FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] "per essere persona sofistica, comentò una parte di Dante, e figurò lo Inferno, e lo mise in stampa; dietro al quale consumò di molto tempo: per il che, non lavorando, fu cagione d'infiniti disordini alla vita sua" (p. 317). Lo storico evidentemente ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] tenere il discorso principale. Quando però, qualche tempo dopo, la protesta si riaccese contro la legge sul dazio di consumo e assunse colore reazionario, si prodigò per bloccarla.
Nonostante la acuita coscienza di un disagio sociale che si andava ...
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CALLAS, Maria
Marco Beghelli
CALLAS, Maria (Sophie Cecelia Anna Maria Kalogeropoulos)
Nacque a New York il 2 dicembre 1923 da Georgios (George) Kalogeropoulos, farmacista di scarse ambizioni, e da Evangelia [...] cercarono a fatica di ricostruire i rispettivi organi vocali distrutti, e sotto gli occhi stessi della moglie di lui, si consumò una nuova love story. I concerti, esauritissimi al botteghino e accolti in sala all’insegna del fanatismo, si rivelarono ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] domenicano, ripropone integralmente lo schema di Tommaso; come rileva Capitani, il danaro vi è assimilato a un bene di consumo primario, che non è dunque possibile trattenere, sottrarre alla circolazione: è questa una negazione a priori dell'"idea di ...
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BOSELLI, Paolo
Raffaele Romanelli
Nacque a Savona l'8 giugno 1838 dal notaio Paolo e da Marina Pizzorno. Il padre, di famiglia che vantava ascendenze illustri nel governo della città, era un liberale [...] dazio sugli zuccheri, facendo leva sulla diminuzione del prezzo) o, dove ciò avveniva, i benefici erano sottratti al consumo. Tale il caso della discussa introduzione del dazio sul cotone greggio, giustificata con la generale ripresa della produzione ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] reati d'abigeato -, il risanamento delle finanze locali, un alleggerimento di imposte per 4 milioni, la revisione dei dazi di consumo e dei bilanci delle Opere pie, non tutte le sue iniziative ebbero poi l'esito sperato: in alcune località vennero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Genovesi
Luigino Bruni
Antonio Genovesi, maestro riconosciuto della Scuola di economia della seconda metà del Settecento oltre che primo cattedratico della disciplina, inaugura una stagione [...] , Luigi Luzzatti, Ghino Valenti, Leone Wollemborg, e ai tanti animatori e fondatori di casse rurali, cooperative di consumo e produzione, che hanno costruito quell’incivilimento teorizzato da Genovesi e dagli economisti civili. Ancora oggi, in Italia ...
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PIO II, papa
Marco Pellegrini
PIO II, papa. – Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d’Orcia, da Silvio Piccolomini e da Vittoria Forteguerri.
Tra i principali lignaggi [...] d’Aragona riuscì a debellare il fronte dei suoi nemici, riconquistando il pieno controllo del Regno. Nel contempo si consumò la rovina di Sigismondo Malatesta, costretto a cedere Senigallia che, insieme a Mondavio, venne concessa in vicariato a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Tommaso d’Aquino
Oreste Bazzichi
L’opera di Tommaso d’Aquino, uno dei pilastri del pensiero cristiano, raccorda e armonizza il messaggio evangelico e la filosofia classica, la fede e la ragione. Dovunque [...] il filosofo [Aristotele], [...] è stato inventato principalmente per facilitare gli scambi: quindi l’uso proprio e principale del denaro è il consumo, o la spesa che di esso si fa negli scambi (Summa theologiae, IIa IIae, q. 78, a. 1 co.).
Da tale ...
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CRESCENZI, Pietro de' (Pier, Petrus de Crescentiis)
Pierre Toubert
Agronomo, nato a Bologna verso il 1233, morto nella stessa città verso il 1320, autore dell'Opus ruralium commodorum (Liber cultus ruris), [...] von Pisa. Richter, Gesandter, Übersetzer, Heidelberg 1974, ad Ind.; A. I. Pini, La viticoltura italiana nel Medioevo. Coltura della vite e consumo del vino a Bologna dal X al XV sec., in Studi medievali, s. 3, XV (1974), pp. 852-857; P. J. Jones ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...