SCALVE, Valle di (A. T., 17-18-19 e 20-21)
Giuseppe CARACI
Carlo Guido MOR
È, in senso più esteso, la valle bagnata dal torrente Dezzo, affluente dell'Oglio; in senso più ristretto, il solo tratto superiore [...] scalpere "scavare"). L'estrazione, praticata fino dal tempo dei Romani, formò a lungo, con la pastorizia, la base dell' . Nel 1195 la Valle ci appare organizzata a comunità, con consoli e credenza, sempre però in dipendenza del vescovo e del comune ...
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SEMPRONIE, LEGGI
Plinio FRACCARO
. Tranne il plebiscito fatto approvare dal tribuno delle plebe M. Sempronio Tuditano nel 193, ut cum sociis et nomine Latino pecuniae creditae ius idem quod cum civibus [...] famosa lex Sempronia agraria, che ordinava l'assegnazione ai cittadini romani indigenti dell'agro pubblico romano in Italia, compreso quello posseduto al senato di fissare prima delle elezioni dei consoli le provincie da attribuirsi loro; essa mirava ...
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SENTINO (Sentinum)
Giuseppe LUGLI
Gaetano DE SANCTIS
Antica città dell'Umbria, sita a breve distanza da Sassoferrato presso il fiumicello di egual nome, è nota soprattutto per la battaglia del 295 a. [...] confermata dai Fasti trionfali i quali riferiscono il trionfo del console di quell'anno Q. Fabio Rulliano De Samnitibus et di storia antica, VI, Roma 1906; G. De Sanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, p. 357 segg.; id., I più antichi generali ...
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FLAMINIO, Gaio (C. Flaminius C. f. L. n.)
Gaetano De Sanctis.
Di famiglia plebea, nato forse non molto prima della metà del sec. III a. C., fu tribuno della plebe nel 232 e fece approvare, contrastato [...] con colori assai sfavorevoli, si congiunse coi Cenomani, alleati romani, e poi, passato un fiume che può essere l delle idi (15 marzo) segnò fino al 153 il principio dell'anno consolare. Censore nel 220, F. si rese noto per la costruzione della via ...
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POMPEIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. La gente dei Pompeii contribuì solo negli ultimi decennî della repubblica alla legislazione romana, poiché la rogatio de Q. Caecilio Metello revocando, proposta dal [...] Catone, non poté essere portata al voto dei comizî. Nell'89 il console Cn. Pompeo Strabone fece approvare la lex Pompeia de Transpadanis, che concedeva alle popolazioni non romane della Gallia Cisalpina sino al piede delle Alpi il diritto latino e la ...
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VALERIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
LEGGI Fra le leggi proposte dai Valerî, vengono in primo luogo le leggi popolari attribuite a P. Valerio Publicola, console nel primo anno della repubblica (509), a L. [...] sia storica e le altre due anticipazioni di questa. Il console del 509 avrebbe poi fatto approvare una legge "de sacrando 203, 225, ecc. Sulle leggi di P. Valerio, G. De Sanctis, Storia dei Romani, Torino 1907, I, p. 411; II, p. 52, 224, 231; E. Pais ...
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GIULIA E PAPIA POPPEA, LEGGE
Plinio FRACCARO
. Augusto fece approvare, nel 18 a. C., una lex Iulia de maritandis ordinibus e nel 9 d. C. fece proporre ai comizî dai consoli M. Papio Mutilo e Q. Poppeo [...] potestà e dal patronato vennero limitati. Il console coniugato con figli aveva la precedenza sull'orbus Augusto. Per la loro importanza civile, esse furono largamente commentate dai giuristi romani (per es., commento di Gaio in 15, di Ulpiano in 20, ...
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INSUBRI (Insŭbres, "Ινσοβροι o "Ινσουβροι e altre varianti)
Giuseppe Cardinali
Popolazione celtica originaria della Gallia Transalpina, costituente anzi, secondo una dubbia notizia liviana, un ramo degli [...] successo, ma furono poi sanguinosamente sconfitti nella battaglia di Telamone, nella quale perì il console C. Attilio Regolo, ma fu virtualmente assicurata la conquista romana della Gallia Cisalpina. Nell'anno successivo si arresero i Boi; nel 223 i ...
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MENENIO Agrippa (Menenius Agrippa)
Giuseppe Cardinali
Console nel 503 a.. C., avrebbe, secondo la tradizione, vinto i Sabini e trionfato, ma il suo nome è famoso nella storia per la parte che gli è attribuita [...] , mentre in armi uscivano dalla città, abbandonarono i consoli, traversarono l'Aniene e si ritirarono sopra un'altura favole indoelleniche, Napoli 1901, p. 184 segg.; G. De Sanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, p. 4 segg.; A. Klotz, in Hermes, ...
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PRETESTA
Gioacchino MANCINI
La toga era l'abito nazionale romano proprio dell'uomo libero. Già il fanciullo la indossava, ma non tutta bianca come l'adulto, bensì distinta da un orlo (clavus) di lana [...] avevano diritto alla sella curulis e ai fasci e cioè i consoli, i pretori, gli edili curuli, nonché i censori, tragedia latina che non svolgesse un soggetto greco, ma che fosse romana per l'azione ed il carattere. Il protagonista di questo genere ...
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consolato
s. m. [dal lat. consulatus -us]. – 1. Ufficio e dignità di console presso gli antichi Romani: adire il c.; aspirare al c.; essere eletto al c.; anche il periodo in cui un console durava in carica: durante il c. di Cicerone; sotto...
trabea
tràbea s. f. [dal lat. trabea, forse der. di trabs trabis (v. trave), che pare indicasse anche, per traslato, le strisce della toga]. – Varietà di toga degli antichi Romani, indossata dai consoli, da varî sacerdoti e dai cavalieri in...