Generale e uomo politico polacco (Kurow, Lublino, 1923 - Varsavia 2014). Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà terriera, nel 1939 fu deportato in URSS dove si arruolò (1943) nelle unità militari [...] della Difesa fino al 1983 e primo ministro fino al 1985, nel nov. di quell'anno assunse la carica di presidente del ConsigliodiStato, carica di capo dello Stato alla quale veniva rieletto nel luglio 1989, dimettendosi dagli organismi dirigenti ...
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Scrittore e uomo politico (Bologna 1595 - ivi 1654). Arruolatosi nell'esercito spagnolo, combatté nelle Fiandre e in Piemonte, partecipando all'assedio di Verrua; fu più tardi alla corte di Filippo IV [...] e, grazie alla protezione di G. Olivares, fu membro del Consigliodistato, ambasciatore a Londra (1640), consultore del cardinale Ferdinando, governatore dei Paesi Bassi, e dal 1643 storiografo del regno. Ritornato a Bologna, fu senatore e ...
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Uomo politico e magistrato (Parigi 1721 - ivi 1794), figlio del cancelliere Guillaume-Henri, a sua volta nipote di G. de Lamoignon. Fu primo presidente della Cour des aides, tribunale con competenze in [...] da R.-J. Turgot ministro della casa del re, si dimise l'anno successivo, ma nel 1787 fu rieletto al Consigliodistato. Dimessosi un'altra volta non potendo attuare riforme contrarie ai privilegi del re e della nobiltà, durante la Rivoluzione difese ...
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Uomo politico (Lugano 1756 - Milano 1837). Magistrato e (dal 1785) cancelliere della Valtellina, si manifestò (1797) fautore dell'unione della valle alla Repubblica Cisalpina e di questa egli fu ministro [...] italiana da N. Bonaparte, si dimise sei mesi dopo per dissensi con F. Melzi e passò alla Consulta, poi trasformata in Consigliodistato. Senatore dal 1809, fu ostile nel 1814 alla candidatura del principe Eugenio a re d'Italia e si adoprò molto per ...
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Magistrato (S. Maria Capua Vetere 1858 - Roma 1936). Attese dapprima a studî sulla storia del diritto nell'Italia meridionale (Le assise dei re di Sicilia, 1881; Il diritto longobardo negli usi e nelle [...] delle assise normanne, 1885) e su questioni di storia locale (La città di S. Maria Capua Vetere e la sigla S. P. Q. C., 1886; Capua Vetere, 1887). Incaricato di studî legislativi (1887), passò al Consigliodistato (1890), che presiedette (1919-28 ...
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Uomo politico francese (Aigueperse, Puy-de-Dôme, 1505 circa - Bellebat, Seine-et-Oise, 1573). Avvocato, consigliere al parlamento di Parigi, referendario al Consigliodistato, sovrintendente alle finanze, [...] primo presidente della Corte dei conti, fu in ultimo (1560-73) cancelliere di Francia. Ha fama di precursore dell'idea di tolleranza religiosa, per l'azione da lui svolta (1560-61) per sospendere le persecuzioni contro i calvinisti e per una ...
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Giurista e uomo politico (Savona 1832 - Roma 1902), prof. di diritto, nel 1879 lasciò l'università per il Consigliodistato del quale divenne primo presidente nel 1891, anno in cui fu nominato senatore. [...] In politica, fu una delle figure più rappresentative della destra umbertina. Fra le sue numerose opere: Trattato di diritto civile italiano (1869); La nuova legge sulla amministrazione comunale e provinciale (1888-90). Ispirò e diresse la ...
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Diplomatico italiano (Torino 1841 - Roma 1922); entrò assai giovane nella carriera diplomatica (1862); direttore generale (1879), per dieci anni diresse gli affari politici; fu anche (1885) segretario [...] Nominato da Crispi ministro plenipotenziario a Tokyo, declinò l'incarico, e nel 1889 si dimise dalla carriera. Nominato consiglieredistato, fu di nuovo segretario generale al ministero degli Esteri (1891-93 e 1896-1907). Senatore dal 1896, fu negli ...
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Giurista italiano (Firenze 1836 - Roma 1915). Magistrato ordinario, passò poi al Consigliodistato, e ne divenne presidente; senatore dal 1892. Socio corrispondente dei Lincei (1900). Sono ancora apprezzate [...] le sue due opere maggiori: Teoria delle obbligazioni nel diritto moderno italiano (9 voll., 7a ed., 1907-11) e La dottrina delle persone giuridiche e dei corpi morali (6 voll., 2a ed., 1913) ...
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Giurista ed economista (Orta Novarese 1787 - Novara 1849). Fu senatore e presidente del Consigliodistato. Come giurista, favorì il movimento costituzionale che portò allo statuto albertino; come economista, [...] fu per il libero scambio. Scrisse anche sulla legislazione statutaria novarese ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...