Design per tutti
Renato De Fusco
Il titolo è in primo luogo un auspicio, quello che in futuro si abbia una maggiore qualità diffusa dei beni di consumo nella sfera sociale più vasta, vale a dire nella [...] per tutti, e poniamoci la domanda sul ruolo che esso può avere in un mondo diviso tra l’esigenza di produrre beni di consumo e quella di smaltire i rifiuti. Non può riguardare il design ciò che dicono i fanatici dell’ecologia, «proviamo a ridurre i ...
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Design
di Renato De Fusco
Nell'App. IV (ii, p. 181) è inserita la voce industriale, disegno: se ne definisce il significato e se ne analizza sommariamente la vicenda dall'avvento della rivoluzione industriale [...] del mercato. Come si vede, nel progetto sono contenute in nuce le altre tre componenti: la produzione, la vendita e il consumo.
In questa sorta di circolo ermeneutico si può cogliere l'aspetto più specifico nel progetto di d.; ma si possono fare ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] esiti che potremmo dire ''disillusivi'' sulla possibilità stessa per l'a. di esistere nel mondo contemporaneo dei consumi e della massificazione), l'a. di comportamento fuoriesce dai modelli storici delle serate futuriste (che nella contrapposizione ...
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Progettazione di oggetti destinati a essere prodotti industrialmente, cioè tramite macchine e in serie. Tale significato di progettazione è meglio espresso dalla locuzione anglosassone industrial design, [...] di esperti di diverse zone disciplinari contigue: si allude tanto ai fattori relativi all’uso, fruizione e consumo individuale o sociale del prodotto (fattori funzionali, simbolici o culturali), quanto a quelli relativi alla sua produzione ...
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Movimento artistico d’avanguardia affermatosi negli USA (new dada) alla fine degli anni 1950. Inseribile nella linea culturale del dadaismo storico, ha alla base un nuovo interesse per l’oggetto di consumo [...] quotidiano e per gli elementi caratteristici della comunicazione di massa. Dall’opera degli artisti più significativi del n., R. Rauschenberg, J. Johns, L. Nevelson, emerge un intento provocatorio e fantastico ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] del previsto che provoca migliaia di morti e feriti, consumando ingenti risorse. Nel 1913 si tengono le prime elezioni sociologico, oltre agli studiosi attenti ai generi letterari di consumo e alla paraletteratura (V. Spinazzola), i critici marxisti ...
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Abitazione
Antonio Tosi
Introduzione
La molteplicità di termini che molte lingue conoscono per indicare l'abitazione rivela la complessità della nozione. Al di là delle sue elementari funzioni di riparo, [...] vita complessive. Si consideri in particolare che per la maggior parte delle famiglie la casa è il più importante bene di consumo, e che la sua elevata incidenza sul reddito determina spesso l'intero standard di vita di una famiglia.Il dibattito in ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] presente nel flusso di servizi che il bene in questione eroga nel tempo. In altre parole, dai benefici (o benessere) che i consumatori ne ricavano. Tuttavia i b. c. hanno anche un valore che è in qualche modo indipendente dal loro uso e, quindi, dai ...
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Stanza dove gli antichi Romani mangiavano. Nella casa romana repubblicana venivano designati cenacula i locali al primo piano, dopo che vi si cominciò a cenare; in seguito il termine passò a indicare gli [...] appartamenti nei vari piani della casa, con scala di accesso sulla strada, dati in affitto.
La stanza dove Gesù consumò l’ultima cena con gli apostoli, istituendo il sacramento dell’Eucaristia e dove poi, secondo la tradizione, il giorno di ...
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Movimento artistico nato tra l'Europa e l'America negli anni Cinquanta e Sessanta del 20° secolo. Attraverso la scelta del termine pop la p.a. vuole identificare un'arte che parla un linguaggio che tutti [...] dei mass media, della pubblicità, della televisione e del cinema, ovvero il linguaggio per immagini tipico della società dei consumi. Entrando in gara con il linguaggio aggressivo e impersonale dei mass media, la p.a. sperimenta tecniche inedite, si ...
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consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...