Nella scienza politica contemporanea, termine introdotto da A. Lijphart (1968) per indicare un modello di democrazia rappresentativa, nel quale la stabilità politica è il prodotto di un sistema di accomodamenti e compromessi fra le élites di partito, che operano in modo da controbilanciare i conflitti e le fratture esistenti nella società.
In Italia la nozione di c. è stata utilizzata per indicare ...
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Democrazia
Giovanni Sartori
Premessa
Il termine democrazia compare per la prima volta in Erodoto e sta per dire, traducendo letteralmente dal greco, potere (kratos) del popolo (demos). Ma dal III secolo [...] . Per l'ultimo Lijphart, sappiamo, la via da battere è sempre la prima. Al che si può opporre che il consociativismo consolida e anche incoraggia la frammentazione, laddove un maggioritarismo ben gestito riesce a ridurla.Diverso è il dibattito sul ...
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PANNELLA, Giacinto, detto Marco
Giovanni Gay
Uomo politico, nato a Teramo il 2 maggio 1930. Incaricato nazionale universitario del Partito liberale, presidente dell'UGI (Unione Goliardica Italiana) [...] 'inizio estremamente critici nei confronti non solo del cosiddetto ''compromesso storico'', ma anche di qualunque forma di consociativismo che potesse in qualche modo rendere meno netta la distinzione fra maggioranza e opposizione, e a questo fine ...
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REFERENDUM
Giulio M. Salerno
Ester Capuzzo
(XXVIII, p. 976; App. II, II, p. 674; App. IV, III, p. 185)
Successivamente alla tardiva legge di attuazione della disciplina costituzionale dei r. popolari [...] preso così avvio la prima di quelle riforme istituzionali che, pur da anni e da più parti auspicate, il cosiddetto ''consociativismo'' partitico non aveva realizzato: dalla riforma promessa e mai varata dai partiti si è passati, quindi, alla riforma ...
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PARTITI POLITICI
Gianfranco Pasquino
Vittorio Vidotto
Paolo Ridola
(v. partito, XXVI, p. 423; partiti politici, App. IV, II, p. 745)
Politologia: origini e funzioni dei partiti politici. − I p.p. [...] da una più chiara assunzione di ruoli definiti di responsabilità e di controllo, ostava la prassi ormai consolidata del consociativismo. Con questo termine non si indica soltanto la gestione spartitoria delle cariche o la convergenza di maggioranza e ...
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Miguel Gotor
Da una tangentopoli all’altra
Se si confronta la crisi che nel biennio 1992-93 pose fine alla cosiddetta ‘Repubblica dei partiti’ con quella che sta attraversando l’Italia in questo periodo [...] che aveva giustificato la democrazia bloccata italiana e favorito, nel corso degli anni Settanta, la graduale deriva tra consociativismo e sovversione armata. Allora ad avviare la slavina fu il venire meno di una tenuta internazionale, un fattore ...
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Rocco Moliterni
Luigi Prestinenza Puglisi
La crisi del MAXXI. Solo colpa dell’euro?
Le difficoltà che accomunano gran parte dei musei di arte contemporanea sono una conseguenza della recessione, ma [...] di nomine – la pressione dei politici o peggio dei burocrati ministeriali i quali aborrono le scelte decise, preferiscono il consociativismo e non hanno idea di cosa sia l’arte contemporanea (si veda il padiglione di Vittorio Sgarbi alla Biennale di ...
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Venezuela
Elio Manzi
Ghita Micieli de Biase
(XXXV, p. 107; App. I, p. 1120; II, ii, p. 1101; III, ii, p. 1078; IV, iii, p. 811; V, v, p. 748)
Geografia umana ed economica
di Elio Manzi
Popolazione
La [...] tradizionali nutrita da molti Venezuelani, che invocavano soluzioni drastiche per porre fine alla corruzione e al consociativismo della 'politica dei compari', spinti anche dal perdurare della recessione economica che aveva fatto registrare una ...
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Politica pubblica
Gloria Regonini
di Gloria Regonini
Politica pubblica
sommario: 1. Prime definizioni. a) Politics e policy. b) Un'altra idea di pubblico. c) Formale e informale. 2. Una storia americana. [...] che quelli di destra agiscano nella direzione opposta. Chi pensa che la politica sia il luogo della collusione o del 'consociativismo' spiega con il fatto che 'tanto i politici sono tutti uguali' la comparsa di tratti ricorrenti nella gestione delle ...
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di Gianfranco Pasquino
I termini centro, destra e sinistra fanno parte di una concezione spaziale della politica che risale alla Rivoluzione francese. Allora, la definizione dei vari gruppi venne espressa [...] la loro competizione e accettano accordi e convergenze centriste intese a salvaguardare il sistema e la sua democrazia. Il consociativismo come trionfo del c. non può essere che un'esperienza straordinaria di non lunga durata, più adatta a democrazie ...
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consociativismo
s. m. [der. di consociativo]. – Sistema di governo, caratteristico in partic. della situazione italiana degli ultimi decennî (in connessione con la politica dei blocchi internazionali), per cui si attua una convergenza tra...
neoconsociativismo
(neo-consociativismo, neo consociativismo), s. m. Tendenza politica a riproporre intese consociative tra gli schieramenti della maggioranza e dell’opposizione. ◆ Di recente sembrano addirittura emergere tentazioni per una...