Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] una correlazione di sonorità da tutelare, come invece per le occlusive (/k/ ~ /g/, ecc.).
Quanto agli esiti dei nessi di consonante + j, le consonanti diverse da r e s si sono raddoppiate innanzi a iod nel II secolo d.C. (Castellani 1980: I, 95-103 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabio Tricomi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sulla base di alcuni chiarimenti relativamente al concetto di “tonalità”, si cerca di [...] , ma senza che si perdesse mai di vista l’obiettivo di far prevalere nel corso di un brano le sonorità più consonanti.
In terzo luogo, il chitarrista in erba, dopo aver imparato alcuni accordi, impara anche a collegarli fra loro. In una composizione ...
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agrafia
Disturbo o assenza della capacità di scrivere. L’a. fa parte solitamente delle afasie motorie, associandosi frequentemente ad alcune di esse (in partic. a quelle del linguaggio): l’a. pura è [...] manifestano con mancanza di destrezza manuale nello scrivere lettere o parole in sé corrette, e le a. linguistiche, consistenti nella perdita della capacità di scrivere determinate classi di parole (per es., parole difficili o con molte consonanti). ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] spesso instabili; p. es. da kalá si può avere kla, quindi klja donde lia, oppure kja donde ča ecc. Ma anche sulle consonanti può esercitarsi l'azione dell'accento, di che offre un cospicuo esempio la legge di Verner per le lingue germaniche. Così l ...
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VENETI (XXXV, p. 46)
Giovan Battista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] regolarità, soprattutto nei testi atestini, è la seguente: sono puntuate le vocali iniziali di parola o di sillaba e le consonanti finali di parola e di sillaba, ivi compreso .i. ed .u. secondo elemento di dittongo. Si è potuto individuare, inoltre ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] ai 6÷8 mesi nella maggior parte dei bambini: la lallazione in brevi segmenti o in stringhe più lunghe ora interrotte da consonanti (per esempio, "dadada"). Nel periodo tra i 6 e i 12 mesi, la lallazione si sposta verso i pattern sonori tipici della ...
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Terza lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Γ, minuscolo γ).
Astronomia
Secondo il metodo di J. Bayer, la lettera γ è usata per indicare, in ogni costellazione, la 3a stella in ordine decrescente di [...] : ġ, għ, i̯.
È chiamato gammacismo quel difetto di pronuncia consistente nella difficoltà di articolare correttamente le consonanti velari k e ġ.
Matematica
Funzione gamma
Funzione di una variabile (detta anche integrale euleriano di seconda specie ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] del 2° millennio a.C., forme di s. puramente fonetiche costituite da un numero limitato di segni indicanti le sole consonanti, fino alla costituzione di veri e propri alfabeti consonantici, quello di Ugarit nell'attuale Siria (14° secolo a.C.) e ...
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VILARAS Giovanni ('Ιωάννης Βηλαρᾶς)
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta neogreco, nato a Giannina nel 1771, laureatosi in medicina all'università di Padova, fu medico di Velì pascià figlio del famoso Alì, [...] La lingua romaika (H Pομεηχη γλοσα 1814) propose una radicale riforma dell'ortografia (senza spiriti e accenti, senza omega e consonanti doppie, ecc.).
Ediz.: Poesie, con prologo di G. Zervos, Atene, 1916; Tutte le Opere, per cura di G. Vavaretos ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] di occupare il nucleo sillabico (➔ sillaba) è una proprietà gradiente. Infatti, le ➔ vocali sono dotate in massimo grado e le consonanti occlusive non sonore in minimo grado; nondimeno, in gradi intermedi, essa è propria anche di altri foni (cfr. la ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...