Nella formazione delle parole per ➔ derivazione, il suffisso -ità (< -itātem, con apocope di tem) dà luogo a nomi deaggettivali femminili: affidabile → affidabilità, aggressivo → aggressività, elettrico [...] → ordinarietà; è invece marginale con aggettivi in -vio: pervio → pervietà, ovvio → ovvietà. I pochi nomi in -(i)età preceduti da consonanti diverse da r e v non si sono formati in italiano, ma in latino: pietà < pietatem, ansietà < anxietatem ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] la prima e una delle altre. Come regola generale, un i non può essere segno diacritico se non è preceduto da una delle consonanti c, g, sc, gl o eccezionalmente gn; un i non può essere né segno diacritico né semiconsonante se non è seguito da vocale ...
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Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] .
Il tratto che più sistematicamente caratterizza la macroarea a nord della «Linea La Spezia-Rimini» è l’➔indebolimento delle consonanti intervocaliche (spesso anche in fonotassi), che se intense si scempiano (kaval(o) «cavallo», an(o) «anno») e se ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] [Å] appartengono a uno stesso fonema /n/: si tratta di due varianti, combinatorie in toscano, la cui scelta dipende dalla consonante seguente (canta con [n] dentale davanti alla dentale [t], e banca con [Å] velare davanti alla velare [k]); la scelta ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] da considerazioni fonologiche. Le prime riguardano la disposizione dei fonemi secondo le caratteristiche di sonorità di vocali e consonanti (le consonanti con valore di sonorità più alto nella scala devono essere più vicine al nucleo di quelle con ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] : per es. ing. per ingegnere; in questa categoria rientrano le ➔ sigle) e per sequenza consonantica (formate dalla consonante iniziale e da una o più consonanti ulteriori: per es. cfr., usato per rinviare a un altro testo, con o senza punto a seconda ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] .
Caratteri comuni
Dal punto di vista della fonematica caratteri comuni delle lingue i. sono rappresentati da: tre serie di consonanti, sorde, sonore e sonore aspirate, ripartite a seconda del punto di articolazione in labiali (p, b, bh), dentali (t ...
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Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino, usata in italiano in latinismi, grecismi e altri prestili non del tutto adattati.
Linguistica
La x corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava [...] doppia o scempia secondo i casi. In parole popolari, l’x latino è continuato da s se preceduto o seguito da altra consonante (es., cinsi, lat. cinxi; giunsi, lat. iunxi), ora da ss ora da šš se intervocalico (es., sasso, lat. saxum; vissi, lat. vixi ...
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RADDOPPIAMENTO SINTATTICO
Il raddoppiamento (o rafforzamento) sintattico o fonosintattico si verifica quando la consonante iniziale di una parola, in particolari condizioni, raddoppia nella pronuncia [...] è una precisa motivazione storica per la quale avviene il raddoppiamento sintattico.
Nel passaggio all’italiano, molte parole hanno perso la consonante finale: ad esempio, ad è diventato a, tres è diventato tre, iam è diventato già. In realtà, questa ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] che non c’è niente che contribuisca tanto all’armonia di una lingua quanto «una giusta proporzione fra vocali e consonanti […]. In nessuna lingua questo si osserva più che nella lingua italiana, perciò nessuna è più sonora».
Ma non tutti vedevano ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...