Storico (Zurigo 1783 - ivi 1860); membro del Consigliodistato (1831-32), prof. di storia patria all'univ. di Zurigo (1831), primo gran maestro della loggia massonica alpina (1844-50). Coltivò gli studî [...] (Archiv für schweiz. Geschichte und Landeskunde, 1827-29; Archiv für schweiz. Geschichte, 1843), proseguendo la Geschichte der Eidgenossen di J. de Müller e la Geschichte der Republik Zürich di J. K. Bluntschli. Importante anche la biografia ...
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Scrittore francese (Castelnaudary 1788 - Parigi 1845). Uditore del Consigliodistato napoleonico, poi bibliotecario (Saint-Cloud, Rambouillet, Compiègne), dal 1824 membro dell'Académie française. Più [...] le tragedie Clytemnestre (1822), Saül (1822), Cléopâtre (1824), Une fête de Néron (1830), Norma (1831; da questa F. Romani trasse un libretto per l'omonima opera di V. Bellini) che lo mostrano scrittore di transizione fra classicismo e romanticismo. ...
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DI PIETRO, Camillo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 10 genn. 1806 da Domenico e da Faustina Caetani, secondogenito di sette figli.
A partire dalla metà del secolo precedente la famiglia paterna [...] divisione dei beni della famiglia materna, nonché materiale d'ufficio dei tempi in cui il D. aveva presieduto il ConsigliodiStato e il tribunale della Segnatura. Tra le fonti edite si segnalano qui T. Azzocchi, Descrizione della disputa tenuta in ...
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DI BROGLIO, Ernesto
Lauro Rossi
Nacque a Resana, in provincia di Treviso, il 12 apr. 1840 da Antonio, di famiglia comitale originaria di Pavia, e da Rachele Vittorio. Studente di giurisprudenza a Bologna, [...] alcune importanti commissioni, come quella sulla riforma delle leggi sull'imposta di ricchezza mobile e per il riordinamento della fondiaria. Nel 1896 divenne membro del ConsigliodiStato.
Nel febbraio 1901 gli fu assegnato il portafogli del Tesoro ...
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Storico e uomo politico (Torino 1789 - ivi 1853). In gioventù fu al servizio di Napoleone, ricoprendo diversi incarichi pubblici; durante la Restaurazione entrò nell'esercito piemontese. Coinvolto nel [...] generale della giunta governativa della Toscana (1808), segretario della Consulta napoleonica per gli ex territori pontifici (1809), auditore al ConsigliodiStato a Parigi (1811), liquidatore dei conti a Lubiana, e infine addetto al ministero ...
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Patriota e uomo politico italiano (Bomba 1822 - Roma 1893), fratello di Bertrando. Per la sua attività antiborbonica fu condannato a morte, pena tramutata nel 1852 in ergastolo e nel 1859 in esilio perpetuo. [...] ; a lui fu fatta risalire la maggiore responsabilità della sanguinosa repressione delle dimostrazioni torinesi contro la Convenzione di settembre (1864). Consiglieredistato (1868), ministro dei Lavori pubblici (1873), legò il suo nome a una serie ...
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Figlio (Torino 1798 - Oporto 1849) di Carlo Emanuele principe di Carignano e di Maria Cristina di Sassonia-Curlandia, ebbe genitori di tendenze apertamente liberali e, educato a Parigi e a Ginevra, fu [...] e al movimento reazionario del Sonderbund. Gelosissimo del suo potere personale, C. A. lo manteneva contrapponendo il Consigliodistato (creato il 18 ag. 1831) ai ministri, oppure contrapponendo ministro a ministro (il clericale C. Solaro della ...
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Figlio (Napoli 1751 - ivi 1825) di re Carlo, salì al trono nel 1759, quando il padre andò a regnare in Spagna, con un Consigliodi reggenza nel quale predominavano D. Cattaneo principe di San Nicandro, [...] d'Austria che entrò a far parte del Consigliodistato alla nascita del principe ereditario Francesco, esautorando l'Inghilterra, fu costretto dalla Francia vittoriosa a firmare la pace di Parigi (1796). Riprese le armi (1798), perdette Napoli, che ...
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Uomo politico (Chieri 1762 - Torino 1837). Figlio adottivo di G. L. Bogino, ne subì l'influenza. Decurione di Torino nel 1782, riordinò le finanze della città e fu tra i fondatori dell'Accademia delle [...] Minorca, tornando a Torino nel 1799 per assumere la carica di controllore generale delle Finanze. Esule, dopo Marengo, a Bologna capo della sezione di finanza del Consigliodistato (si dimise nel 1834). Fondò la Cassa di risparmio di Torino (1827) e ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...