Economia
In economia, il termine ha più significati: il valore in denaro di beni; i beni stessi in cui il denaro è investito o, più comunemente, l’insieme dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere [...] economisti della scuola classica, da A. Smith a J.S. Mill, considerano c. ogni bene prodotto che invece di essere consumato è impiegato per ulteriori processi produttivi. Per gli autori classici, il saggio di profitto su tutti gli investimenti di c ...
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Risorse minerali non combustibili
Jean Boissonnas
Philippe Bourdeau
sommario: 1. Introduzione. 2. Disponibilità fisica, approvvigionamento e dipendenza: a) disponibilità fisica; b) approvvigionamento [...] medio degli stessi tre metalli chiave nelle nazioni industrializzate e nel resto del mondo. Oltre l'80% di questi metalli viene consumato dal 30% della popolazione mondiale.
Non c'é dubbio che nei paesi afflitti da bassi standard di vita e di salute ...
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Industrializzazione
Paul Bairoch
Introduzione: una doppia definizione e una doppia finalità
La definizione del termine 'industrializzazione' è a un tempo semplice e complessa: semplice, in quanto le [...] spaziali. E spesso l'arma ha preceduto lo strumento.Recentemente anche la produzione degli strumenti di lavoro e dei beni di consumo, per il volume che ha raggiunto, è arrivata a trasformare i residui industriali in veleni pericolosi per l'uomo e per ...
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Economia
Coefficiente che moltiplicato per l’aumento (o la diminuzione) iniziale di un fenomeno (per es. gli investimenti), dà la misura dell’aumento (o diminuzione) di altro fenomeno alla produzione del [...] di nuovo reddito, si ha come conseguenza che il m. è più alto quanto maggiore è la percentuale del reddito che si destina al consumo e viceversa. Questa relazione è espressa nella formula k=1/s=1/(1−c), in cui k è il m., s la propensione marginale ...
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Socialismo
IIring Fetscher
di Iring Fetscher
Socialismo
sommario: 1. Significato del termine. 2. Valori fondamentali del socialismo democratico. 3. La critica socialista della società industriale capitalistica. [...] privati, e cioè l'assistenza sanitaria, i servizi sociali, la cultura, l'istruzione. In tal modo la quota del consumo sociale (cioè del consumo dei servizi summenzionati) è salita in Svezia, negli anni 1964-1975, dal 14 al 240. Ciò vuol dire che ...
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INDUSTRIALE, DISEGNO
Hilda Selem
Maristella Casciato
(App. IV, II, p. 181)
Il d.i., inserendosi in un processo progettuale che coinvolge forma, tecnologia e tipo, nell'ambito del ciclo produzione-distribuzione-consumo, [...] di questa disciplina. Gli anni Settanta sono un periodo di crisi: l'opulento sistema economico americano che ha abituato i consumatori a cambiare con rapidità i prodotti, sempre contrassegnati da un nuovo disegno, non è più in sintonia con lo stato ...
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I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] gli effetti che derivano dall’introduzione di un tributo, da intendersi in particolare quali effetti distorsivi sulle scelte dei consumatori e dei prestatori di lavoro e sulla creazione di risparmio e di investimenti. La traslazione e gli effetti dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Tendenze recenti del pensiero economico italiano
Lilia Costabile
Roberto Scazzieri
Obiettivo di questo saggio è individuare le coordinate interpretative per la ricostruzione analitica delle tendenze [...] 1961, pp. 369-84.
G. Becattini, Il concetto d’industria e la teoria del valore, Torino 1962.
C. Napoleoni, La posizione del consumo nella teoria economica, «La rivista trimestrale», 1962, 1, 1, pp. 3-26.
L.L. Pasinetti, The rate of profit and income ...
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Società postindustriale
Alain Touraine
Introduzione
Il concetto di società postindustriale appare al termine del periodo di ricostruzione e di crescita economica nazionale del dopoguerra, allorché entrarono [...] che lo sfrutta e che trasforma le forze produttive in rapporti di dominio sociale. Il servo è sottomesso anche al mondo dei consumi, di cui fa parte nella misura in cui si è passati dalla società della scarsità a quella dell'abbondanza. Il suo mondo ...
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Economista statunitense (Princeton, Virginia Occid., 1918 - Cambridge, Massachusetts, 2009), dal 1955 prof. alla Harvard Univ. (emerito dal 1989). Ha integrato l'ipotesi keynesiana circa la relazione tra [...] , sviluppando l'originale teoria del reddito relativo, secondo la quale le abitudini di consumo degli individui non dipendono soltanto dai livelli correnti di reddito, ma dalla loro evoluzione passata e sono legate, in particolare, ai massimi livelli ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...