TEMPO LIBERO
Roberto Cipriani
Nelle società industriali, specie a partire dal secondo dopoguerra, l'espressione tempo libero è passata a indicare quella parte di tempo (della giornata lavorativa, delle [...] tempo di lavoro, al punto da sovrapporvisi, per cui lavoro e loisir tendenzialmente coincidono a livello sia di produzione che di consumo. In particolare, il t.l. non si riduce alla semplice assenza di lavoro, specie se quest'ultimo è svolto in forma ...
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Il delitto è previsto nell'articolo 501 del cod. pen. del 1930 (tit. VIII, Dei delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il commercio; capo 1°, Dei delitti contro l'economia pubblica). Esso si [...] dal fatto deriva un deprezzamento della valuta nazionale o dei titoli di stato, o il rincaro di merci di comune o largo consumo. Le stesse pene si applicano anche se il fatto è commesso all'estero, in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici ...
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GRAZIADEI, Antonio
Pietro Maurandi
Nacque a Imola il 5 genn. 1873, da Ercole e Giulia Trotti, in una famiglia benestante e di antica nobiltà. A venti anni entrò nel Partito socialista, partecipando [...] e si realizzano processi che hanno luogo altrove (per Marx nella sfera della produzione, per i marginalisti in quella del consumo).
Il G., invece, intende assegnare un ruolo attivo al mercato, non solo in termini generali, ma anche in relazione alla ...
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AMOROSO, Luigi
Denis Giva
Nacque a Napoli il 23 maggio 1886 da Nicola e Maria Mascoli. Laureato in matematica, fu professore di matematica finanziaria negli istituti superiori di commercio di Bari e [...] dell'economia politica, che riassume i principali contributi dell'autore nei vari settori dell'analisi: dalla teoria del consumo a quella della produzione, dalla teoria della moneta a quella dei prezzi e del mercato internazionale. Ripensando alle ...
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È una forma di mercato caratterizzata dall’accentramento dell’offerta o della domanda nelle mani di un solo venditore o di un solo compratore (m. unilaterale) o di entrambi (m. bilaterale) e di conseguente [...] quindi il m. dei beni a domanda poco elastica, come sono in genere quelli di prima necessità, è assai dannoso per il consumatore. Viene meno inoltre la proporzionalità tra prezzo e costo, che è legge fondamentale dell’economicità, e, se la produzione ...
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Città capitale della Norvegia (fino al 1925 Christiania o Kristiania; 1.012.225 ab. nel 2017), capoluogo di due contee: la contea di O. coincidente con l’area urbana (454 km2), e la contea di Akershus [...] settori produttivi sono quelli elettrotecnico, chimico, metallurgico, meccanico, cantieristico e della produzione di beni di largo consumo, quali i comparti tessile, alimentare, della carta e del vetro. Rilevanti le funzioni terziarie (imprese ...
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(IX, p. 701; App. I, p. 399; II, I, p. 551; III, I, p. 342)
Produzione e commercio. -Dopo il prolungato periodo di rallentamento produttivo, protrattosi per circa un decennio, dal 1975 (primo anno di grave [...] di quello statunitense.
Di particolare rilievo, ancor oggi, la produzione italiana, ove per l'elevata domanda interna (719 kg di consumo pro capite nel 1990: il più alto del mondo dopo quello del Lussemburgo e della Svizzera) si registra la più ...
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IDROSANITARI, Impianti
Donato M. Fontana
(v. impianti edilizi, XVIII, p. 918)
Gli impianti ''idrosanitari'' comprendono nell'accezione usuale quelli per l'adduzione dell'acqua potabile e per usi domestici; [...] ''a bocca tarata''; e ciò in relazione all'esigenza, soprattutto nelle grandi città, di privilegiare il risparmio nel consumo di acqua consentito dal primo sistema, rispetto a quello nel costo della distribuzione, consentito dal secondo. La crescita ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] (v., 1966) sullo spettacolo dal vivo, quelli di Gary Becker sull'arte come "bene economico esperienza" (v. Becker, 1965) e sul consumo di beni (v. Becker e Stigler, 1977), il cui piacere di fruizione aumenta con il tempo, e quelli di Alan T. Peacock ...
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Federalismo fiscale
PPiero Giarda
di Piero Giarda
Federalismo fiscale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'assegnazione dei compiti pubblici. a) Area dei benefici ed effetti di traboccamento (spillover). [...] (v., 1961) per tenere conto del fatto che l'area entro la quale vale il principio della non rivalità nel consumo è territorialmente limitata. L'area di diffusione dei benefici definisce l'area su cui è efficiente costruire il mercato del singolo ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...