Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] al cui posto alfabetico fu introdotta poco dopo la G, modificazione di C, per notare la consonante velare sonora. Nella stessa epoca, dei tre segni che indicavano la consonantesorda, C Q K, l’ultimo, che si usava solo davanti ad a, fu abolito (restò ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] ., osso); l’s iniziale di parola davanti a vocale (per es., seta); l’s seguita da consonantesorda (c, f, p, q, t) (per es., scannare); l’s preceduta da una consonante qualsiasi (per es., forse); l’s finale di parola (per es., lapis). L’s seguita da ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] è quello di fonema occlusivo velare ‹k›. Un primo è quello duro di fonema occlusivo velare sordo ‹k›, rappresentato generalmente dalla semplice c davanti ad a, o, u e a consonante, mentre davanti a e e i l’italiano e il romeno usano ch, le altre ...
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Quarta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio. Dall’originaria capitale si sono svolte, tanto nell’alfabeto latino quanto nel greco, le varie [...] d rappresenta l’esplosiva dentale sonora, la cui corrispondente sorda è la t. Si articola appoggiando la punta della rapido è a volte attenuata in una semplice stretta quando la consonante si trova preceduta da vocale, in principio di sillaba, cioè ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] lallazione in brevi segmenti o in stringhe più lunghe ora interrotte da consonanti (per esempio, "dadada"). Nel periodo tra i 6 e i conclusione. In primo luogo, i danni che determinano la sordità verbale sono bilaterali (cioè, una vasta porzione di ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] i suoi limiti (per es., sono ancora numerosi i dittonghi dopo consonante + r). Ma a Napoli la seconda generazione di poeti, quella di guaìna); perdita del valore fonematico dell’opposizione tra s sorda e s sonora (che resta come puro indizio dell’ ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] ato], ‹abile› ma [ˈabːile]); l’affricata dentale sorda /ʦ/, trascritta con un solo grafema nel contesto -ione (‹ e una delle poche in Europa) ad avere una distinzione tra consonanti brevi e lunghe (tradizionalmente, tra semplici e doppie): caro è ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] < ventos e venti < vi(gi)nti;
(g) datano al V secolo i primi esempi sicuri di sonorizzazione delle consonanti ➔ occlusive sorde fra vocali (spatam > spada, ripam > riva; ➔ sonorizzazione);
(h) alla fine del V secolo si fa risalire il ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] latino /pl/ in plaxe, plen; lo scempiamento della consonante geminata in alegreça, dito, tuto (il raddoppiamento in / a /ʦ/ dopo liquida: perzona; la conservazione dell’occlusiva sorda intervocalica /t/: Campituoglio, servitute; il passaggio di /l ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] mezo per distinguere graficamente la z sonora dalla sorda), non senza qualche incertezza residua (come in / esempio, essotico / esotico), la distinzione tra ‹u› vocale e ‹v› consonante, che si risolve solo a fine secolo; l’alternanza ‹i› / ‹j› ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
sordo
sórdo agg. [lat. sŭrdus]. – 1. Riferito a persone (o anche ad animali): a. Mancante, in tutto o in parte, della facoltà di percepire i suoni: essere s. dalla nascita; essere s. da un orecchio, dall’orecchio sinistro, da tutte e due le...