Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO
D. Levi
1. Terminologia. 2. Origini e sviluppi. 3. Mosaici parietali. 4. Mosaici pavimentali. a) Tecnica e artisti. b) Svolgimento e datazione. c) [...] fini dei grandi centri artistici, come Roma, potevano essere usati frammenti di pietre e marmi importati per il loro ampio consumo architettonico. Troviamo tessere vitree già nei m. più antichi, per esempio in grande quantità per il colore nero nel m ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] ritenuta prerogativa imperiale e aristocratica, quasi tutte le classi sociali praticavano questa attività (spesso finalizzandola al consumo alimentare unitamente alla pesca e all'uccellagione), come risulta da trattati e poemi didattici (Cynegeticus ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] la topografia, i monumenti, ma anche le istituzioni e i costumi dell’antica Roma. Concepito come un agile prodotto di consumo, Palladio non vi riversò gli esiti delle sue capillari indagini sulle rovine, come avrebbe fatto col Vitruvio. Tuttavia l ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] ' bizantine e significati che nel processo rappresentativo globale subiscono una deviazione rispetto ai canoni originari, a uso e consumo di nuove attuali esigenze. Accade dunque che l'immagine 'bizantina' si salda a una concezione figurale che non ...
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Il futuro dell’architettura
Livio Sacchi
Provare a parlare del futuro è sempre imprudente, quando non arbitrario. Eppure la futurologia (per utilizzare il termine adoperato da Ossip K. Flechtheim nel [...] il cambiamento. Siamo insomma tutti in attesa di un futuro il cui scopo non sia essere, a sua volta, rapidamente consumato e dimenticato; che porti a nuove forme di pensiero, nuove forme architettoniche: un nuovo che non è ancora all’orizzonte ...
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L'ambiente urbano
Herbert Sukopp
(Institut für Ökologie Technische, Universität Berlin Berlino, Germania)
Gli ambienti creati dall'uomo includono un'ampia varietà di habitat, organismi e comunità. L'alterazione [...] risorse e delle fonti energetiche. Alle latitudini medie, il consumo energetico urbano di petrolio, carbone, gas, elettricità e risorse dell'ecosistema, come avviene negli ecosisterni naturali. l consumatori, cioè l'uomo e un ristretto numero di ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] del tutto superfluo, perché il pittore ha realizzato integralmente per immagine, senza alcuna reticenza, la cruda consapevolezza del consumo del corpo e del degrado della mente: non un ritratto socialmente impossibile ma l'allegoria di una sconsolata ...
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I musei e il collezionismo archeologico
Giovanni Scichilone
Beatrice Palma
Carlo Roberto Chiarlo
La musealizzazione
di Giovanni Scichilone
I processi di musealizzazione, oggi testimoniati nei campi [...] propone inquietanti e lucidi collegamenti tra la fruizione dell'arte nei luoghi deputati e i meccanismi più riposti dei consumi di massa. Negli anni Novanta, mentre severe misure di finanza pubblica costringono ovunque sempre più l'intero comparto ad ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] "per essere persona sofistica, comentò una parte di Dante, e figurò lo Inferno, e lo mise in stampa; dietro al quale consumò di molto tempo: per il che, non lavorando, fu cagione d'infiniti disordini alla vita sua" (p. 317). Lo storico evidentemente ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] 165, New York 1983; A. Petrucci, Il libro manoscritto, in Letteratura italiana, a cura di A. Asor Rosa, II, Produzione e consumo, Torino 1983, pp. 499-524; Dix siècles d'enluminure italienne (VIe-XVIe siècles), a cura di F. Avril, cat., Paris 1984 ...
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consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...