Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] suoni sonori e costituiscono per questo la classe delle sonoranti.
Per quindici consonanti dell’italiano, per la precisione [p b t d k g p t k/ e /b d g/.
Tra vocali, la pronuncia delle affricate [ʦ ʣ] è sempre rafforzata, per es., azione > [aˈtː ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] e in la [rː]ana, ma non in para.
Le consonanti ➔ fricative dentali sono realizzate come sonore in posizione intervocalica, tranne , ma la [s]era con la fricativa sorda. Le affricate ➔ dentali, che nelle varietà dialettali sarde sono in prevalenza ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] .
Un’opposizione stabile è quella tra due coppie di affricate, le dentali /ʦ ʣ/ (intrinsecamente lunghe tra vocali) e /r l/ e /m n ɲ/, con varianti combinatorie davanti a consonante. È però attestata anche una laterale palatale /ʎ/ (che ha diffusione ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] ]. Ciò non vale solo per le occlusive ma anche per le affricate e le fricative: Francesco [franˈʤɛsko], borsa [ˈbɔrʣa].
Anche la palatalizzazione di /s/ e di /z/ seguite da consonante è una forte marca geografica. In Campania, Umbria, Marche, Abruzzo ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] forme come affittasi, cercasi, pronunciate con la sorda. Le ➔ affricate dentali iniziali tendono nella pronuncia più marcata a /s/ e un davanti a nomi inizianti per [ʦ] o [ʣ], [s] seguita da consonante, [ʃ] e [ɲ]: il zucchero, i scambi, i gnocchi, un ...
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gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive [...] da una vocale (topo > [ˈtɔφo]), da una consonante liquida (lacrima > [ˈlakhrima]) o da un un comportamento oscillante. In modo parallelo, la spirantizzazione coinvolge anche le affricate /ʧ/ e /ʤ/ che per questo sono realizzate /ʃ/ e /ʒ/: ad ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] .
Nella pronuncia standard (su base toscana) dell’italiano, le consonanti /ʦ/, /ʣ/, /ʃ/, /ɲ/, /ʎ/, talvolta dette rafforzate, sono sempre doppie in posizione intervocalica (➔ affricate; ➔ nasali; ➔ fonetica). Ciò vale sia nelle posizioni interne sia ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] ːra], gota [ˈgɔːta], conto [ˈkonto]), o come affricate postalveolari se seguiti da vocali anteriori (cena [ˈʧeːna], cela di coarticolazione con le vocali anteriori (o palatali), tali consonanti si realizzano non più come velari ma come prevelari ([k ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] /u/. Nel consonantismo, le occlusive sorde sono più lunghe di quelle sonore; le affricate sono più lunghe delle occlusive; le liquide sono le consonanti più brevi (Mioni 2001).
Nel quadro dei tratti distintivi jakobsoniani (Jakobson 1966), il tratto ...
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Il termine indebolimento indica una serie di fenomeni fonetici e fonologici che hanno come effetto la riduzione del grado di forza articolatoria di un suono (➔ fonetica articolatoria). Da un punto di vista [...] è ridondante rispetto a quello di sonorità, essendo le consonanti sorde sempre tese, le sonore sempre rilassate. Nella trascrizione es., sembrerebbe non risparmiare neppure le fricative o le affricate sorde.
In una vasta area del Centro-sud, escluse ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
affricazione
affricazióne s. f. [der. di affricato]. – Processo fonetico per cui una consonante occlusiva si trasforma in consonante affricata. Tale processo si è verificato nel passaggio dal latino classico al latino volgare per le occlusive...