Modifiche al codice del consumo
Giovanni Armone
Il d.lgs. 21.2.2014, n. 21 ha dato attuazione alla direttiva 2011/83/UE,mediante l’integrale riscrittura degli artt. da 45 a 67 del codice del consumo. [...] Palmieri, A., op. cit., 182.
13 V. Armone, G., Art. 139-140 e Zuffi, B., Art. 140-bis, in Cuffaro, V., Codice del consumo, cit., 721, 736.
14 La negoziazione assistita, introdotta dal d.l. 12.9.2014, n. 132, non è invece obbligatoria per i contratti ...
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Il consumo e i regimi alimentari
Renata Grifoni Cremonesi
Lucio Milano
Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Eugenia Salza Prina Ricotti
Roberta Belli Pasqua
Anthony C. King
Sauro Gelichi
Andrea Paribeni
Maria [...] 2600-1900 a.C. ca.) e diviene comune solamente nel II millennio a.C., ma è possibile che i suoi frutti venissero consumati già in epoca neolitica. Altra pianta che faceva parte della dieta, a partire dal VII millennio a.C., era il giuggiolo (Zizyphus ...
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mùsica leggèra (o di consumo) Produzione musicale di consumo, e in particolare il genere della canzone con i suoi sottogeneri, corrispettivo della pop music anglosassone. Nel corso del Novecento in Italia [...] la m.l., tradizionalmente contrapposta alla musica cd. colta, ha subito le influenze del melodramma, quindi dello swing, del tango e della musica etnica, mescolandosi spesso alla musica dei cantautori, ...
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Nel linguaggio economico, consumo complessivo di una collettività inferiore a quello che sarebbe necessario perché tutti i beni prodotti vengano venduti o addirittura perché la produzione assuma tale sviluppo [...] negazione della validità generale del principio che l’offerta crea la domanda, il s. (interpretabile come bassa propensione al consumo) è stato visto, in base al moltiplicatore del reddito, come fattore determinante di situazioni di disoccupazione. ...
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teofagia Consumo di una vittima sacrificale (o di un suo sostituto simbolico) identificata con la divinità stessa. La differenza tra la t. e altri tipi di sacrificio non è sempre del tutto netta: quando [...] nelle religioni politeistiche a una determinata divinità si offre un animale perché è la sua vittima preferita e con esso ha anche legami mitologici e iconografici (per es., a Zeus e a Dioniso il toro, ...
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Letteratura di consumo che punta su temi di facile presa (sesso e sangue, crimine, violenza); in particolare, la ripresa di questi temi in chiave di citazione colta e ironica, come fenomeno tipico della [...] letteratura e del cinema della fine del 20° secolo.
Il termine pulp («polpa, poltiglia») era usato negli USA fin dagli anni 1930 con riferimento al sensazionalismo e alla scadente qualità letteraria dei ...
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MARASMA (dal gr. μαραίνω "consumo, distruggo")
Guido Vernoni
Termine derivato dall'antica medicina. Designa uno stato peculiare di progressiva e generale atrofia dell'organismo con corrispondente riduzione [...] delle attività funzionali. Si manifesta in maniera caratteristica nell'estrema vecchiezza, potendo rappresentare - quando non intervengano, come il più spesso accade, complicazioni morbose terminali - ...
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spreco
Giuseppe Smargiassi
Consumo eccessivo o inutile di beni o risorse. In economia il termine è utilizzato in una varietà di accezioni, legate a contesti differenti.
Spreco e sostenibilità ambientale
Nell’ambito [...] contro lo s. alimentare). Lo s. delle risorse non rinnovabili (che crea un depauperamento netto del pianeta), l’eccesso di consumo di merci (con il conseguente accumulo di rifiuti che l’ecosistema non è in grado di smaltire), la sovrapproduzione di ...
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rotativo
Nel credito al consumo, la modalità di credito che consente al consumatore di ottenere il finanziamento per l’acquisto di determinati beni o servizi direttamente presso il venditore, a cui il [...] finanziatore, sulla base di un accordo generale comunemente chiamato ‘convenzione’, eroga direttamente l’importo finanziato. Strumento molto simile al fido (➔ fido bancario), non è altro che una somma ...
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Il consumo turistico nell'area versiliese nel dopoguerra
Elisa Tizzoni
La Versilia, regione turistica situata nella provincia di Lucca, rappresenta una delle destinazioni più note a livello internazionale. [...] , dal 53% registrato nel 2005 al 43% nel 2011, e dal 4,6% al 3,8%.
Le tradizionali abitudini di consumo dell’ospite di quest’area forniscono la chiave di lettura principale per l’interpretazione degli indicatori statistici riguardanti la domanda: «Il ...
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consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...