GENTI
Giuseppe Cardinali
. In Grecia. - La parola γένος dalla radice γεν, donde anche γίγνομαι, γονεύς, ecc., racchiude l'idea di generazione, e significa l'insieme di persone nate da un antenato comune, [...] e specialmente dal momento in cui uno dei consoli fu di regola plebeo, cominciò a costituirsi in privato di Roma antica, II, Milano 1903, p. 28; G. De Sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, pp. 229 segg., 302; id., Per la scienza dell'antichità, ...
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PLEBE
Plinio Fraccaro
. Il popolo romano, quando compare alla luce della storia, risulta di due classi di cittadini, i patrizî e i plebei. Erano patrizî i cittadini ingenui che appartenevano a un certo [...] votavano invece in tutte le assemblee e un posto di console e di censore e le cariche plebee erano riservate ª ed., VI, Jena 1910, p. 1049 seg.; G. De Sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 224 seg.; P. Bonfante, Storia del diritto romano, ...
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PONTEFICE
Nicola Turchi
. I pontefici, riuniti in collegio ufficiale sotto l'autorità del pontefice massimo, erano in Roma un'accolta di esperti del diritto sacro (fas), i quali avevano il compito di [...] Questi ha nel sacerdozio una posizione analoga a quella dei consoli nella magistratura e perciò è scortato dai littori, ma e per profano, per santo, per religioso". Sacro è per i Romani tutto ciò che spetta agli dei, e agli dei spetta tutto ciò che ...
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PRIVILEGIO
Luigi RAGGI
Agostino TESTO
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Giulio VENZI
. Il termine privilegium indicava nel diritto romano una norma giuridica eccezionale che derogava a una norma oenerale e si distingueva dal ius [...] tutte le cose invecta et illata, dicevano i giureconsulti romani) e ciò la legge dispone per evitare facili accordi agenti diplomatici e al loro seguito, nonché alle persone dei consoli.
Diritto canonico. - Nel diritto canonico, come nel romano, ...
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VALCAMONICA (A. T., 17-18-19 e 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Romolo PUTELLI
È così detta (dai Camuni, popolo reto-ligure che i Romani debellarono con P. Silio sulla fine del sec. I a. C.) la valle dell'Oglio [...] 16 a. C. fu soggiogata da Druso e Tiberio. Vestigia romane cospicue furono trovate a Lovere e specialmente a Cividate, altre a Rogno l'altro, che potessero governarsi amministrativamente con consoli proprî. Forse gli statuti particolari si ...
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MARIO, Gaio (C. Marius)
Mario Attilio Levi
Capitano e uomo politico romano. D'origine volsca, nato ad Arpino da famiglia di contadini, non ebbe vera e propria educazione culturale, ma si formò soprattutto [...] e che da allora con tutta la Tripolitania fu unita alla provincia romana di Africa. Al 1° gennaio del 104, M., eletto nuovamente console, trionfava per la guerra giugurtina, conducendo Giugurta con due figli dinnanzi al suo carro.
Nel 105 Q. Cepione ...
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FLEGREI, CAMPI (Phlegraei Campi, da ϕλεγραῖος "ardente": A. T., 27-28-29)
Giuseppe DE LORENZO
Paolino MINGAZZINI
Le terre limitate da Napoli, Cuma e Miseno (ivi comprese le isole di Ischia, Procida [...] sono anche intercalati banchi di scorie. Celebre fin dai tempi romani per le sue acque termominerali e per le stufe e le C. De Stefani, Die Phlegräischen Felder, Gotha 1907; G. Consoli Fiego, Cumae and Phlegraeans Fields, Napoli 1927; Atti del XIX ...
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PRATO in Toscana (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Renato PIATTOLI
Città della Toscana, nella provincia di Firenze, a 18 km. dal capoluogo verso nord-ovest. La città è posta [...] della Calvana. Fitti furono i coloni militari romani, come le persistenti linee della centuriazione ancora Il più antico ricordo di Borgo al Cornio, di Prato e del regime consolare, in ARch. storico pratese, VIII (1928); id., Un mercante del trecento ...
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SACRILEGIO
Marcel SIMON
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Arnaldo BERTOLA
Storia delle religioni. - È la profanazione sia d'un atto del culto, sia d'un oggetto o d'una persona, i quali siano santi per natura [...] proprî contro la religione non furono mai contemplati dalle leggi romane, né mai simili misfatti furono sottoposti a una vera culti dello stato, e che anche i magistrati, come i consoli e i questori, facessero valere in questa materia il loro potere ...
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GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu [...] dell'anno di carica dei consoli, durava quattro giorni ed era presieduta, in assenza dei consoli, da un dittatore nominato in poi, a cura degli edili curuli, col nome di Ludi Romani. Il santuario di G. capitolino divenne così il centro religioso e ...
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consolato
s. m. [dal lat. consulatus -us]. – 1. Ufficio e dignità di console presso gli antichi Romani: adire il c.; aspirare al c.; essere eletto al c.; anche il periodo in cui un console durava in carica: durante il c. di Cicerone; sotto...
trabea
tràbea s. f. [dal lat. trabea, forse der. di trabs trabis (v. trave), che pare indicasse anche, per traslato, le strisce della toga]. – Varietà di toga degli antichi Romani, indossata dai consoli, da varî sacerdoti e dai cavalieri in...