YEMEN (XXXV, p. 834; App. II, 11, p. 1135; III, 11, p. 1142)
Paolo Minganti
Giovanni Garbini
A partire dal novembre 1962 il regno yemenita è divenuto una Repubblica araba. Al censimento del 1975 la [...] . La fascia costiera presenta favorevoli condizioni per lo sviluppo agricolo: il clima caldo-umido è adatto alla coltivazione del riso, destinato al consumo locale, del tabacco (60.000 q nel 1977), del cotone (180.000 q di semi e 100.000 q di fibra ...
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OLÎ (XXV, p. 266)
Carmelo ARRIGO
La crescente domanda di olî vegetali aveva stimolato, nell'anteguerra, l'incremento della produzione.
Questo aumento, favorito dalla convenienza economica e dai progressi [...] , l'11,2% dall'Europa, il 9,9% dall'URSS, l'8,4% dall'America meridionale (Argentina, Brasile, ecc.). Riguardo al consumo, i semi di cotone, nonostante la diminuita importanza, continuavano a tenere il primo posto con il 19%, nel triennio 1935-37 ...
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Vickrey, William Spencer
Stefania Schipani
Economista statunitense, nato a Victoria (Columbia Britannica) il 12 giugno 1914, morto a New York l'11 ottobre 1996. Laureatosi in matematica presso la Yale [...] fiscale soprattutto per gli aspetti attinenti all'imposta progressiva, alla base di imposta costituita dal reddito o dal consumo, al problema degli incentivi, elaborando un modello matematico per la valutazione degli effetti in termini di efficienza ...
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LANGE, Oscar Richard
Economista e uomo politico polacco, nato a Tomaszów nel 1904. Dal 1931 prof. nell'università di Cracovia, emigrò nel 1934 negli S. U. A.; insegnò successivamente nelle università [...] Keynes come un caso particolare della teoria di L. Walras, sostenendo che la posizione ottima della propensione al consumo è quella che rende massimo il livello della domanda effettiva massimizzando gli investimenti (Rate of interest and the optimum ...
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Stefano Carrer
Haruhiko Kuroda
Un eretico alla Banca del Giappone
Voluto dal premier Shinzo Abe per il rilancio dell’economia nazionale, il nuovo governatore della Banca nipponica ha imposto una terapia-shock [...] l’inflazione (ancora di là da venire), ma l’indebolimento del cambio e l’incentivazione agli animal spirits dei consumatori affluenti (che si sentono più ricchi grazie al boom della Borsa strettamente collegato al deprezzamento del cambio), con una ...
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Forma o situazione di mercato caratterizzata, di fronte alla concorrenza perfetta tra compratori, dalla presenza di un numero limitato di venditori di grosse dimensioni, generalmente in competizione tra [...] beni e servizi non identici ma tra loro concorrenti (situazione che si verifica prevalentemente nelle industrie che producono beni di consumo e nel commercio al minuto). Mentre nell’o. puro il prezzo sul mercato non può essere che unico secondo la ...
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Parte della teoria economica (detta anche macroanalisi economica) che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei grandi aggregati (reddito nazionale, livello dell’occupazione complessiva, [...] m.; la domanda aggregata esprime il livello totale di risorse ‘assorbite’ dall’economia nel suo complesso attraverso i consumi (pubblici e privati), gli investimenti (pubblici e privati) e il saldo della bilancia commerciale. La domanda aggregata ...
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Economia
In scienza della gestione, gestione delle o., l’insieme dei processi e delle attività che utilizzano risorse (umane e finanziarie, macchinari, informazioni, tecnologie ecc.) per trasformare ingressi [...] la presenza di magazzini intermedi (è il caso delle produzioni petrolchimiche, alimentari e, in generale, di beni di largo consumo); è detto a flusso discreto quanto l’output è un prodotto con caratteristiche individuali marcate, con una separazione ...
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Mercati finanziari
Michele Bagella
(v. mercato, App. V, iii, p. 416)
I m. f. rappresentano nella concezione tradizionale i luoghi nei quali vengono scambiate le attività finanziarie. In realtà, grazie [...] (Markowitz 1952; Tobin 1958; Sharpe 1964; Linter 1965) si basano appunto sull'incertezza e sulle preferenze dell'investitore-consumatore, descritte da una funzione di utilità che a sua volta dipende dal grado di avversione al rischio dell'investitore ...
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Il termine "edilizia" ha oggi un significato più ampio che supera quello tradizionalmente riferito, in senso restrittivo, agli edifici pubblici e privati: è il momento operativo che traduce in una "realtà [...] dei valori paesistici delle nostre coste. Inoltre il bene edilizio, in particolare la casa, viene considerato bene di consumo legato a meri interessi commerciali e alla legge del profitto; da qui nascono le società immobiliari, finanziarie e ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...