Economia
In economia, la nozione di b. indica la necessità (o la carenza) dei consumi necessari per la continuazione della vita e la partecipazione alla società con requisiti minimi di dignità. Al livello [...] di sussistenza, i b. non sono mere necessità fisiologiche per la sopravvivenza, ma dipendono da abitudini di consumo e norme distributive, che si consolidano in una società nel corso del suo sviluppo storico. Nell’economia classica, il salario di ...
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Economista australiano (Sydney 1924 - New York 1999), docente all'univ. di Londra (1959-62), alla Johns Hopkins Univ. di Baltimora (1962-66) e poi alla Columbia Univ. di New York. I suoi contributi principali [...] second best", in collaborazione con R. G. Lipsey, e l'originale impostazione della teoria del consumo, in cui le preferenze del consumatore si basano sulle caratteristiche dei beni e non sui beni stessi. Opere principali: Mathematical economics (1968 ...
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P
er clausole di garanzia monetaria si intendono tutte le clausole che, al fine di preservare il valore delle prestazioni pecuniarie dedotte in un rapporto giuridico obbligatorio, fanno riferimento a parametri [...] il grano, una certa divisa estera (ad esempio, il dollaro), ovvero a determinati indici, quali l'indice dei prezzi al consumo, l'indice dei prezzi di alcune merci e così via. Nella vigenza del principio nominalistico (art. 1277 c.c.), queste clausole ...
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Acciai da costruzione saldabili a elevato snervamento. - Nel definire un a. ad alto snervamento o ad alta resistenza occorre tener conto dello specifico campo di utilizzazione.
Qui ci si riferisce a una [...] ai 5 milioni di t, mentre buone prospettive si delineano per i paesi dell'Africa mediterranea. Nell'Oceania, l'Australia ha dei consumi pro-capite da tempo superiori ai 500 kg; la sua produzione, che nel 1974 è stata di circa 8 milioni di t, copre ...
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TUNGSTENO
Franco Salvatori
(XXXIV, p. 482; App. IV, III, p. 699)
Produzione. - Per il ruolo secondario esercitato nel settore dalle grandi imprese e la notevole frammentarietà delle fonti d'offerta, [...] che si è determinata quale conseguenza delle crisi del petrolio degli anni Settanta, e poi la riduzione strutturale del consumo d'acciaio. Inoltre, sono risultati poco o nulla compensativi gli impieghi di t. di forma specifica o quale componente ...
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Parte della teoria economica che si propone di analizzare il funzionamento dell’economia attraverso il comportamento dei singoli agenti. Si differenzia quindi fortemente dalla macroeconomia, che invece [...] un bene omogeneo dà origine al prezzo di equilibrio, il prezzo cioè che mette d’accordo la valutazione privata del consumatore e del produttore. Come dimostrato da V. Pareto, l’equilibrio che si viene a determinare gode delle proprietà di efficienza ...
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Economista, filosofo, matematico e poeta (Venezia 1714 - ivi 1790); monaco camaldolese. Sostenitore di istituti medievali e nello stesso tempo anticipatore di teorie moderne e liberali, criticò il mercantilismo [...] del lavoro e vide nella cattiva distribuzione delle ricchezze la radice del problema economico, considerando il consumo come fattore limitativo della produzione. Precorse Malthus nel ritenere necessaria l'adozione di freni preventivi per limitare ...
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RISO (XXIX, p. 424; App. II, 11, p. 720)
Basilio DESMIREANU
Come per tutte le altre colture agricole essenziali ai bisogni elementari dell'uomo, così anche per il r., nel decennio 1950-59, gli agricoltori [...] per ora la produzione di r. di circa 2 milioni di t annualmente solo per far fronte ai bisogni dei nuovi consumatori, lasciando inalterato il tenore di vita raggiunto.
Il secondo produttore mondiale di r. è l'India ma, pur aumentando la produzione ...
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Economista britannico (n. Edimburgo 1945). Professore emerito di Econometria della Princeton University e presidente (2009) dell’American Economic Association, i suoi studi abbracciano molti campi, tra [...] . sull'osservazione dell'eccessiva regolarità del consumo di fronte a cambiamenti inattesi del reddito Economics in America (2023). Nel 2015 è stato insignito del premio Nobel per l'economia "per le sue analisi sui consumi, la povertà e il welfare". ...
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Confronto quantitativo tra le fonti commerciali di energia - Consumi globali. - Tra le numerose f. di e. solo alcune hanno un'importanza commerciale e a esse l'uomo ricorre in maniera massiccia sia per [...] che una politica energetica oculata e i risultati che si attendono da una tecnologia più avanzata portino a un sempre più razionale consumo delle f. di e. Si cita a solo titolo d'esempio l'utilizzazione del calore di scarico e il recupero dei rifiuti ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...