GARAMANTI (Γαράμαντες, Garamantes)
S. Aurigemma
Con tale nome si designarono talune genti del grande ceppo dei Libi note come popolazione numerosa (Herodot., iv, 183) e indomita (Tac., Hist., iv, 50). [...] qual caso il nome si scinde in Gam-fàsan-tes, di cui è parte essenziale la voce berbera risultante dalle tre consonanti f s n (fasan-gradino, per l'aspetto tabulare delle grandi catene montuose che fiancheggiano le vaste depressioni del paese, nel ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] di passaggio a e alla fine del sec. XVII la r stessa cadde quando si trovò come finale o innanzi ad altra consonante. Così il medioinglese there (ðe: r) è attualmente [ðe: ə], mentre l'e: del medio-inglese normalmente dà le forme moderne [i:] oppure ...
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PAROLA, Disturbi della
Giovanni Mingazzini
I disturbi della parola possono essere di numerose specie e provenire dalle cause più svariate. Una grande divisione è necessaria per distinguere i disturbi [...] sclerosi multipla; la disartria bulbare (paralisi bulbare progressiva) in cui la voce è afona e quasi tutte le consonanti vengono elise, perché sono lese, nella loro funzione, tutte le componenti del linguaggio articolato (labbra, lingua, velopendolo ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ae e oe a e e la presenza invece di dittonghi irrazionali (praemo per premo ecc.), l’oscillazione nella rappresentazione di alcune consonanti (uso incontrollato dell’h, alternanza tra t e th, f e ph, g e j ecc.), la confusione tra i nessi ti ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; ➔ sintagma nominale) – indicati come «determinanti» (Prandi 2006) o «specificatori» (Andorno 2003) – che hanno essenzialmente la funzione di indicare se il referente del nome è definito o no ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] (ad es., clap clap per il battere le mani, toc toc per bussare alla porta) o compare una sequenza di consonanti iterata con apofonia vocalica (per es., tic tac, zig zag) (➔ raddoppiamento espressivo).
Si può definire come la resa fono-acustica ...
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HARRIOT (o Harriott), Thomas
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Matematico e astronomo, nato a Oxford nel 1560, morto a Londra nel 1621. Seguì Sir W. Raleigh nella sua seconda spedizione (1585) nella Virginia [...] ., soprattutto in confronto di F. viète, altri risultati, che in realtà non gli appartengono. Il H. denotava le quantità note con lettere consonanti minuscole, le incognite con vocali minuscole e sembra essere stato il primo a usare i segni > e 〈. ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] indietro (è il caso della t siciliana di tre, che è cacuminale). La t italiana ammette, come la maggior parte delle altre consonanti, i 3 gradi: tenue (per es., in piato), medio (per es., in pianto), rafforzato (per es., in piatto).
La t del latino ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] non rafforzato. Ugualmente /r/ è rafforzata in [rː]ana e in la [rː]ana, ma non in para.
Le consonanti ➔ fricative dentali sono realizzate come sonore in posizione intervocalica, tranne che a inizio di parola e in contesti intervocalici derivanti da ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] come in [ˈstaɲːo] stagno, [ˈspiːa] spia, [ˈskonto] sconto, [ˈsfaʃːo] sfascio; sarà invece sonora se seguita da una consonante sonora, come in [ˈzbaʎːo] sbaglio, [ˈzdeɲːo] sdegno, [ˈzgombro] sgombro, [zveˈlaːre] svelare.
Quelli appena citati sono casi ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...