rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] rima ', vedi n. 17.).
2. La r. imperfetta è in D. del tutto eccezionale e propria di di Così nel mio parlar, CIII, Foster-Boyde affermano: " Nelle poesie della Vn le consonanti più comuni all'interno della rima sono: d (22), l (36), n (31), ...
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Storicismo
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Storicismo
sommario: 1. Storicismo e storicismi: ambiguità di un termine. 2. La nascita contestata di una parola. 3. Origini e significato dei dibattiti sullo [...] in modo fuggevole e imperfetto, e al quale converrà una buona volta imporli facendo succedere alla storia imperfetta, o alla storia senz' centrale dell'ultimo Dilthey, del resto in singolare consonanza con la situazione culturale di tutta l'Europa. ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] autori in esame, sia per una segreta e suggestiva consonanza di pratica letteraria (basti citare l'incontro affettuoso e , non dovette soddisfarlo del tutto, se la lasciò imperfetta, lacunosa (la rimpolpò il Domenichi, attingendo alla precedente ...
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AUTOGESTIONE E COGESTIONE
Ota Šik e Marcello Pedrazzoli
Autogestione
di Ota Šik
Introduzione
In economia per autogestione si intende in generale l'amministrazione delle aziende esercitata dai lavoratori, [...] the 'New class', New York 1969 (tr. it.: La società imperfetta: aldilà della 'Nuova classe', Milano 1969).
Drulovič, M., Samoupravna dal versante dei dipendenti si obbligano a votare in consonanza con i rappresentanti di questi (v. Däubler, ...
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volere
Alessandro Niccoli
Le presenze di v. nell'opera dantesca assommano a 694 (Vita Nuova 60; Rime 53; Rime dubbie 13; Convivio 182; Inferno 79, Purgatorio 84, Paradiso 75; Fiore 131; Detto 17), distribuite [...] XXIV 141, Fiore LXII 5); v. ‛ campare ' (CXXV 1; e, con singolare consonanza, If 193 A te convien tenere altro vïaggio / ... se vuo' campar d'esto loco dubbio proposto da D. in merito alla virtù imperfetta, e quindi al minor grado di beatitudine, ...
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PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza
Federica Favino
PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza. – Nacque a Roma il 28 novembre 1607 da Alessandro dei marchesi di Zibello e da Francesca Sforza di Santa Fiora.
Alessandro [...] e retorici, Pallavicino individuava la cifra stilistica più consona a questa moderna prosa in un impiego moderato dello dialogico, egli assegnava anche alla poesia una forma, pur imperfetta e impropria, di conoscenza. A confronto con la teoria ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal punto di vista dell’intera produzione intellettuale, e di quella filosofica e teologica [...] bene comune dell’universo, come la parte al tutto e l’imperfetto al perfetto, le cose sono disposte dalla divina provvidenza secondo l del contesto naturale in cui l’uomo opera, in consonanza con le novità fondamentali registrate sin dagli inizi del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Guido d'Arezzo e la nuova pedagogia musicale
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel secolo XI in Italia si rinnovano la [...] suoni uguali, posti semplicemente a diversa altezza, quindi non è “consonanza” ma “uguaglianza” di due suoni. È chiaro che un alterazioni e deviazioni, causate non solo da una trasmissione imperfetta, ma anche dai nuovi orizzonti che si aprono nella ...
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consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...
imperfetto
imperfètto agg. [dal lat. imperfectus, comp. di in-2 e perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere»]. – 1. a. Non finito, incompiuto: lasciare un’opera i.; avrei lasciato i. qualunque affare, e sarei tornato subito a casa mia...