surplus Sovrappiù, eccedenza, sia di finanze sia di merci o prodotti.
Nel linguaggio economico, eccesso di crediti sui debiti nella bilancia dei pagamenti, cioè saldo attivo. S. lordo o netto del consumatore, [...] l’utilità derivante dal consumo di una determinata quantità di beni al lordo o al netto della somma spesa per l’acquisto dei beni; s. lordo o netto del produttore, l’utilità derivante dalla produzione di una determinata quantità di beni al lordo o al ...
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Sottosviluppo
Paolo Sylos-Labini
di Paolo Sylos-Labini
Sottosviluppo
sommario: 1. Lo sviluppo economico: storia e teoria. 2. Il processo di colonizzazione. 3. Colonie di sfruttamento e colonie di popolamento. [...] ) e da fattori politici. In effetti, minore è la diseguaglianza, più rapido è lo sviluppo dei prodotti di largo consumo (di ‛consumo popolare'); maggiore è la diseguaglianza, meno rapido è lo sviluppo di quei prodotti e più rapido, sin dal principio ...
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Differenziazione e diversificazione dei prodotti
Sergio Vaccà
Distinzioni concettuali
Differenziazione del prodotto
Nella teoria economica per 'differenziazione del prodotto' s'intende un apprezzamento [...] stessa classe (ad esempio il detergente liquido di marca A rispetto agli altri detergenti liquidi), nella misura in cui i consumatori ritengono che esso abbia attributi diversi, o dia maggiori garanzie di costanza qualitativa, o il suo uso si associ ...
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L'uso dei f. agricoli nel mondo è cresciuto considerevolmente, da 13,5 milioni di t di unità fertilizzanti nel 1950 a 81,5 nel 1974; particolarmente rilevante l'aumentato uso di f. azotati.
La produzione [...] , gli azotati poco meno di un terzo, e i fosfatici intorno al 151 ÷ 6%.
In via generale, l'espansione dei consumi, registrata soprattutto nei paesi in via di sviluppo e nei continenti più arretrati, ha in larga misura inciso, causa un limitatissimo ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] 9 punti all'anno nel 1962-65 e di ben 12 punti nel 1970-73, e negli stessi anni si ebbero incrementi medi dei prezzi al consumo dell'ordine del 6-6,5%. Per l'intero periodo 1951-73 la relazione fra il divario anzidetto e l'aumento dei prezzi risulta ...
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MAIS (XXI, p. 970; App. II, 11, p. 252; III, 11, p. 13)
Franco Salvatori
Il m. si avvia a diventare sempre più una voce secondaria nell'alimentazione dell'uomo, in particolare nei paesi economicamente [...] attuata e l'aumento di produzione che ne è derivato non è stato tuttavia sufficiente a coprire le nostre esigenze di consumo, per cui, nel periodo preso in esame, sono notevolmente aumentate le quantità importate (vedi tab. 3), facendo sì che l ...
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In economia, sia il metodo di analisi basato sul principio marginalistico e, in particolare, sull’individuazione delle scelte ottime degli agenti economici attraverso il confronto tra beneficio e costo [...] al medesimo prezzo, dunque il ricavo derivante dall’ultima unità venduta è eguale a quello delle precedenti unità); il consumatore ha convenienza d’altra parte ad accrescere la richiesta fino al punto in cui l’incremento di soddisfazione che ricava ...
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TABACCO (XXXIII, p. 145; App. II, 11, p. 940)
Basilio DESMIREANU
Coltura e rendimento. - Nel decennio 1950-1959, la coltura del t. nel mondo non ha subìto nel suo complesso troppo profondi cambiamenti [...] kg 1,055, 1,079 e 1,094 rispettivamente e in valore di: 8.766 lire, 9.237 lire e 9.954 lire. La regione avente il maggior consumo per abitante e anno (nel 1958-59) è la Liguria con kg 1,504 e 13.175 lire, seguita dalla Val d'Aosta con kg 1,421 e 10 ...
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SCORTE (XXXI, p. 214)
Ferdinando DI FENIZIO
Economia. - Con questa espressione (sin.: giacenze; franc.: Stocks; ingl.: Stocks; ted.: Vorräte) si indica un concetto assai usato nella scienza economica [...] , settimanali, mensili della famiglia. Dunque, per un certo tratto di tempo, ogni famiglia suol possedere scorte di beni di consumo; siano essi beni non durevoli, oppure beni durevoli. Il volume ed il valore di queste s. (familiari) dipende dunque ...
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Interdipendenze strutturali, analisi delle
Paolo Costa
1. Introduzione
L'analisi delle interdipendenze strutturali, o analisi input-output, è indissolubilmente legata al nome di Wassily Leontief - cittadino [...] delle quantità' diventa in questo caso
X = (I - A - CV)-1 d,
nella quale d rappresenta il vettore delle domande finali diverse dal consumo, e dalla quale si può ricavare la relazione diretta tra reddito e domanda autonoma Y = V (I - A - CV)-¹ d, che ...
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consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...