Il processo o l’atto mediante cui i beni economici sono utilizzati e, nel caso di beni materiali, integralmente o parzialmente distrutti per appagare un bisogno ( c. di godimento) o per produrre nuovi [...] sui singoli c. accertabili; non può tener conto della somma dei c. di ognuno e del rapporto tra la parte consumata e il totale del reddito. Storicamente, le imposte sui c. sono state ampiamente applicate nei sistemi tributari, perché produttive di ...
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Emanato con il d.lgs. n. 206/2005, il Codice del consumo armonizza e riordina le normative concernenti i processi di acquisto e consumo, al fine di assicurare un elevato livello di tutela dei consumatori [...] e accesso alla giustizia; disposizioni finali) e raccoglie al suo interno sia la normativa relativa ai contratti del consumatore in generale (e fatta salva l’applicazione delle disposizioni del Codice civile in materia di contratto in genere ...
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Nel linguaggio economico, consumo complessivo di una collettività inferiore a quello che sarebbe necessario perché tutti i beni prodotti vengano venduti o addirittura perché la produzione assuma tale sviluppo [...] negazione della validità generale del principio che l’offerta crea la domanda, il s. (interpretabile come bassa propensione al consumo) è stato visto, in base al moltiplicatore del reddito, come fattore determinante di situazioni di disoccupazione. ...
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Misura tendente alla limitazione del consumo, cui si ricorre, in circostanze di emergenza e in particolare durante le guerre, per distribuire equamente le disponibilità di beni di prima necessità (per [...] per i generi alimentari, è quello che stabilisce il limite massimo quantitativo (giornaliero, settimanale, mensile ecc.) di consumo individuale di ogni merce razionata; per i beni facilmente deperibili, come la carne, si può ricorrere a limitare ...
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La percentuale del reddito, del consumo, del patrimonio, o più in generale del valore imponibile, fissata dalla legge, in base alla quale si determina l’imposta dovuta dal contribuente. Se l’a. media resta [...] costante, qualunque sia l’imponibile, l’imposta si dice proporzionale. Se essa cresce con l’aumentare del valore imponibile, l’imposta è progressiva; è invece regressiva se diminuisce al crescere dell’imponibile. ...
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In economia, p. (o inclinazione) al consumo, al risparmio, alle importazioni, espressioni di derivazione keynesiana con cui si indicano relazioni tra variabili globali (tra il consumo, il risparmio, il [...] ha quindi, per es., una p. media al consumo, data dal rapporto tra il livello del consumo e il livello del reddito, e una p. marginale al consumo, data dal rapporto tra la variazione del consumo, dovuta a una variazione del reddito, e la variazione ...
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Ecologia
P. biologica La quantità di materiale vivente (biomassa ➔) prodotta unitariamente, cioè per unità di superficie o di volume e per unità di tempo, da un dato ecosistema. Tale biomassa rappresenta [...] si traduce infatti in riduzione dei prezzi della singola impresa o del settore e, se i prezzi diminuiti riguardano beni di consumo (e profitti e salari non variano), determina aumento dei redditi reali; se invece il ribasso del prezzo investe beni ...
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I varî atteggiamenti assunti dal movimento cooperativo nell'ultimo ventennio rivelano una progressiva chiarificazione del concetto di cooperazione, considerata come una insopprimibile esigenza associativa [...] , con 36 milioni di soci e un giro annuo di affari di 45 miliardi di rubli. In Francia vi sono 1.176 cooperative di consumo, con 8.000 spacci e 1.700.000 soci. Molto diffuse sono le cooperative edilizie; quelle di credito ammontano a 10.590 con 586 ...
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Tributo indiretto applicato sulla produzione o sul consumo di determinati beni. Le a. assicurano alcune importanti finalità del sistema fiscale: la realizzazione del principio della generalità dell’imposta [...] delle imposte i titolari dei depositi fiscali (produttori o depositari dei beni) dai quali viene realizzata l’immissione al consumo ovvero i soggetti nei cui confronti si realizza il presupposto per l’esigibilità dell’imposta. Tali soggetti hanno la ...
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Economia
Rinuncia a consumare una parte del reddito netto, in natura o in moneta, e anche i beni non consumati o il loro equivalente monetario, indipendentemente dall’uso che ne intenda fare il risparmiatore. [...] teorie di Robertson e degli economisti svedesi secondo i quali il r. sarebbe la differenza fra reddito del periodo precedente e consumo del periodo corrente, e l’investimento andrebbe quindi posto in relazione non con il r. ma con i fondi mutuabili o ...
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consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...