Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino, usata in italiano in latinismi, grecismi e altri prestili non del tutto adattati.
Linguistica
La x corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava [...] doppia o scempia secondo i casi. In parole popolari, l’x latino è continuato da s se preceduto o seguito da altra consonante (es., cinsi, lat. cinxi; giunsi, lat. iunxi), ora da ss ora da šš se intervocalico (es., sasso, lat. saxum; vissi, lat. vixi ...
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LONGOBARDI
Augusto LIZIER
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. I Longobardi - o Langobardi - secondo tradizioni e leggende narrate dal loro storico Paolo di Warnefrido forse anche su fonti gotiche e reminiscenze [...] ; e di altre ancora, quali bara e strale in cui il gotico avrebbe dato e al posto di a. Spesso il criterio è fornito da una consonante: ff; f da p in staffa, tuffare, tanfo, tonfano, ecc. (in tuffare e tonfano va notato anche t da d); z da t in zana ...
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NOTKERO Labeone (detto anche il Teutonico)
Bruno Vignola
È il terzo fra i monaci del monastero di S. Gallo, che portarono questo nome, nato nel 950 in Turgovia, morto a S. Gallo nel 1022. Nipote di Eccheardo [...] ortografiche, fra cui l'accentazione delle vocali toniche (il circonflesso sulle lunghe, l'acuto sulle brevi) e la legge delle consonanti iniziali, detta canone di Notker (p, t, k, in principio di frase o dopo una parola uscente in muta: tes ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La logica antica
Walter Cavini e Luca Castagnoli (*)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dalla tarda Antichità all’Età Moderna la logica [...] si risolvono quelli delle altre figure, per esempio Cesare (II i) in Celarent (I ii) e Felapton (III ii) in Ferio (I iv); alcune consonanti interne (c, m, p, s) indicano i metodi di risoluzione dei modi di II e III figura in quelli di I figura, da ...
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RADDOPPIAMENTO SINTATTICO
Il raddoppiamento (o rafforzamento) sintattico o fonosintattico si verifica quando la consonante iniziale di una parola, in particolari condizioni, raddoppia nella pronuncia [...] è una precisa motivazione storica per la quale avviene il raddoppiamento sintattico.
Nel passaggio all’italiano, molte parole hanno perso la consonante finale: ad esempio, ad è diventato a, tres è diventato tre, iam è diventato già. In realtà, questa ...
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In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua, e l’insieme delle norme che lo regolano.
Teoricamente l’o. di una lingua [...] quattrocentesche (in cui si può dire, a grandissime linee, che si scrivevano le vocali all’italiana e le consonanti alla latina: natione, huomo, tracto) e vi sostituirono il criterio sostanzialmente fonologico tuttora vigente. Riforme più radicali ...
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GE‛EZ (pron. ghe‛ez)
Enrico Cerulli
Nome indigeno della lingua etiopica. Esso deriva, pare, da quello di una delle genti degl'immigrati Arabi meridionali in Etiopia. Questa gente Ge‛ez (plurale: Ag‛āzyān) [...] parte l'alfabeto etiopico, mancando di segno del raddoppiamento delle consonanti ed avendo inoltre un solo segno per la consonante seguita da e breve e per la consonante senza vocale, non permette una ricostruzione completa della effettiva pronuncia ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] epigrafica e arcaica.
Il demotico continua la divisione dei segni in ideogrammi, segni fonetici (a una, due, tre consonanti) e determinativi, ed è ben lontano dal rappresentare un ammodernamento del sistema geroglifico: solo ne oblitera, ancor più ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] scultrice
Della realtà
La lingua dice
La voce fa
Il dono della parola
La voce umana può articolare molti suoni, vocali e consonanti di ogni tipo. Sa combinarli fra loro in parole infinite, tante quante sono le cose del mondo, e anzi di più: perché ...
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Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] regole fondamentali del canto artistico, nel quale la chiarezza della dizione è affidata prevalentemente alla scansione delle consonanti, mentre le vocali sono considerate come suoni neutri o intervocalici. Altro elemento fondamentale del canto è il ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...