PEDIATRIA (XXVI, p. 592; App. II, 11, p. 513)
Gino Frontali
La varietà dei problemi affrontati in questi ultimi anni e il conseguente ampliamento del campo di studî di questa disciplina rendono quanto [...] della meningite tubercolare. I compiti della profilassi rimangono però invariati, anzi sono accentuati dalla possibilità che il contagio avvenga da parte di adulti già trattati con streptomicina e isoniazide e quindi con ceppi già divenuti resistenti ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] , come nell'Italia tutta, la peste, lasciando nell'animo del fanciullo viva impressione dei provvedimenti adottati per soffocare il contagio; ma è tutta la sua povera terra che gli rivela i suoi mali antichi: lo sfruttamento feudale, l'oppressione ...
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DECIANI, Tiberio
Enrico Spagnesi
Figlio di Gian Francesco e di Franceschina Masero, nacque a Udine il 3 agosto 1509.
La famiglia, originaria di Tolmezzo, acquistò rilevanza sociale e politica, sullo [...] rettori che la Serenissima inviava in Terraferma; è con Lorenzo Venier, podestà di Vicenza; in questa città morì, "di contagio", la moglie. L'anno successivo lo volle con sé il celebre diplomatico e letterato Bernardo Navagero, podestà di Padova. Il ...
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ZACCHIA, Paolo
Silvia De Renzi
Luca Tonetti
– Nacque a Roma nel 1584 (o 1585) da Tommaso e da Giacoma Boncompagni (Mandosio, 1682, p. 102; per la paternità, cfr. testamento, in Archivio di Stato di [...] dei due membri del Collegio chiamati a dibattere le tesi sostenute dal medico Baldo Baldi sulla natura e le cause del contagio (De contagione pestifera, praelectio habita in almae urbis gymnasio..., Romae 1631, p. 47); nel 1631 entrò a far parte di ...
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TRONCI, Paolo
Anna Maria Pult Quaglia
– Nacque a Pisa il 19 gennaio 1585 da Niccolò di Paolo e da Maria Elisabetta D’Abramo.
La famiglia, originaria di Radicofani, si era trasferita a Siena nel XV secolo [...] tra il 1630 e il 1632.
Le vicende di questo periodo sono narrate in un manoscritto intitolato in costola Memorie del mal contagio, redatto in prima persona; anche se la grafia non è di Tronci, l’attribuzione appare certa perché l’autore ricorda di ...
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DELL'OTTONAIO, Giovanni Battista (Giovambattista), detto l'Araldo
Isabella Innamorati
Nacque da Cristofano a Firenze nel 1482.
Non vi sono documenti riguardanti la sua adolescenza ma è probabile che [...] , rilasciata dai Priori fiorentini.
Il 1527 è l'anno della morte causata probabilmente dall'epidemia: lo farebbe pensare la notizia del contagio della madre dell'araldo che precedette di pochi mesi la morte del D. avvenuta a Firenze il 17 nov. 1527 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La crisi della teoria aristotelica della materia è determinata dall’emergere all’interno [...] della materia. In campo medico, teorie corpuscolari emergono nelle discussioni sulle cause del contagio; così, per Girolamo Fracastoro i focolai di contagio si diffondono attraverso semi, da lui concepiti come corpuscoli, che tuttavia non sono ...
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FERRANNINI, Andrea
Mario Crespi
Nacque a Benevento, da Antonio e da Generosa Rummo, il 27 marzo 1864. Studiò medicina e chirurgia all'università di Napoli, allievo di importanti maestri quali A. Cantani, [...] bacillémiques, ibid., 26, pp. 9-15);studiò i rapporti tra costituzione individuale e sviluppo della malattia e le modalità del suo contagio (Ilsignificato dell'abito tisico, in Medicina pratica, IV [1919], pp. 151-159; Predisposizione - Eredità ...
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CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] città, il C. esitò a chiudere la scuola, sebbene gli studenti abbandonassero in numero sempre crescente i luoghi colpiti dal contagio; si risolse alla chiusura quando ormai alcuni casi di peste si erano già manifestati nel collegio (A. Busau a P ...
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BUONAGRAZIA, Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Nato a Firenze il 2 febbr. 1470, è noto sia per la sua attività di medico sia per aver preso parte al tumulto antimediceo del 26 apr. 1527 che va sotto il [...] -, il trattato è un affascinante insieme di precauzioni igieniche d'ordine pratico, e tuttora valide per evitare il contagio epidemico, e di fantastiche prescrizioni di un'infinità di pillole, polveri e unguenti ritenuti efficaci contro la peste. Il ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....