Adriana Polveroni
Musei del 21° secolo
«È il pubblico che si espone all’arte e non viceversa» (Gino De Dominicis)
Superluoghi dell’arte contemporanea
di Adriana Polveroni
28 maggio
Con l’inaugurazione [...] dell’ex centrale elettrica ad opera degli architetti svizzeri Herzog & de Meuron, è diventato un quartiere benestante, per i nuovi consumi che vi si sono innescati e per i posti di lavoro che si sono creati (secondo le stime da 2000 ai 4000 nei ...
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LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] nei primi decenni del Seicento, l'operato artistico del modesto Baccio (Firenze, 1550 circa - Pisa, 1595) si consumò entro un ambito decisamente periferico. Fu comunque un professionista decoroso, che si sforzò di aggiornare progressivamente la sua ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] e rinascita del Ku Klux Klan). Parallelamente però si assistette a un boom economico, guidato dalle industrie di beni di consumo, dalla pubblicità e dall’industria del divertimento. La donna (cui era stato riconosciuto il diritto di voto nel 1920) fu ...
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Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] c. (e in particolare dalle grandi c.) non solo in quanto luoghi di produzione, ma anche in quanto luoghi di consumo e di affermazione dei modelli di vita dominanti. A tali processi ha corrisposto una crescita ulteriore dell’importanza politica delle ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] a un mondo altro mentre frammenti di New York o Venezia si propongono come cloni di realtà lontane, trasformate in icone di consumo. In un contesto come quello della c. del Nevada non è facile stabilire cosa sia autentico e cosa sia falso, ma in ...
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In senso generico, l’attività umana diretta alla produzione di beni e servizi, anche nelle sue forme più semplici e non organizzate. In senso specifico, ogni attività produttiva del settore secondario [...] ° secolo. La seconda fase (dagli anni 1830) si identifica per lo sviluppo dell’i. siderurgica, settore strumentale alla produzione di beni di consumo e di beni di produzione. Tra 19° e 20° sec. si avvia una fase di grande espansione produttiva con il ...
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ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] maggior risorsa economica della città continua a essere l'attività politico-amministrativa. R., inoltre, come enorme mercato di consumo e centro di attrazione storico-culturale, artistico e religioso di livello mondiale, basa la sua economia in larga ...
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Pittore, nato a Pittsburgh il 6 agosto 1928. Studia al Carnegie Institute of Technology di Pittsburgh. A New York inizia l'attività come disegnatore pubblicitario; verso l'inizio degli anni Cinquanta datano [...] newyorkese (the factory). Nascono da questa tecnica le varie serie dei "divi" (Marilyn, Marlon Brando, Liz), prodotti di consumo proposti con feroce freddezza; e la famosa Campbell Soup (1962), definita "la Gioconda del XX° secolo". Inizia in questo ...
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GHERARDI, Francesca (Checca)
Simona Feci
Figlia del conte Marcello, nacque a Roma nel 1709.
Scarsissime sono le informazioni che permettono di delinearne un profilo biografico organico, e ciò è tanto [...] una nobile famiglia viterbese, il conte Ranuccio Cherofini. La coppia visse presumibilmente a Roma, almeno fino al 1735, quando si consumò il primo episodio consegnato alla memoria della cronaca, cui molto più che a quella della storia si lega questa ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] eseguire nei periodi 1856-65 e 1895-98, nelle quali appare in pose e atteggiamenti da cortigiana, 'oggetto di consumo sessuale', spesso colta in ambienti ricchi di specchi, cornici, superfici riflettenti (Higonnet 1991).
A differenza del cinema che ...
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consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...