Nella scienza politica contemporanea, termine introdotto da A. Lijphart (1968) per indicare un modello di democrazia rappresentativa, nel quale la stabilità politica è il prodotto di un sistema di accomodamenti e compromessi fra le élites di partito, che operano in modo da controbilanciare i conflitti e le fratture esistenti nella società.
In Italia la nozione di c. è stata utilizzata per indicare ...
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Democrazia
Giovanni Sartori
Premessa
Il termine democrazia compare per la prima volta in Erodoto e sta per dire, traducendo letteralmente dal greco, potere (kratos) del popolo (demos). Ma dal III secolo [...] . Per l'ultimo Lijphart, sappiamo, la via da battere è sempre la prima. Al che si può opporre che il consociativismo consolida e anche incoraggia la frammentazione, laddove un maggioritarismo ben gestito riesce a ridurla.Diverso è il dibattito sul ...
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PARTITI POLITICI
Gianfranco Pasquino
Vittorio Vidotto
Paolo Ridola
(v. partito, XXVI, p. 423; partiti politici, App. IV, II, p. 745)
Politologia: origini e funzioni dei partiti politici. − I p.p. [...] da una più chiara assunzione di ruoli definiti di responsabilità e di controllo, ostava la prassi ormai consolidata del consociativismo. Con questo termine non si indica soltanto la gestione spartitoria delle cariche o la convergenza di maggioranza e ...
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Miguel Gotor
Da una tangentopoli all’altra
Se si confronta la crisi che nel biennio 1992-93 pose fine alla cosiddetta ‘Repubblica dei partiti’ con quella che sta attraversando l’Italia in questo periodo [...] che aveva giustificato la democrazia bloccata italiana e favorito, nel corso degli anni Settanta, la graduale deriva tra consociativismo e sovversione armata. Allora ad avviare la slavina fu il venire meno di una tenuta internazionale, un fattore ...
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Politica pubblica
Gloria Regonini
di Gloria Regonini
Politica pubblica
sommario: 1. Prime definizioni. a) Politics e policy. b) Un'altra idea di pubblico. c) Formale e informale. 2. Una storia americana. [...] che quelli di destra agiscano nella direzione opposta. Chi pensa che la politica sia il luogo della collusione o del 'consociativismo' spiega con il fatto che 'tanto i politici sono tutti uguali' la comparsa di tratti ricorrenti nella gestione delle ...
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di Gianfranco Pasquino
I termini centro, destra e sinistra fanno parte di una concezione spaziale della politica che risale alla Rivoluzione francese. Allora, la definizione dei vari gruppi venne espressa [...] la loro competizione e accettano accordi e convergenze centriste intese a salvaguardare il sistema e la sua democrazia. Il consociativismo come trionfo del c. non può essere che un'esperienza straordinaria di non lunga durata, più adatta a democrazie ...
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PARLAMENTO
Piero Calandra
Carlo Ghisalberti
(XXVI, p. 368; App. III, II, p. 366; IV, II, p. 737; v. anche camera, App. II, II, p. 488; senato, App. II, II, p. 806)
Il Parlamento in una democrazia repubblicana. [...] quelle regole, ritenute causa dello scarso ricambio della rappresentanza politica e fonte della lottizzazione partitica e del consociativismo, e malgrado l'impegno per un loro mutamento assunto in occasione della costituzione della Commissione per le ...
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consociativismo
s. m. [der. di consociativo]. – Sistema di governo, caratteristico in partic. della situazione italiana degli ultimi decennî (in connessione con la politica dei blocchi internazionali), per cui si attua una convergenza tra...
neoconsociativismo
(neo-consociativismo, neo consociativismo), s. m. Tendenza politica a riproporre intese consociative tra gli schieramenti della maggioranza e dell’opposizione. ◆ Di recente sembrano addirittura emergere tentazioni per una...