In linguistica, nell’aspetto verbale, si dice azione m. quella concepita come concentrata in un punto del tempo (per es., morì), contrapposta all’azione durativa o continuata vista nel suo estendersi nel [...] il cui effetto acustico si può manifestare soltanto in un periodo di tempo breve (per es., p, t), a differenza delle consonanti continue, per le quali l’effetto acustico può essere esteso in un tempo di lunghezza apprezzabile (per es., f, s). Tutte ...
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Linguisitca
In fonetica, di consonante articolata facendo aderire la parte anteriore della lingua nella zona anteriore del palato e convogliando l’aria verso le aperture rimaste tra i bordi laterali della [...] lingua e le file laterali dei denti dell’arcata superiore. L’italiano possiede due consonanti l.: l’alveolare l e la palatale gl(i).
Medicina
In anatomia, scissura l., la scissura di Silvio nel cervello. In fisiologia, dominanza l., la preminenza ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] ad essere oscurate, e dunque la a può talora assomigliare ad o, mentre la o ad u o uo. Anche le consonanti, negli attacchi di frase particolarmente acuti o in passaggi d’agilità particolarmente veloci, possono talvolta essere deformate; mai le nasali ...
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SILLABE, DIVISIONE IN
La divisione in sillabe (detta anche sillabazione) segue diverse regole:
– una vocale iniziale seguita da consonante semplice forma una sillaba
U-di-ne, a-mi-do
– le vocali che [...] di una parola del linguaggio corrente va diviso
stan-co, er-ba, al-to
– nei gruppi di tre o più consonanti, di solito la prima consonante appartiene alla sillaba precedente, le altre alla sillaba seguente
sor-pre-sa, ol-tran-zi-sta, sop-pres-sata
se ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] : z sorda, z sonora, gl(i), gn, sc(i): cfr. uno zio e tre zii; b) non sono soggette a r. quelle consonanti iniziali che sono seguite da altra consonante (eccettuato il caso dei gruppi p, b, f, v, t, d, c, g + l, r): cfr. pare strano e è strano; c ...
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In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene (tenue, lieve), acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative [...] nelle lingue romanze occidentali. Ai primordi della lingua letteraria sparirono le ultime oscillazioni, prevalendo la consonante sorda nella maggior parte delle parole di tradizione ininterrotta (come in amico, vita, capello), sopravvivendo ...
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Lingue caratterizzate da una variabilità di tono (cioè altezza musicale) o d’intonazione (cioè modulazione musicale) che distingue i significati di parole la cui forma, scritta eventualmente con il sistema [...] alfabetico di tipo europeo, è identica. In queste lingue i toni hanno un valore fonetico al pari delle vocali e delle consonanti. Sono p. alcune lingue africane e asiatiche, per es., il cinese che ha quattro toni nella parlata di Pechino, cinque in ...
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Linguistica
In fonetica, articolazione di una fricativa glottidale (o laringale), cioè il soffio espiratorio che è articolato principalmente nella laringe; in alcune lingue è sonoro. Nelle lingue che adoperano [...] alfabeto latino e nelle trascrizioni fonetiche si segna con h.
L’a., oltre che consonante indipendente, può essere integrante delle consonanti aspirate (occlusive dentali aspirate: th, dh; occlusive labiali aspirate: ph, bh; occlusive velari aspirate ...
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Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] jr. & P.B. Denes, New York, McGraw-Hill, pp. 51-66.
Zmarich, Claudio et al. (2005), La frequenza di occorrenza e di consonanti e vocali e delle loro combinazioni nella sillabe del babbling e delle prime parole dai 10 ai 27 mesi di età, in Misura ...
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Botanica
È detto ovario m. l’ovario quando sta in fondo alla coppa del ricettacolo fiorale, senza aderire alle pareti di questa; si ha nei fiori perigini.
Linguistica
Diatesi o forma verbale considerata, [...] ammessa una distinzione tra scempie (o di grado tenue) e doppie (o di grado rafforzato): cioè le consonanti finali di sillaba, quelle precedute da un’altra consonante, e quelle iniziali assolute di frase fonetica (per es., s, p, l, t di spelta). Voce ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...