Nella letteratura bizantina è una predica in versi, che consta di circa 18-24 strofe aventi un'uguale struttura metrica, e di un proemio (κουκούλιον) di metro differente. Il ritornello finale del proemio [...] nella poesia siriaca dei secoli IV e V, in Metodio d'Olimpo, e nei dialoghi acrostici delle omelie di S. Proclo. Il contacio raggiunse la piena fioritura nel sec. VI con S. Romano, con Anastasio, Domizio, Ciriaco e con parecchi inni anonimi, fra cui ...
Leggi Tutto
Innografo bizantino (sec. 6º), nato a Emesa (Siria); diacono a Berito, poi addetto a un santuario della Madonna a Costantinopoli, visse sotto Anastasio I. Rinnovò la poesia liturgica greca introducendovi, [...] probabilmente su modelli orientali, una forma nuova, il contacio. Ne vanno sotto il suo nome un migliaio, di cui solo poche decine di sicura attribuzione; gli argomenti sono tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento, dalla letteratura agiografica, e ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande innovazione della poesia religiosa bizantina è senza dubbio la poesia di tipo innico, che utilizza [...] poetica e di insuperata forza espressiva e drammatica, con una lingua immaginosa e metaforica. Di Romano ci sono rimasti circa 80 contaci, ispirati a figure dell’Antico e del Nuovo Testamento e a momenti della vita terrena del Cristo. Alla prima età ...
Leggi Tutto
. È l'inno più celebre della chiesa bizantina, così chiamato (ἀκάθιστος "non seduto"), perché, come il Tedeum della chiesa latina, deve recitarsi in piedi. Consta di un proemio, nel quale Costantinopoli [...] mistica, l'inno acatisto è un monumento singolare in tutta la letteratura bizantina. Così si spiega come sia l'unico contacio sopravvissuto integro alla riforma della liturgia, e come conservi tuttora il suo prestigio. Infatti lo si canta in forma ...
Leggi Tutto
Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] e autore di opere ascetiche. Vanno ricordati Andrea di Creta (650-720) e Cosma di Gerusalemme: per opera loro al contacio si sostituisce una forma più complessa e artificiale, il canone. Tra i cronisti si distinguono Giorgio Sincello (sec. 8°-9 ...
Leggi Tutto
NILO di Grottaferrata, santo, detto anche di Rossano
Silvio Giuseppe Mercati
Nato verso il 910 da una delle prime famiglie di Rossano, ricevette un'educazione molto accurata. A trent'anni dopo grave [...] a Filagato antipapa per indurlo a rinunciare alla sede usurpata. Si conservano di lui un ufficio in onore di S. Benedetto, un contacio in onore di S. Nilo Sinaita, giambi all'apostolo S. Paolo e pochi altri versi.
Ediz e bibl.: La biografia greca ed ...
Leggi Tutto
AMATI, Girolamo
Armando Petrucci
Nacque a Savignano di Romagna il 13 giugno 1768, da Pasquale, che lo indirizzò ancora fanciullo allo studio del latino e del greco e lo mise in contatto con i conterranei [...] ; C. Frati, Diz. bio-bibliogr. dei bibliotecari e bibliofili italiani, Firenze 1933, pp. 21 s.; G. Mercati, Per la storia del contacio di Propaganda, ora Vaticano,in Opere minori, III, Città del Vaticano 1937. pp. 357-363; Idem, Note per la storia di ...
Leggi Tutto
ASTRI
Marco Bussagli
Nell'accezione moderna il termine a. indica genericamente i corpi celesti, senza distinguere fra stelle, pianeti, satelliti, comete o meteoriti. In epoca medievale le conoscenze [...] the Middle Ages, New York 1984; S. Settis, Introduzione, in F. Saxl, La fede negli astri (cit.), 1985, pp. 7-42; M. Bussagli, Sul contacio della Natività di Romano il Melodo. A proposito dell'Angelo-stella, RSBN, n.s., 22-23, 1985-1986, pp. 3-48; A.M ...
Leggi Tutto
Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] -London 1984, pp. 105-145.
J.E. Murdoch, Album of Sciences. Antiquity and the Middle Ages, New York 1984.
M. Bussagli, Sul contacio della Natività di Romano il Melodo. A proposito dell'Angelo-stella, RSBN, n.s., 22-23 (XXXII-XXXIII), 1985-1986, pp. 3 ...
Leggi Tutto
. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] si diffonde fuori della Palestina e, accolta nella liturgia costantinopolitana, diventa d'uso generale a detrimento del contacio (v.): i principali cultori sono Teofane Graptós, Teodoro Studita (morto nell'826) e suo fratello Giuseppe arcivescovo ...
Leggi Tutto
contacio
contàcio s. m. [dal gr. biz. κοντάκιον; v. condaghe]. – Predica in versi tipica della letteratura bizantina, che consta di circa 18-24 strofe accompagnate da una melodia creata spesso dallo stesso poeta.