CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] solo l'appendice di un'azione ben altrimenti efficace in politica interna. Basandosi su presupposti ideologici di estremo conservatorismo e sulla volontà di difendere sostanziali interessi materiali, egli si schierò fin dall'inizio della sua milizia ...
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FOSCARINI, Iacopo (Giacomo) Vincenzo
Aurelio Cevolotto
Figlio del nobiluomo Giacomo Angelo e della nobildonna Felicita Cicogna nacque a Venezia l'8 nov. 1783. Compì i suoi primi studi sotto la guida [...] franco, il governo austriaco e l'imperatore Francesco I.
Dal punto di vista politico, in effetti, l'aperto conservatorismo del F., decisamente ostile alle moderne idee di progresso e fortemente legato ai valori della tradizione in campo religioso ...
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FERRAIOLI (Ferrajoli), Alessandro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 15 dic. 1846 da Giuseppe (fu creato marchese di Fflacciano), e da Francesca dei marchesi Elisei Scaccia Campana. Oltre a due [...] tentativo di costituire in Italia un partito conservatore cattolico non clericale capace di riunire i due filoni del conservatorismo italiano.
Sembra, comunque, che la vera causa dell'insuccesso, a parte la giubilazione del Nina, fosse nell'opinione ...
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CARNAZZA, Gabriello
Luigi Agnello
Nato a Catania il 24 ott. 1809 da Giuseppe, avvocato di notorietà cittadina, e da Maria Puglisi, si formò, come molti giovani liberali catanesi della sua generazione, [...] trono di Sicilia la dinastia dei Borboni; il C. si oppose risolutamente al progetto, cogliendovi l'intenzione del conservatorismo indigeno, in accordo con la diplomazia britannica, di bloccare la discussione sull'istituto monarchico e di prevenire i ...
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GIOIA, Pietro
Giuseppe Monsagrati
GIOIA (Gioja), Pietro. -Nacque a Piacenza il 22 ott. 1795 da Lodovico, "uno dei negozianti più distinti" della città (Gioia, p. 5), e da Annunciata Arata. Nipote del [...] e ambizioni inusitate" (Discorsi e scritti letterari, p. 220). Giudicato variamente dalla storiografia come espressione di conservatorismo estremo (Viglio) o come esempio sia pure episodico di aperture verso le teorie socialiste (Timpanaro), l ...
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Greco-ortodossi
EEnrico Morini
Piissimi e ortodossi, anziché empi ed eretici ‒ come ormai li percepiva l'Occidente latino dopo il definitivo consumarsi dello scisma tra Roma e Costantinopoli e il traumatico [...] nuove proposte emergenti nei centri culturali dell'ecumene ortodossa, caratterizzata da una ripetitività e da un conservatorismo evidenti, per esempio, nelle scelte contingenti che determinarono la produzione libraria. D'altra parte, in concomitanza ...
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CASTAGNOLA, Giovanni Antonio
Antonio Vitolo
Discendente da una nobile famiglia ligure, di cui si trovano le prime memorie alla fine del XIV sec. in Sori, Genova e La Spezia, nacque a Napoli nella seconda [...] impedire. L'attività dei componenti, presieduti inizialmente dal consigliere Cattaneo, ostacolata dall'inesperienza e dal conservatorismo del segretario perpetuo G. Pasquale Cirillo, lettore di diritto municipale dell'università, produsse, però, nel ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] un atteggiamento dottrinale o politico proprio di una categoria limitata di individui, che per via del loro conservatorismo e della loro rigidità dottrinale si troverebbero relegati ai margini sia dell'ortodossia musulmana sia delle società in ...
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Germania
Piergiorgio Landini
Giuseppe Smargiassi
Francesca Socrate
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(XVI, p. 667; App. I, p. 650; II, i, p. 1031; III, i, p. 729; IV, ii, p. 40; V, ii, p. 404)
Geografia umana ed economica
di Piergiorgio [...] di indifferenza nei confronti della religione. Anche sotto il profilo del comportamento politico ed elettorale, al conservatorismo tipico della Baviera si contrappongono le tendenze socialdemocratiche delle regioni centro-settentrionali e, nella G ...
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DE STEFANI, Alberto
Franco Marcoaldi
Nato il 6 ott. 1879 a Verona da Pietro e da Carolina Zamboni, studiò presso la scuola superiore di commercio a Ca' Foscari a Venezia e nella facoltà giuridica dell'università [...] nelle sue mani tutte le leve della politica economica, ma anche perché il suo industrialismo produttivista e il suo conservatorismo dinamico ne fecero la testa di ponte del fascismo verso la cultura liberale, alle cui fila appartenevano difatti i ...
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conservatorismo
s. m. [der. di conservatore]. – Tendenza ad avversare o ritardare il progresso (o la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali, propria dei partiti conservatori o dei loro esponenti: il c. illuminato di Cavour...
conservatoria
conservatorìa s. f. [der. di conservatore]. – Ufficio, carica di conservatore; la sede dove si esercita l’ufficio dei conservatori. C. dei registri immobiliari, ufficio ove sono conservati i registri immobiliari e ipotecarî.