Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] Toscana centrale a livelli popolari e informali (➔ toscani, dialetti), si è generalizzato nella lingua soprattutto dopo consonante palatale (spagnuolo → spagnolo, figliuolo → figliolo) e fu utilizzato da ➔ Graziadio Isaia Ascoli come esempio dell ...
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L’espressione parola macedonia, introdotto nella linguistica italiana da Bruno Migliorini (1949: 89), denota formazioni che risultano da «una o più parole maciullate», le quali «sono state messe insieme [...] in posizione finale» (Thornton 2004: 570). Inoltre, si può osservare che la tendenza a usare forme ridotte terminanti in consonante come Assoft, Assomet, ecc., «è probabilmente dovuta al desiderio di foggiare parole di apparenza inglese, o in qualche ...
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Con il termine iato (lat. hiatus «apertura») si intende una sequenza di due vocali eterosillabiche, in cui cioè ciascuna delle due vocali mantiene il valore di nucleo sillabico (➔ sillaba): appare iato, [...] la tùa gatta, ma i m[j]èi cani, i t[w]òi gatti.
Un terzo parametro concerne la combinazione tra la consonante precedente e il primo segmento della sequenza vocalica: con le liquide, in particolare nelle combinazioni [lu + V], [ri + V], le vocali alte ...
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In alcune ➔ varietà di italiano si osserva la presenza di ➔ consonanti scempie laddove l’italiano standard presenta consonanti doppie. Questo fenomeno è in genere riconducibile a caratteristiche dialettali [...] ; i ramo, o un rospo > ur rospo > u rospo. La sequenza assimilazione-scempiamento trova indiretta conferma nelle sequenze con consonante iniziale diversa da /r/, ad es., il palo, un dito, con calma, un capisco «non capisco», in cui gli articoli ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] a cui si connette il problema della primitiva sede del popolo albanese.
All'esito in armeno del nesso indoeuropeo costituito da consonante seguita da r (*Cr-), in armeno > VrC-, con protesi vocalica (cfr. indoeuropeo *gwrāw-ō(n)- "mulino", antico ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] (ma avre’ «avrebbe» nelle Stanze), e dove più spesso coesistono forme concorrenti: è il caso dei dittonghi dopo consonante + r (il tipo innovativo preghi, breve, con riduzione, accanto a quello originario prieghi, brieve), del plurale dei femminili ...
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La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...] suffisso -ale che, se preceduto da una base contenente una consonante laterale, subisce dissimilazione di -l- in -r-, come in a contatto, molto rara, si osserva nella differenziazione di consonanti geminate, come nelle seguenti coppie:
it. rendere < ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] pala è lunga mentre quella di [ˈpalːa] palla è breve, pur essendo la distintività affidata alla lunghezza della consonante.
L’allungamento della vocale tonica in sillaba aperta (meramente allofonica in toscano, in sardo e in molte varietà meridionali ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] grammatica greca, s. aspro, l’aspirazione che in alcune parole accompagna la vocale iniziale, e che è costante per la consonante ρ; viene indicata con il segno «῾» (ὁμοῦ, ῥεῖ), mentre l’assenza di aspirazione è indicata con il segno «’», detto s ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] ).
Un secondo fattore microprosodico locale è detto cointrinseco e riguarda il risultato dell’interazione coarticolatoria di una sequenza CV (consonante-vocale): se la C è sorda, allora all’inizio della V la F0 sarà più alta; il contrario avverrà ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...