. Nome dato, per la prima volta dal Bleek nel 1862, in base a criterî linguistici, ai popoli che occupano quasi tutta l'Africa negra a sud del Golfo di Guinea e dei grandi laghi equatoriali (v. la tavola [...] ni "egli ha detto che cosa?", Suaheli a-me ku-fa nani "è morto chi?"
I numerali semplici hanno due forme, una con la consonante iniziale pura e l'altra con l'iniziale palatalizzata per epentesi di un prefisso i.
Bantu orientale ta-n-datî "3 e 3" = "6 ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] c sì lo maledise en le soe oracione e prega dio che lo destruga.
Quanto a J e ai gruppi formati da consonante più J, basti un accenno all'esito in affricata dentale presente in çogo ⟨IOCUM, çorno ⟨DIURNUM, neça ⟨NEPTIA; maggior attenzione merita LJ ...
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Musica e matematica
Angelo Guerraggio
Musica e matematica
Che ogni accordo musicale si configuri come un rapporto numerico è consapevolezza che viene da lontano, addirittura dalla Repubblica e dal Timeo [...] con mazze di diversa grandezza. Tra i rumori così emessi, alcuni risultavano più gradevoli di altri. Pitagora li chiamò suoni consonanti e scoprì che erano dovuti a martelli i cui pesi stavano in precisi rapporti. Al di là dell’aneddoto, i pitagorici ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] , sipāh "esercito" da spāh; aggiunta sporadica di h protetico: hēč "alcuno" accanto a ēc; passaggio sporadico in h di consonanti spirantiche: kōh "monte" da kōf; perdita sporadica di sillabe iniziali: dar da andar, ecc.
Nel dominio della morfologia è ...
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VALLOTTI, Francesco Antonio
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato a Vercelli l'11 giugno 1697, morto a Padova il 16 gennaio 1780. Monaco francescano (conventuale), fu organista e maestro di cappella di [...] egli riprende dal Calegari e da J.-Ph. Rameau.
L'esposizione data dal V. alle proporzioni matematiche degli intervalli consonanti e dai dissonanti ha una chiarezza che non sempre si potrebbe trovare negli altri trattati su tali argomenti, non esclusi ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] . venti < ventos e venti < vi(gi)nti;
(g) datano al V secolo i primi esempi sicuri di sonorizzazione delle consonanti ➔ occlusive sorde fra vocali (spatam > spada, ripam > riva; ➔ sonorizzazione);
(h) alla fine del V secolo si fa risalire ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] esporre solo il «bastevole» per scrivere bene, senza troppe minuzie:
basta haver dimonstro, come si debba fuggire il porre insieme alcune consonanti; come le lettere si cangino l’una nell’altra; come si ha da usar la h; e come a raddoppiare esse ...
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RAITHEL, Aldo
Armando Albi-Marini
– Nacque a Napoli il 4 giugno 1925 da Arturo e da Anna Vittoria.
Si laureò in ingegneria civile edile il 16 dicembre 1947, a soli 22 anni, presso l’Università degli [...] Irpinia e Basilicata (23 novembre 1980), tanto da proporre un nuovo metodo per la loro indagine. Gli allievi, dalle consonanti del suo cognome, battezzarono la proposta del maestro 'metodo RTH per le murature'.
Raithel fu persona modesta e taciturna ...
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intensità Il grado di forza con cui si produce o manifesta un fenomeno.
Fisica e tecnica
Intensità del campo elettrico
Grandezza vettoriale, di solito indicata con E, definita come il rapporto tra la [...] L’i. articolatoria può variare anche, in una stessa classe, tra le sorde e rispettivamente tra le sonore, distinguendosi in consonanti semplici e intense; queste ultime (in cui la maggiore intensità si collega a una maggior durata) in molti sistemi ...
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K
- È la decima lettera dell'alfabeto romano e dell'italiano; l'undecima di quelli che, pur derivando dal romano, distinguono la j dalla i. Anche nell'alfabeto greco questa lettera occupa il decimo posto, [...] parole di origine latina o romanza dove questa si era mantenuta, innanzi alle vocali a, o, u e alle consonanti: le grafie Konzert, Klavier, ecc., hanno ormai sostituito quelle Concert, Clavier, ecc. Negli alfabeti derivati dal greco (come quelli ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...