e i lebbrosi, in tempi in cui difficilmente si poteva evitare il terribile contagio, e di seppellire i morti. Gli ascritti vissero dapprima senza nome ben definito; sotto Pio II emisero nel 1461 voti religiosi ...
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Secondogenito di Pietro Leopoldo, nacque il 26 maggio 1769. Quando il padre, per la morte del fratello Giuseppe II, fu assunto all'impero, cedette a lui il granducato di Toscana nel 1791. F., secondo le [...] di mendicità. Questi salutari provvedimenti spiegano come la Toscana, in quel torbido periodo, rimanesse pressoché immune dal contagio delle sette segrete e delle rivoluzioni. Per questo fatto a F. fu anche possibile mantenere una certa indipendenza ...
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Il cimurro (da non confondersi con la morva nasale del cavallo, volgarmente detta cimurro, moccio) è una malattia contagiosa, diffusa in ogni paese; colpisce specialmente i giovani cani, da pochi mesi [...] il quadro nervoso; è più favorevole nella forma catarrale ed esantematica. L'evitare tutte le possibilità del contagio diretto o indiretto rappresenta il miglior modo di profilassi. Si possono tuttavia prevenire o mitigare le complicanze determinate ...
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SAVOIA, Maria Adelaide di, duchessa di Borgogna
Carlo Morandi
Figlia primogenita di Vittorio Amedeo II e di Anna d'Orléans, nacque a Torino il 6 dicembre 1685. Un articolo del trattato franco-sabaudo [...] morì il 12 febbraio 1712, e, a sei giorni di distanza, si spense anche il delfino, che aveva contratto il contagio assistendo la moglie durante i primi giorni di malattia.
La duplice perdita fece sorgere l'ipotesi del veneficio, oggi abbandonata ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] che praticano la medicina e la chirurgia aumentano dopo la peste, quando medici e chirurghi sono decimati dal contagio e le terapie mediche ufficiali si rivelano inefficaci; il riconoscimento delle loro funzioni è sanzionato anche da atti pubblici ...
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Folla
Angelica Mucchi Faina
Introduzione
Il termine 'folla' è generalmente riferito a quel particolare tipo di aggregazione sociale che si forma quando una moltitudine di individui è riunita, in maniera [...] , con una grande quantità di persone. In secondo luogo i sentimenti si trasmettono da un individuo all'altro 'per contagio', esattamente come avviene per le malattie infettive. Infine, ed è questo il meccanismo più importante, agisce nella folla la ...
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Infezione
Enrico Garaci
Anna Teresa Palamara
Con il termine infezione (dal latino inficio, "introdurre", "contaminare") si intende il processo d'invasione di un organismo o di parti di esso (organi [...] , colpi di tosse, starnuti, si diffonde nell'aria in minuscole goccioline di vapore acqueo, le 'goccioline di Pflügge'; 3) contagio sessuale: a parte le malattie che tipicamente vengono trasmesse per tale via (per es., sifilide, blenorragia, AIDS ecc ...
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VITELLI, Francesco Anselmo Decio.
Marco Albertoni
– Nacque il 30 agosto 1582 a Bomarzo dall’unione di due rami della famiglia gentilizia originaria di Città di Castello. Il padre, Vincenzo, dei conti [...] ). Nel 1630, in veste di commissario apostolico, si occupò di preservare i confini settentrionali dello Stato ecclesiastico dal contagio di peste che aveva colpito la penisola. La nomina ad amministratore del vescovato di Ripatransone e quella – in ...
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EMO, Angelo
Renata Targhetta
Nacque a Venezia il 9 sett. 1666 da Pietro di Gabriele, dei ramo a S. Maria dei servi nel sestiere di Cannaregio, e da Fiordiligi Valmarana di Prospero. Fu il secondo di [...] pontificio, ed in particolare con i mercanti che si recavano alla fiera di Senigallia, sospettata di essere un focolaio di contagio.
L'incarico più prestigioso della sua carriera (ma certo non il più impegnativo) gli venne affidato l'11 sett. 1729 ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....