APRONIANO ASTERIO, Flavio Turcio Rufio
Claudio Leonardi
Visse a Roma verso la fine del sec. V; discendeva da una famiglia i cui membri avevano ricoperto alte cariche politiche: L. Turcio Secondo aveva [...] Il codice gli era stato affidato da Macario, un alto dignitario suo amico; egli si era messo al lavoro nell'anno stesso del suo consolato (494) e il 21 aprile era forse giunto a rivedere solo le Bucoliche,c on le quali il volume ha inizio.
La famosa ...
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Storico (Albens, Savoia, 1767 - Passy, Parigi, 1839); giornalista di tendenze moderate e più o meno apertamente realiste durante la Rivoluzione, fu condannato a morte in contumacia (27 ott. 1795) dopo [...] il 13 vendemmiaio, e più volte arrestato e costretto all'esilio. Lasciato il giornalismo poco dopo l'inizio del Consolato, si diede agli studî storici e letterarî, e pubblicò nel 1806, insieme col fratello Gabriel-Louis, una Biographie moderne (dal ...
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FERRARI FONTANA, Edoardo
Roberto Staccioli
Nato a Roma l'8 luglio 1878 da Edoardo e Giuseppa Ferrari, compi gli studi classici e si iscrisse nel 1892 alla facoltà di medicina presso l'università di [...] Roma, laureandosi nel 1901. Decise poi di impiegarsi come segretario presso il consolato italiano di Montevideo, spostandosi l'anno seguente presso quello di Rio de Janeiro.
Trasferitosi a Buenos Aires nel 1902, iniziò a studiare canto e nello stesso ...
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Uomo politico romano (Volsinio 20 a. C. circa - Roma 31 d. C.), favorito dell'imperatore Tiberio. Accompagnò Gaio Cesare in Oriente (1-4 d. C.), poi (14) fu prefetto del pretorio, dapprima associato in [...] ; S. perseguiva il disegno di succedere praticamente a Tiberio come tutore del nipote Tiberio Gemello. Ottenne (31) il consolato e la potestà proconsolare; ma infine provocò la reazione, oltre che dell'aristocrazia, dello stesso Tiberio, il quale lo ...
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Tribuno della plebe nel 111 a. C., accusò i capi militari romani, L. Calpurnio Bestia e M. Emilio Scauro, di essere stati subornati da Giugurta; fece anzi approvare una speciale legge, che consentiva di [...] perseguire i generali. Pretore nel 104, avversò gli ottimati, specie Emilio Scauro. Ucciso nel 100 dal suo competitore al consolato, Servilio Glaucia; ebbe fama di valente oratore. ...
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CAMILLA, Franceschino da
Giovanna Petti Balbi
Figlio di Guglielmo, nacque a Genova in data a noi ignota, ma probabilmente non molto dopo il primo ventennio del secolo XIII. Apparteneva a una delle più [...] corpo di spedizione, sbarcato, aveva posto i suoi accampamenti, e qui i reparti genovesi si erano eletti come loro consoli Ansaldo Doria e Filippo Cavarunco.
Questi fatti, così come le notizie del mutato obbiettivo della crociata (ora deviata verso ...
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Generale e uomo politico romano (Arpino 157 a. C. - Roma 86 a. C.); di famiglia contadina, riuscì con l'appoggio dei Cecilî Metelli a farsi strada; tribuno militare, questore, tribuno della plebe (119), [...] guerra contro Giugurta (109-108), nella quale Quinto Cecilio Metello l'aveva chiamato come proprio legato. Tentò allora la via del consolato e vi riuscì (107), pur contrastato, con l'appoggio del partito che, a Roma, era per la guerra a oltranza. Ma ...
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Uomo politico e generale romano (275 circa - 203 a. C.). Console (233 e 228), dopo la battaglia del Trasimeno, nella seconda guerra punica, fu dittatore (217) e iniziò la strategia del temporeggiamento [...] sua strategia si ebbe a Canne (216); da allora fu adottata da tutti i generali impegnati contro Annibale. F. fu ancora console nel 215, nel 214 e nel 209; in quest'anno conquistò Taranto. Nel 205-4 pare che abbia avversato la spedizione africana ...
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Uomo politico e generale (Parigi 1756 - L'Avana 1804); si distinse, a fianco di M.-J. La Fayette, suo cognato, nella guerra d'indipendenza degli Stati Uniti. Deputato della nobiltà agli Stati generali, [...] 4 ag. 1789) l'abolizione dei diritti feudali; emigrato in America dopo la rivoluzione, rientrò in Francia al tempo del Consolato. Nel 1803 partì per l'isola di San Domingo col grado di generale, col compito di rinforzarvi la guarnigione francese; nei ...
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BERNARDI, Francesco
Francesco Sirugo
Nacque da Filippo, facoltoso banchiere genovese, che dal 13 nov. 1635 fino alla morte, avvenuta nel 1657, fu console degli Inglesi a Genova.
Una sorella del B. aveva [...] in Le opere e i Giorni…,VII(1928), n. 12, pp. 34-41; Id., Cromwell, enova 1929, passim; V. Vitale, Diplomatici e consoli della Repubblica di Genova,in Atti della Soc. ligure di storia patria, LXIII(1934), pp. 191-192; O. Pastine, Genova e Inghilterra ...
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consolato
s. m. [dal lat. consulatus -us]. – 1. Ufficio e dignità di console presso gli antichi Romani: adire il c.; aspirare al c.; essere eletto al c.; anche il periodo in cui un console durava in carica: durante il c. di Cicerone; sotto...