Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] [ə], solo pochi parlanti anziani possono avere difficoltà nell’articolazione di [ʃ] o [ʦ] e nell’opporli a [s], e le consonanti lunghe sono generalmente realizzate come tali. D’altra parte, un tratto fonologico importante che oppone tutto l’italiano ...
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CURTONI, Domenico
Franco Barbieri
Nato a Verona nel 1564 (Gazzola, 1962, p. 164), ultimo discendente della famiglia di Michele Sarimicheli (Langenskiöld, 1938, p. 182) e forse nipote di questo (Zannandreis [...] ), coglie più di un annuncio sicuro di sensibilità nuova che, superando attardati schemi "manieristici", attinge risultati scopertamente consonanti con la imminente poetica del " barocco".
Prima opera nota a Verona è quasi certamente la cappella del ...
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Ventriloquia
Vincenzo Mastrangeli
La ventriloquia (da ventriloquo, derivato, per la mediazione del francese ventriloque, del latino tardo ventriloquus, composto di venter, "ventre", e del tema di loqui, [...] modo esatto. Un buon ventriloquo, senza che gli ascoltatori se ne accorgano, trasforma e sostituisce con estrema facilità molte consonanti. Così, per es., la frase: "Però, che bello saper parlare bene" diventa: "Kerò, che ghello saker harlare ghene ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] ).
Fonologia, morfologia, sintassi. La fonologia semitica è caratterizzata da un ricco consonantismo, con un’ampia gamma di consonanti laringali, faringali e uvulari, oltre a quelle cosiddette enfatiche. Il vocalismo è invece povero, con tre sole ...
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Dodicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
In italiano, come nelle altre lingue la m rappresenta, la nasale bilabiale: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come [...] (come per n, gn). Le corde vocali vibrano e quindi la m è sonora; ma né questo carattere né l’altro di consonante occlusiva sono così necessari da non poter avere talvolta, in una pronuncia affrettata o trascurata, una m priva dell’uno o dell’altro ...
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anatomia Piano m. (o sagittale). Quello che passa per l’asse principale del corpo o di un arto, dividendolo idealmente in due parti specularmente uguali; mediale indica la posizione prossima al piano m. [...] (situata lateralmente) e ulnare superficiale (in posizione mediale).
Linguistica
In fonetica, suoni m., quelli la cui articolazione avviene all’interno e non nelle parti periferiche della cavità orale (per es. le consonanti palatali e le dentali). ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] dall’ebraico e dall’aramaico, mentre adotta con poche eccezioni un sistema fonetico di modello europeo (con indicazione di consonanti e di vocali) per gran parte dei termini acquisiti dalle parlate dei diversi paesi di residenza. Lingua di fusione ...
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In grammatica, si dice f. l’accento grafico usato per indicare il timbro di e, o toniche.
Valori f. In un testo letterario o poetico, i valori di suono che la parola, la sillaba, o la singola vocale o [...] risulta un’astrazione di difficile apprendimento. Più frequente applicazione trova un metodo misto, fonico-sillabico, basato sulla seguente procedura: apprendimento delle vocali; associazione di vocali e consonanti; scansione sillabica delle parole. ...
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RADICE
Vittore Pisani
. Linguistica. - È quel complesso di suoni che in parole etimologicamente connesse fra loro ne racchiude il significato fondamentale; p. es., nei termini latini dīco dīscī dictus [...] introdotto i grammatici ebrei; nelle lingue semitiche la radice è facilmente osservabile, in quanto generalmente consta di tre consonanti che costituiscono l'ossatura della parola; così mlè "regnare" in ebr., mā???laè "regnò", mélék "re" malèūth ...
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HINCKS, Edward
Giuseppe Furlani
Orientalista irlandese, pioniere del deciframento delle iscrizioni in caratteri cuneiformi in lingua persiana, elamica e babilonese. Nacque nel 1792 a Cork in Irlanda, [...] India House. Nel 1850 formulò il principio che i segni cosiddetti omofoni per le consonanti sono in realtà segni di sillabe diverse, pur avendo la stessa consonante.
Bibl.: Fr. Hommel, Storia di Babilonia e Assiria, trad. it., Milano 1895; pp. 114 ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...