SERAO, Matilde Caterina
Emanuela Bufacchi
– Nacque a Patrasso il 28 febbraio del 1856 dal giornalista ˗ all’epoca segretario al Consolato inglese ˗ Francesco Saverio, espatriato nel 1848 per sfuggire [...] alle persecuzioni della polizia borbonica, e da Paolina Borrely dei principi Scanavy, nativa di Costantinopoli. Alla caduta dei Borboni, la famiglia tornò in patria: madre e figlia soggiornarono a Ventaroli, ...
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Pretore nell'88 a. C. in Macedonia e in Acaia, respinse gli Scordisci; ottenne dai partigiani di Mario nell'83 il consolato insieme con Gaio Norbano, quando Silla tornò in Italia. ...
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Uomo politico romano (1º sec. a. C.); nelle guerre civili fu con Pompeo; proscritto nel 43, poi graziato, rivestì anche il consolato (19). Si ritiene da molti che a lui alluda la laudatio Turiae. ...
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Giurista romano, vissuto tra la fine della repubblica e gli inizî dell'impero, forse discepolo di Volcazio. Fiero repubblicano, respinse il consolato offertogli da Augusto. È forse suo uno iudicium Cascellianum [...] ricordato da Gaio (IV, 166). Gli si attribuisce anche un Liber bene dictorum, il cui contenuto è controverso ...
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Se ne contano quattordici: nove proposte dal celebre triumviro reipublicae constituendae durante il suo consolato del 44 a. C. (leges consulares) e cinque plebisciti; dei quali uno ha nome dallo stesso [...] M. Antonio, che fu tribuno nel 49 a. C., tre dal fratello Lucio, che ebbe il tribunato l'anno stesso in cui M. Antonio era console, e l'altrq da C. Antonio, che, indicato fra i tribuni nella lex Visellia (Corpus Inscr. Lat., I, 593), la quale a essi ...
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Pretore (48 a. C.), combatté contro Farnace, ebbe il comando della Bitinia (47-46), quindi della Gallia Cisalpina; rivestì (43) il consolato, al quale era stato designato da Cesare; quando Antonio assediò [...] a Modena Decimo Bruto e fu attaccato da Irzio e da Ottaviano, P. si mosse per congiungersi con questi ultimi, ma fu attaccato da Antonio a Forum Gallorum e ferito gravemente, mentre il sopraggiungere di ...
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Domizi
Nella Roma antica, nome di una gens plebea, particolarmente influente nella tarda età repubblicana, quando molti suoi membri ricoprirono il consolato. I due rami principali furono i Calvini e [...] gli Enobarbi (da cui discendeva l’imperatore Nerone). Tra i più illustri si ricordano: Gneo Domizio Enobarbo, vincitore contro Antioco III a Magnesia (190 a.C.); Lucio Domizio Enobarbo, governatore d’Africa ...
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Medaglista (Parigi 1751 - ivi 1832); "graveur des médailles du roi" (dal 1781); durante il regno di Luigi XVI, la Rivoluzione e il Consolato eseguì non meno di 289 medaglie commemorative dei principali [...] avvenimenti, e in seguito proseguì l'attività anche durante l'Impero e la Restaurazione ...
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Poeta colombiano (Bogotá 1833 - ivi 1912), si affermò con lo pseudonimo di Edda. Durante la permanenza a New York come segretario del consolato del suo paese scrisse Los norteamericanos en Broadway e Preludio [...] de primavera di un esasperato romanticismo. Si dedicò anche alla narrativa per l'infanzia (Cuentos morales y cuentos pintados, 1854). Postume apparvero la raccolta delle sue Poesías (2 voll., 1916-17) ...
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Penultimo usurpatore in Gallia nel periodo dell'anarchia militare (268-270 d. C.); era stato tribuno dei pretoriani e collega di Postumo nel consolato; mentre era al potere avvenne la distruzione di Augustodunum [...] (Autun). Fu ucciso a Colonia (270) ...
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consolato
s. m. [dal lat. consulatus -us]. – 1. Ufficio e dignità di console presso gli antichi Romani: adire il c.; aspirare al c.; essere eletto al c.; anche il periodo in cui un console durava in carica: durante il c. di Cicerone; sotto...